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Anche in Francia si parla del McDonald’s nella materna del Comune di Roma


Un paio di tweet che raccontavano le prime due ore di scuola materna di mio figlio e si è scatenato giustamente il panico:
una multinazionale come McDonald’s che organizza la festa di inizio anno scolastico dentro una scuola materna del Comune di Roma non ha sconcertato solamente me; la viralità dei tweet e quello che si è scatenato dopo lo dimostrano.

L’arrivo del bidone del thè “gentilmente offerto da McDonald’s ai bambini” della materna comunale “cittadini del mondo”

Poi solo un rapido post su questo blog, scritto al volo dal telefono, e il giorno dopo la bagarre dalla rete s’è spostata anche sulla carta stampata,
con un articolo del Messaggero che raccontava come il sindaco Ignazio Marino m’ha immediatamente risposto a riguardo, dicendo che l’iniziativa non era ovviamente “comunale” e che avrebbe immediatamente parlato con il dirigente scolastico.

Insomma, un’indignazione generale, che ha costretto il responsabile nazionale della comunicazione di McDonald’s Italia e il sindaco a “metterci una toppa” il primam possibile.
Quel che sconcerta, e che vi invito a leggere, è la reazione di alcune “mamme” che hanno pensato bene di tartassarmi di messaggi aggressivi e quasi minacciosi perché avevo osato denunciare questa cosa quando ce ne sono di molte più gravi in quella stessa scuola (il tetto che verrebbe giù da un momento all’altro) invece di un “gentile” pensiero di McDonald, per le quali non ho mai visto nè sentito alcuna mobilitazione…e son solo 31 anni che sto qui…
Sono basita sì, non riesco a capire come non si possa realizzare la gravità di questo fatto: una multinazionale che entra in una scuola con palloncini e gadget, buoni sconto e inviti a far feste di compleanno nei loro locali, oltretutto porta un bidone giallo lurido aperto, lo lava in qualche secondo nel bagno dei bambini per poi metterci una polverina che loro chiamavano thè: potete vedere dalle foto come era stato trattato quel bidone,
non potete vedere le condizioni igieniche in cui si trovava ma ve le lascio immaginare.

Non una pizzetta si può portare…quei bei panini con la frittata con cui son cresciuta non si possono portare per motivi igienici (solo industriali impacchettati) ma il lurido bidone del Mc è “un pensiero gentile per i nostri bambini”…
sarebbe bello vederne l’autorizzazione ad entrare, quali firme ci sono, quali controlli sanitari son stati fatti.

Neanche sto a commentare quel che scrivonoo, non più: certo, sono parole interessanti le loro, uno studio antropologico sulla fine del funzionamento delle sinapsi andrebbe fatto fare…

Nel frattempo la storia ha varcato anche il confine, vi allego qui sotto un articolo in francese uscito su Fr.Novopress.info…
pensa quanto se incazzeranno le “mamme” ( 😉 ) :

15/09/2013 – 08h30

Pronto da servire! A sto punto era mejo, ma moooolto mejo, una CocaCola

ROME (NOVOpress) – La maternelle s’appelle « Citoyen du Monde » – ça ne s’invente pas. La rentrée y avait lieu mercredi, comme dans toutes les écoles publiques de Rome. Et pour accueillir les petits, « pour qu’ils ne soient pas traumatisés d’être séparés de Papa et Maman » … la société MacDonald’s, avec ballons, boissons à gogo et bons de réduction pour un Happy Meal (en anglais dans le texte). Tout cela alors que le gouvernement italien vient de prendre en fanfare un nouveau décret pour « favoriser la consommation consciente des produits fruitiers dans toutes les écoles d’Italie » : l’objectif, selon le ministre des politiques agricoles, est de « faire comprendre aux enfants l’importance d’une alimentation équilibrée et leur faire adopter dès leur plus jeune âge des habitudes et des styles de vie sains ».

Une mère de famille, laïque « de gauche », qui a découvert le spectacle en accompagnant son fils à l’école, s’en est émue sur son blogue et a apostrophé sur twitter le nouveau maire de gauche de Rome, Ignazio Marino, dont c’était aussi la première rentrée. « Grâce à Ignazio Marino, les enfants de la maternelle ont la réduction chez MacDonald’s ». « Aujourd’hui à la maternelle, on gonfle les ballons MacDonald’s. Faut-il envoyer nos enfants chez les curés ??? » Et encore « merci, maire Ignazio Marino, cette école du capitalisme et des multinationales était justement ce que nous voulions : ça nous manquait ».

La pauvre femme est manifestement de ceux qui n’ont pas compris que la gauche « citoyenne du monde » était la meilleure alliée des multinationales. Le nouveau premier ministre « de gauche » Enrico Letta, membre du Partito Democratico comme Ignazio Marino, n’avait-il pas publiquement revendiqué, avant les élections, le patronage de la Banque Goldman Sachs, dont il avait salué « le courage et la lucidité d’analyse » ?

La polémique ayant enflé sur les réseaux sociaux, le maire s’est hâté de dégager sa responsabilité. À l’en croire, il s’agit d’une initiative de l’école « Citoyen du Monde », pas de la municipalité. Le responsable de la communication de MacDonald’s a affirmé de son côté que la compagnie avait répondu à la demande d’une enseignante. « Nous avons servi du thé froid [à des enfants de maternelle ?, NdT] et distribué des ballons à titre gracieux. Il s’agissait d’un acte de gentillesse, et non d’une opération de marketing ».


Gli altri post su Mc Donald’s in un asilo romano

Una scuola per bambini non per clienti o consumatori, Mc Donald’s non ci deve entrare

Mc Donald ci da il benvenuto alla scuola materna!

 

 

  1. rita
    15 settembre 2013 alle 12:14

    posso tradurre l’articolo francese in italiano?non sono mai intervenuta ma questa volta non me ne posso stare,come si dice in sardegna!e allora gridiamolo forte una volta per sempre:mcdonald=merda!ciao valentina un abbraccio a te e al tuo bambino e kie non keret,krepet!(chi non lo vuole,che possa crepare!)

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  2. 15 settembre 2013 alle 12:26

    Puoi far quel che vuoi!
    🙂

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  3. stefano
    15 settembre 2013 alle 14:48

    Vale carissima, madre combattente, andare alla fonda delle attrazioni proletarie,è molto spesso una rivelazione di delusioni, però avendoti già invitata con le nostre madri incazzate di montecucco, avrai modo di rifarti un po d’animo,…..nel frattempo , che ce lo fai l’autografo? ….famooooosa! state bene si ! colleghiamoci scolasticamente, Mamme di Roma SudOvest unite nella lotta……..! un forte abbraccio a voi quattro….al più presto Stefano

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  4. Marion
    15 settembre 2013 alle 15:48

    Il est arrivé le couillon qui a tout compris!
    Laique et de gauche tu peux le dire à ta mère!

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  5. sonia verzegnassi
    15 settembre 2013 alle 17:34

    E brava Baruda, ti sei infilata nel vespaio della cultura alimentare a scuola e sollevato quasi altrettanto casino di quanto suscitò qualche anno fa l’introduzione dei menù etnici, tutta la mia gratitudine di funzionario coordinat. di servizi per l’infanzia in un municipio romano.
    Personalmente ho più volte respinto la proposta d’insegnanti e genitori di far entrare a scuola sponsor (perchè è di questo che sitratta qualunque “gentile” scusa avanzi il responsabile della comunicazione di Mac) purtroppo il mio diniego non è servito a migliorare la cultura alimentare di bambini, famiglie e ..purtroppo anche di molte insegnanti.
    Ti sono grata anche perchè questa è una buona occasione per qualche riflessione autocritica . quando mi sono trovata nell’impossibilità di condividere il mio punto di vista sugli sponsor a scuola mi sono trincerata in modo autoritario dietro la norma ( ce n’è ) che dice che nella scuola pubblica non si possono vendere, ne comprare e/o promuovere beni e servizi se non secondo procedure rispondenti al progetto educativo e disposte per delibera degli organismi di partecipazione. Ho sperato di avere tra gli/le utenti qualcuno disposto a prendere l’iniziativa ma negli ultimi anni non sono stata molto fortunata, quest’anno per la verità forse riusciamo ad avviare un percorso formativo con la realizzazione di un piccolo orto, ma con tutti i limiti di un esperienza voluta dalla consapevolezza di poche…è un po’ deprimente ma nella scuola spesso ho visto funzionare le cose in questo modo. si fa la cosa giusta perchè qualcuno si carica della responsabilità di farla partire, poi spesso piace perchè fare meglio significa anche stare meglio …ma non sempre perchè su questi aspetti della vita scuola pesano come un macigno i media che promuovono tutt’altra cultura.
    Perciò sono a farti un appello: batti il ferro finchè è caldo , non è indifferente quello che entra a scuola per il benessere attuale e futuro dei bambini e delle bambine ma anche nostro.
    A questo proposito ti volevo anche informare sul fatto che a scuola le merendine non devono entrare perchè la merenda è già fornita dalla mensa scolastica e come se non bastasse dalle stesse mense avanza sempre un sacco di pane e frutta che può essere riutilizzata , io e tante altre educatrici ci sforziamo di evitare gli sprechi e di contenere le cattive abitudini di bambini perlopiù obesi ..ammalati di ansia genitoriale che si placa rimpinzandoli a tutte le ore, utilizzando al meglio quello che ci viene fornito e che i genitori hanno già pagato, per le festicciole di compleanno si risolve con una festa al mese evitando la continua introduzione a scuola di dolci e porcheriole in eccesso, scusa se ti annoio con queste note da maestra è che spero ti possano essere utili nel partecipare a scuola un altro modo possibile di mangiare. Condivido anche un po’ della tua allergia ai seggi ma a breve c’è l’elezione dei consigli di scuola … io ci farei un pensierino
    baci candidata nonna sonia

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  6. 16 settembre 2013 alle 09:22

    “certo, sono parole interessanti le loro, uno studio antropologico sulla fine del funzionamento delle sinapsi andrebbe fatto fare…”
    Mi togli le parole di bocca, Valentina. Le parole sono importanti, e rivelatrici. E a rileggerle basta davvero poco per assistere a tale rivelazione.

    “questa è purtroppo la nostra scuola pubblica e poco possono fare gli ideali contro la REALTA’ delle cose.”
    Che dire? Un capolavoro di ragionevolezza reazionaria, di pragmatismo conservatore…

    “Certamente nessuno di noi genitori vorrebbe che il proprio figlio diventasse oggetto del marketing, ma esiste anche una cosa che si chiama buon senso ed equilibrio”
    …oltre che d’ipocrisia!

    “lo sguardo genitoriale di questa mamma si è forse fermato alla sola apparenza delle cose”
    No no, è proprio goduta complicità.
    Chi ieri è morto lottando, l’hanno ammazzato questi ‘onesti cittadini’ e queste mamme qua.

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  1. 16 settembre 2013 alle 08:55
  2. 16 settembre 2013 alle 13:48

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