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Roma: McDonald ci da il benvenuto alla scuola materna!


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Mi scuso per la qualità delle immagini, ma il primo giorno di materna di mio figlio m’ha un po’ lasciato basita e non ho avuto molta lucidità “giornalistica” e mano ferma.
Due ore di inserimento e la “sorpresa” per i bimbi in una scuola del Comune di Roma è stata questa:

Sconti, palloncini, bibite e quant’altro dal McDonald!

Purtroppo in queste settimane di delirio il mio pc ha pensato bene di essermi solidale esplodendo..
Quindi un bacio al volo..
E grazie sindaco Ignazio Marino, questa scuola del capitalismo e delle multinazionali era proprio ciò che desideravamo: ne sentivamo il bisogno.

Per le altre foto c’è la mia pagina twitter! A presto !

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Una scuola per bambini, non per clienti o consumatori. Mc Donald’s non ci deve entrare

Parla l’asessore alla scuola del comune di Roma

Qui un articolo che fa il sunto della situazione: leggi

Tra i commenti qui sotto trovate le risposte anche di alcuni coordinatori scolastici del Comune di Roma, nonchè l’intervista all’assessore alla scuola…. oltre che l’accanimento di alcune “mamme della parrocchietta” che partono con le loro aggressioni, vi consiglio di leggerli.

Anche in Francia se ne parla: LEGGI QUI

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  1. marta
    12 settembre 2013 alle 13:23

    Non c’entra Marino, né altri sindaci, la cosa è a discrezione (e eventuale lotta) dei dirigenti della singola scuola che a volte, per far fronte all’impossibilità di gestire un istituto senza il minimo indispensabile di fondi, cede a queste tragedie. Sono vent’anni e passa che il commercio pressa l’istituzione scolastica per inserirvisi. Ci provarono negli anni Novanta con le pubblicità nelle ultime pagine dei libri di testo, per ridurne i costi, poi con concorsoni a cui potevano partecipare le classi per poi ricevere materiale di cancelleria o, addirittura, computer (tutto con il simpatico logo ovviamente).
    Finora le scuole si sono salvate con la buona volontà e l’impegno (ben oltre le loro mansioni) di dirigenti e insegnanti e con le “barricate” dei genitori. Ma non sempre è così.

    Questo io so, da figlia di insegnanti, e credo proprio corrisponda a realtà.
    Buttateli fuori!!!!!!!!

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  2. max
    12 settembre 2013 alle 13:26

    io avrei spaccato tutto – lo so’ non si fa . e’ da maleducati. succede solo da Mc donald solo da mc donald

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  3. onestà intellettuale
    12 settembre 2013 alle 13:52

    Pur non trovandolo un colpo di genio perchè sa molto di standardizzazione assoluta, non mi sembra così una grande tragedia. Certo a quelli di sinistra che odiano McDonald’s per principio e poi si strafogano di gnocchi fritti col triplo di grassi saturi la cosa brucia molto, lo capisco, ma in realtà McDonald’s offre un servizio di catering (quello in foto) molto più economico e migliore rispetto a quelli offerti da tante altre società sul mercato. Ai bambini davano del thè freddo e/o dell’acqua, con un pò di palloncini ecc…Visto che non li rimpinzavano con i loro hamburger (cosa, questa sì, sbagliatissima dal punto di vista alimentare!) ma offrivano solo delle normalissime bevande che sarebbero state presenti in qualunque altro catering di benvenuto, dov’è il problema? Se lo porta McDonald’s non va bene e se invece la scuola chiama Beppuzzo l’evasore (senza fattura, tutto in nero signò…) allora è ok? Ma i vostri figli camminano per le strade con le bende sul viso, per non vedere i loghi delle multinazionali che oggi, volenti o nolenti, sono sul mercato? Non capisco proprio dove stia il problema, davvero. Era solo un catering con delle bibite, tutto qui. Non gli dicevano cose del tipo “venite a mangiare da noi, che è tutta salute”! La vostra mi sembra solo ipocrisia spiccia, da quattro soldi. E ricordatevi una cosa: proibire ai vostri figli di fare qualcosa (come mangiare da McDonald’s) è il modo migliore per farglielo fare di nascosto non appena ne avrà la possibilità. Non sto diendo assolutamente che sia sano e che lo si debba concedere al bimbo goni volta che lo chiede, ci mancherebbe, diventerebbe obeso, ma solo che un pò di onestà intellettuale ogni tanto non guasterebbe. Dopo tutto, non sono i dipendenti o i proprietari di McDonald’s quelli che mi hanno riempito il palazzo di scritte con le bombolette e che hanno sfondato con delle mazze (di giorno, in corteo) le vetrine dell’agenzia sotto casa. Saluti.

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  4. stefania quercioli
    12 settembre 2013 alle 14:40

    povera scuola pubblica, venduta al miglior offerente (sponsor)!

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  5. Consuelo
    12 settembre 2013 alle 21:02

    Salve
    Purtroppo la scuola italiana è senza soldi. Ogni anno le maestre per offrire palloncini ai bambini spendono di propria tasca i soldi per i palloncini, si ridipingono le classi e riciclano tutto quello che trovano per far giocare i nostri figli. Oggi per evitare, come ogni anno, di prendere soldi dal proprio portafoglio a suo figlio è stato offerto un goccio di tee e un palloncino. Non penso che lei nella sua vita non sia mai stata da McDonald. Se proprio vuole invece di criticare e fare tanto futile perbenismo, poteva aspettare di vedere il lavoro di un anno e l’impegno delle persone che ha davanti e poi giudicare.
    Un gesto simpatico di chi passa con suo figlio la gran parte della giornata lei è riuscita a trasformarlo in pubblicità contro il sindaco. Se vuole fare campagna elettorale la faccia nei modo e nei luoghi più adatti.

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  6. 12 settembre 2013 alle 21:23

    Il “gesto simpatico” non era certo delle maestre con cui lui passerà qualche ora della sua giornata, il cui lavoro avrò modo di apprezzare sicuramente e molto volentieri.
    Per il resto, mai entrata in un seggio elettorale nella mia vita … Non capisco quasi il significato di “campagna elettorale”.
    Arrivederci

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  7. 13 settembre 2013 alle 09:25

    vedi No Logo di Naomi Klein. Tutto già previsto !

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  8. Marco
    13 settembre 2013 alle 09:53

    A tutte le teste di cazzo che difendono iniziative del genere: meritate di morire di infarto o cancro provocato da merdosità di cibi del genere… tanto anche voi siete merdosità senza cervello… di gente come voi teste di cazzo ne abbiamo piene le palle… da mc donalds portateci i vostri figli, a pero che poi una volta mangiato vi vomitino in faccia e vi bestemmino come genitori ignoranti…

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  9. giada
    13 settembre 2013 alle 12:42

    invece di scrivere cavolate…..visto che non ti hanno servito ne patatine fritte ne hamburger. …se ti va tanto di fare la giornalista o forse lo sei scrivi di cose serie e vere che ha bisogno la nostra scuola!!!! a tuo figlio potrebbe cascare il tetto in testa da un momento all’altro e tu pensi ai palloncini e i gadget che non possono che aver fatto piacere a tuo figlio!!!!!! o sei una di quelle madri bigotte che non porta il figlio dal mc perché fa male……vorrei proprio vedere cosa cucini cara!!!!!
    ciao ci vediamo fuori scuola….ah dimenticavo in via fellimbrecciato c’è colle la salle e’ molto carina come scuola sai?

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  10. 13 settembre 2013 alle 12:44

    Come sei minacciosa..

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  11. giada
    13 settembre 2013 alle 12:52

    da quello che ha scritto la cara signora (che forse non ha niente di meglio da fare) fa intendere che ai bimbi sono state offerti cibi e bibite del mc…..in realtà c’erano solo palloncini bicchieri e tovagliette……ma che per caso lavori da burgher King?

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  12. 13 settembre 2013 alle 12:57

    Tu sicuro che lavori per il Mc di via newton me sa…

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  13. giada
    13 settembre 2013 alle 13:06

    minacciosa proprio no….non mi sembra che ti ho detto che ti spacco la faccia!!!! ti ho solo consigliato un’altra scuola noi non abbiamo bisogno di gente che non ha altro da fare che combattere battaglie inutili e senza senso. ..se non ti piace la robba del mc non ci vai e basta senza scrivere ai giornali tra l’altro anche cavolate…..se vuoi fare qualcosa di buono usa il tuo tempo per fare stare bene tuo figlio a scuola in un ambiente pulito e sicuro!!!!! noi ci stiamo battendo per avere il tempo pieno alle elementari che ci è stato tolto, per pulire le aule che sono indecenti, per farci mettere le tende che i bambini con il sole puntato a dosso lavorano male……queste per me sono battaglie utili…comunque io sto fuori scuola o al parchetto tu sai quale….e di certo non ti voglio menare…..siamo dello stesso quartiere lottiamo insieme per renderlo migliore…non è certo il mc a distruggerlo!!!!!!

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  14. giada
    13 settembre 2013 alle 13:07

    io lavoro alle mense della scuola……anche di quella dove va tuo figlio!!!!!!!

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  15. 13 settembre 2013 alle 13:21

    Il tuo tono dato il “cara signora” e il “ci vediamo fuori scuola” poteva sembra minaccioso eh, scusa ma eri un po’ aggressivina…

    Io quando mio figlio uscirà dal bambin Gesù rivivrò anche il parchetto..ci sarà modo di parlare.
    Tutto quel che scrivi su tetti e altro è giusto, ma a maggior ragione i mostri del capitalismo stiano lontani.
    I bimbi sono usciti con fogli nelle mani con scritto “hai in mano 25€ di Mc” e sconti alle loro feste.
    Bhe, tutto ciò DENTRO il corridoio e con bimbi a partire da tre anni mi sembra proprio una follia.

    Comunque, tanto perché “la signora non ha niente da fare (forse lavori solo tu secondo te) rientro a terapia intensiva neonatale e riapro questo coso stanotte quando ne riesco.
    Buon parchetto, beato chi può

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  16. giada
    13 settembre 2013 alle 13:29

    io penso sempre positivo ,perché so che ci sono cose più gravi nella vita che i buoni del mc…..come forse tu stai passando (non lo so perché non ti conosco)appunto per questo mi sono arrabbiata, invece di essere emozionata e contenta per tuo figlio che fai? fotografi i buoni e i bicchieri del mc….mi è sembrata una cosa assurda che non mi è mai passata per l’anticamera del cervello! !!! ! comunque auguro a tuo figlio una buona e svelta guarigione. ….e ci vediamo presto! !!!

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  17. Miranda
    13 settembre 2013 alle 15:01

    Cara Valentina,
    resto basita! Non solo sei riuscita ad arrivare ad una pubblicazione sul Messaggero, ma attraverso Twitter anche a Marino e al Responsabile della Comunicazione di Mc che “si scusano” (ma di cosa poi?). Valentina tu sei appena entrata evidentemente nel sistema scolastico comunale, oltre a darti il benvenuto ti inviterei, prima di tentare di far “notizia”, di documentarti bene sulle vicende della struttura in questione: fai un piano di scale e renditi conto del tetto che sovrasta le teste di mio figlio, di tuo figlio, dei nostri figli. Eri al corrente del fatto che Il tempo pieno alle elementari non c’è più? e che per tenere a scuola a tempo i nostri figli siamo costretti a sostenere anche i costi di un’associazione? Ovviamente tutto questo oltre alla mensa e al prescuola….
    Ritieniti fortunata di avere maestre “d’oro” che hanno avuto come iniziativa di benvenuto, una semplice colazione o merenda del tanto disprezzato fast food, che non mi sa affatto di capitalismo, considerando che i panini costano 1 € l’uno (!)……noi fino a martedì prossimo, a causa di una mancata firma della dirigente scolastica, mandiamo i nostri figli a scuola con il pranzo al sacco!

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  18. 13 settembre 2013 alle 15:18

    Quel che chiami far notizia è cosa che faccio anche defecando: ognuno ha i suoi vizi.
    Se davvero il tetto di scuola e’ così come sei la terza che mi dice, bene: sarò la prima a dormire dentro scuola e a mandare avanti qualunque tipo di lotta per conquistarne uno a norma

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  19. 13 settembre 2013 alle 15:19

    Le due ragazze del Mc che ci lavoravano dicevano di essere nel loro unico giorno di riposo.
    Mette i panini a 1€: chiediti cosa c’è dentro allora e qua fa gente sfruttano per arrivare a quella cifra

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  20. Miranda
    13 settembre 2013 alle 15:35

    Il tuo linuaggio troppo “colorito” mi fà orrore…scusami ma lo trovo fuori luogo

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  21. 13 settembre 2013 alle 15:38

    “Defecare” è colorito ma McDonald a scuola è un regalo delle maestre.
    Viviamo su pianeti alieni!

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  22. 13 settembre 2013 alle 16:13

    I commenti son significativi della consapevolezza nulla di quel che accade attorno a noi. Peggio: vi si legge persino della soddisfazione nella resa sciagurata allo status quo! Tanto c’è sempre la scusa di chi sta peggio…o del tetto e dei muri che crollano, il che è certamente più urgente e grave, per carità (pensa te che alle volte, come alla scuola media Ottone Rosai di Firenze, rischiano di crollare causa Tav!); ma mi pare proprio che quest’allarme sia stato lanciato pur sempre in difesa dei bambini. O forse qualcuno avrebbe il coraggio di sostenere che chi li strumentalizza è piuttosto chi lancia di questi strambi allarmi? Il solo pensiero mi sconcerta. In un paese normale sarebbe bastato il titolo del post a chiarire l’assurdità della situazione, il contrasto ed il viscido rapporto fra pubblico e privato, fra sano e malato, distorto, lobotomizzato. Questo splendido film si potrebbe chiamar “Diritti vs. profitti”, e l’intreccio è risolutivo. Ma vantaggioso per chi? Neanche ve ne accorgete di giocare con la vita dei vostri figli.
    Ricordo a questi genietti di commentatori/trici che più in difficoltà vi ritroverete mano a mano a stare e più vi ritroverete ad accontentarvi di favori e regalie; mentre chi v’ingozza ha solo da guadagnarci.
    Così facendo arriverete di fronte all’usuraio e vi sembrerà un tipo simpatico.

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  23. enzo del sarto
    13 settembre 2013 alle 17:53

    A TUTTE MADRI PADRI FAMIGLIE in questa società dove tutto costa dove tutti schizofrenicamente si corre per cercare lavoro e chi ce la vive con il terrore di perderlo ma che vita è i nostri figli li lasciamo in mano a questi commercianti.

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  24. halfie1
    14 settembre 2013 alle 07:43

    Il mio commento di ieri pomeriggio (inviato intorno alle 17) non è stato pubblicato eppure risultava in attesa di moderazione, come mai? Se era in attesa di moderazione significa che vi è arrivato…

    Esiste la censura che non vuole pubblicare i commenti scomodi solo perchè propongono un punto di vista diverso da quello della sig.ra Valentina?

    E’ un mero errore oppure qui non esiste la possibilità di un equo scambio di idee e libertà espressione?

    Vi ha tanto sconvolto il mio invito alla collaborazione e al dialogo costruttivo con le parti interessate?

    Chiedo gentilmente delucidazioni su quale fine abbia fatto il mio commento inviato ieri e scomparso nel nulla.
    Grazie

    Il commento che era stato inviato e risultava in attesa di moderazione era il seguente…

    Suppongo che la mamma, che con tanta cura e altrettanta dovizia di particolari ha aggiornato il suo blog con tanto di foto, abbia indirizzato in primis le sue perplessità alla coordinatrice della scuola materna almeno per correttezza, prima di diffondere notizie parzialmente attendibili su strumenti mediatici pubblici, tanto più che non risultano essere distribuiti cibi forniti dal noto fast food ma solo palloncini (innocui) e bicchieri e contenitore di thè.
    Se le notizie diffuse risultassero infondate la signora dovrebbe sapere che si tratterebbe di diffamazione contro le maestre e la stessa scuola, ma non voglio creare sterili polemiche.

    Per essere positivi e costruttivi, fa piacere che questa mamma sia stata attenta al particolare, sono d’accordo con lei sul principio che i nostri figli non devono essere oggetto di marketing, ma del resto se sono stati usati solo loghi e palloncini (e non patatine fritte&co.) e visto che mi risulta perfettamente legale il ricorso a sponsor esterni, sento di lodare quelle maestre che hanno voluto rendere speciale il primo giorno di scuola dei piccoli alunni, senza poter attingere a fondi di nessun tipo se non al proprio portafioglio.

    Vorrei ricordare che alcune scuole stanno richiedendo il ricorso a sponsor per far fronte alla cronica e grave mancanza di fondi per effettuare interventi di emergenza e indispensabili. Sarebbe auspicabile unire le forze per combattere insieme a tutti i genitori e non puntare sempre il dito contro chi cerca di difendere un livello dignitoso di insegnamento.

    Invitiamo la Signora Valentina ad unire le sue energie e buone intenzioni a quelle degli altri genitori per obiettivi comuni e condivisi.
    Probabilmente anche lei un giorno in un futuro prossimo sarà costretta a cercare uno sponsor per acquistare un banco o una sedia… questa è purtroppo la nostra scuola pubblica e poco possono fare gli ideali contro la REALTA’ delle cose.

    I principi e gli ideali sono importanti e degni di rispetto, ma in questo caso lo sgurado genitoriale di questa mamma si è forse fermato alla sola apparenza delle cose e l’intraprendere uno “scoop” giornalistico risultava più eccitante che pensare ad altri aspetti più importanti ed urgenti o cercare un confronto dalla coordinatrice scolastica per risolvere la questione, come eticamente sarebbe dovuto avvenire.
    Ma ammetto che digitare dietro una tastiera è più semplice che mobilitarsi concretamente per protestare contro istituzioni che negano i fondi minimi per lavorare e ci vanno in mezzo sempre e solo quelli che invece volevano fare del loro meglio per rendere speciale il primo giorno di scuola, ovvero le maestre.
    La lotta per una scuola migliore si fa mobilitandosi veramente per cose serie e unendo le proprie forze con quelle degli altri, sempre che se ne abbia il coraggio.

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  25. 14 settembre 2013 alle 08:00

    Il mio commento a te è
    ahahahah ahahahahahah
    Non venir qui a parlar di lotte … Please
    Non credo di averti mai incontrato in piazza, in sfratti, in campi rom, davanti alle galere o dentro le caserme a ritirar denunce.
    Qui cmq, su baruda.net non tutti hanno libertà di parola: così è.
    A casa mia entra chi voglio…so’ antipatica.
    Il tuo commento mi sembrava talmente ridicolo che o era da cestino o bisognava rispondere a tono ma avendo un bimbo in terapia intensiva ho altro da fare che parlare con quelli come te.
    È il primo e anche l’ultimo commento simile che ti approvo, ci vediamo in piazza, in Valle, ad abbattere galere..
    Sarai il primo della fila immagino

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  26. halfie1
    14 settembre 2013 alle 08:24

    Signora, lei con la sua risposta dimostra veramente poca apertura mentale, mi dispiace sinceramentre per il suo bimbo in ospedale e vi auguro una pronta guarigione ma non vi si trinceri dietro per giustificarsi ad ogni passo.

    Anche io nel mio piccolo mi impegno per la nostra scuola, ma non lo faccio per sollevare polveroni o avere un momento di gloria mediatica.
    Sono contenta che il mio commento l’abbia colpita fino al punto di definirlo ridicolo, significa che ho colpito nel segno, ahimè.

    Lei è appena arrivata in questa nostra scuola, io invece ci sono da diversi anni e per questo mi permettevo di invitarla a partecipare ad iniziative comuni, sta a lei accettare di mettersi in gioco ma comprendo che il nostro contesto non è abbastanza grande per le sue aspettative.

    La ringrazio e se vuole censuri anche questo in nome dei suoi ideali e diritti umani…

    Lei non è l’unica a dover affrontare situazioni in cui lo Stato è latitante e nega i diritti minimi di sussistenza e lascia isolati nucleii familiari bisognosi di assistenza… ecco perchè leggendo il suo profilo avevo sperato in una possibilità di dialogo, ma bisogna essere in due per farlo.

    Le auguro il meglio per la sua famiglia, come lei non farebbe per me.

    Firmato: Una madre come lei

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  27. 14 settembre 2013 alle 08:29

    quindi secondo lei io le augurerei del male? ma sta bene signora?

    Tutte mi parlate dei gravi pèroblemi di quella scuola a partire dal tetto che sta per crollare sulla testa dei nostri figli,
    eppure sono nata qui e non ho mai visto una mobilitazione, un volantino, un che ne so girotondo di bimbi che chiedevano un tetto nuovo,
    MAI, in 31 anni.
    Poi ci si lamenta di un privato, che oltretutto è una delle più grandi multinazionali al mondo, che entra a scuola (i nonni non possono, se faccio una festa a scuola non posso preparare i panini col prosciutto ma solo comprare cose confezionate) con un bidone lurido PROPRIO LURIDO,
    entra nel bagno per 30 secondo a far finta di lavarlo (30 secondi di orologio) poi ci mette una polverina lurida, gira con una paletta nera mai lavata e distribuisce una cosa chiamata thè.
    Una cosa sana, igienica, molto controllata…però le pizzette delle mamme non possono entrare…

    Uno segnala questo schifo e tutte diventate delle storiche combattenti per la scuola in difesa della lotta “quella vera”…bhaaaaa

    veramente signora non ho tempo per risponderle come vorrei…
    aspetto la convocazione per la prima assemblea pubblica per il nuovo tetto.
    Aspetto i volantini nel quartiere, gli striscioni e quant’altro…
    sarò la prima guardi. come sempre nella mia vita

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  28. halfie1
    14 settembre 2013 alle 08:40

    Signora, lei non sa cosa stiamo facendo per il plesso scolastico e le volte che ci siamo mobilitati lo scorso anno e tutte le richieste negate e le ingiustizie che abbiamo subito.

    Le sue energie e competenze possono essere di aiuto.

    La ringrazio e non la voglio importunare ulteriormente e le rinnovo i miei sinceri auguri per suo figlio.

    Spero di conoscerla, non sono così antipatica 🙂

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  29. Azzurra
    14 settembre 2013 alle 09:55

    Per @Giada, @Halfie1 e @Miranda.

    A Giada vorrei dire, ma tu chi sei per dire ad un’altra mamma, “non ti vogliamo, cercati un’altra scuola”? Ragioni proprio come quelli della Mc Donald’s che si appropriano di uno spazio pubblico (una scuola comunale), cioè di tutti, a fini privati.
    Dì un po’ “Cittadini del mondo” è roba tua? Beh, hai capito male. Non è tua e tanto meno di Mc.
    Per altro la tua reazione così risentita fa pensare che ci sia pure il tuo zampino nella decisione di rivolgersi alla multinazionale del fast food per offrire ai bimbi un piccolo ristoro il primo giorno di scuola.
    Voi sareste gli educatori a cui noi dovremmo mettere in mano i nostri figli?
    Esistono associazioni no profit che svolgono attività ricreative.
    Se l’intento era quello di fare una piccola festicciola d’accoglienza ci si poteva rivolgere a loro.
    Peccato che una così lodevole intenzione iniziale sia sia risolta in una sponsorizzazione di una grossa multinazionale che non fa nulla senza un ritorno di profitto, corrompendo l’alimentazione dei nostri piccoli con zuccheri e lipidi a sbafo, panini che provocano ripetute flatulenze e coca cola annacquata.
    Per altro vorremmo capire la natura dell’accordo passato tra il responsabile del Mc Donald’s e “la o le persone” che hanno deciso di chiamarlo quel mattino. C’è molta opacità che andrebbe chiarita in questa vicenda.
    Per non parlare dell’igiene… Dubito che Nas e Ufficio d’Igiene se informati dell’accaduto lascerebbero passare una cosa del genere sotto silenzio.
    Il contenitore utilizzato per il thè è arrivato scoperto. Sembrava un secchio all’inizio e dentro c’era riposto di tutto. I bordi erano sporchi. In molti abbiamo visto portarlo nei bagni della scuola, dove è stato riempito d’acqua in pochi minuti. Poi vi hanno aggiunto la polverina, hanno mescolato e richiuso l’involucro. Eco il grande servigio offerto gratuitamente (per chi?) ai bimbi.
    Ce n’è abbastanza, cara Giada e le altre, per andare ben oltre lo scandalo sollevato. Ci sono estremi di altra natura. Quindi abbassate la cresta che non vi conviene mostrare tanta supponenza. Se questa storia va avanti, vi fate molto male.

    @Miranda non si capisce bene cosa tu voglia. Alla Cittadini del mondo cade il tetto? Potevi svegliarti prima per denunciare questa situazione. Anche tu potevi rivolgerti al sindaco attuale ed a quelli precedenti. Non vedo proprio perché l’episodio sconcertante denunciato da questa mamma contrasti o renda difficoltoso occuparsi del tetto della scuola e del tempo pieno che non c’è più. Anzi potremmo rovesciare il ragionamento e constatare che invece di trovare una soluzione per il tetto della scuola si fanno entrare le multinazionali a spacciare palloncini, thé infetto, pubblicità e buoni acquisto….

    Gentile @Halfie1, prima di scrivere commenti del tutto inappropriati avresti fato meglio ad informarti correttamente sui fatti accaduti. Rovesciamo il ragionamento: non era forse la direttrice che avrebbe dovuto consultare le famiglie prima di far entrare dei privati, anzi una multinazionale come Mc Donald’s, a scuola? Chi ha mancato di eticità?
    L’episodio è gravissimo! E ripeto investe non solo profili di correttezza giuridico-amministrativa ma anche igienico-sanitari.
    Credo che per il futuro si debba operare diversamente.
    La scuola pubblica è la scuola pubblica e dovrebbe essere il potere pubblico ad occuparsene non gli sponsor privati. E ovvio che qui ci misuriamo con dei principi cardine che a quanto pare nella tua testa si sono sfarinati.
    Comunque, mi auguro che la direttrice abbia chiesto a Mc in cambio dell’ingresso in istituto un finanziamento per la scuola, un contributo per il tetto. Se non lo ha fatto vorrei capire quale sia stata allora la natura dell’accordo.
    Una “cortesia” ha detto il responsabile della comunicazione di Mc. Cortesia, sic!
    Qui le cose sono due: o si è trattato di totale stupidità o di mercimonio.
    Comunque vista la grande attenzione che Mc Donalds ripone verso i nostri bambini, come gesto di buona volontà potremmo chiedergli di offrirci i suoi locali di viale Newton dove c’è il fast food per trasferirci le classi dei nostri figli.
    Sarebbe da parte loro un grande prova di solidarietà e d’amore. Così potremmo verificare davvero il loro disinteresse. Una scuola in più e un Mc in meno sarebbe un grande contributo alla collettività. Che ne dici, sei d’accordo? O preferisce un Mc in più e un tetto in meno?

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  30. halfie1
    14 settembre 2013 alle 11:43

    In passato, ogni volta che ho avuto delle peprplessità mi sono rivolta direttamente alla coordinatrice e ho cercato un confronto direttamente con i genitori degli altri bambini, di certo non sono corsa a scrivere roboanti messaggi mediatici, è una questione di correttezza ed etica.

    Avrei capito il tuo risentimento se nessuno ti avesse dato ascolto, ma tu nemmeno hai richiesto o domandato: sei corsa a pubblicare le foto delle maestre e dei palloncini e a dichiarare l’invasione del fast food nella scuola italiana… forse è un pochino esagerato.

    Comunque ti comprendo: è più facile scendere in piazza tra la folla a manifestare che andare a cercare la coordinatrice o andare in municipio a reclamare i diritti per una scuola migliore perchè lì ci si espone di persona e con il proprio nome.

    Spero solo che tu agisca per il bene di tutti i bambini e non per strumentalizzare politicamente un’iniziativa di alcune maestre che volevano solo fare qualcosa di buono.

    Certamente nessuno di noi genitori vorrebbe che il proprio figlio diventasse oggetto del marketing, ma esiste anche una cosa che si chiama buon senso ed equilibrio e nel caso in questione sarebbe bene ragionare e valutare la consequenza delle proprie azioni, per il bene di tutti i bambini, così si avvelena solo il clima nella scuola dove i nostri figli vivono quotdianamente, con possibili ritorsioni sulle maestre.

    Esitono anche altri modi per manifestare il tuo dissenso in modo più condiviso e costruttivo
    soprattutto dialogando e non cercando il palcoscenico per la propriia gratificazione.

    Aiiuta i bambini a vivere meglio; creare le barricate e un clima negativo danneggia tutti i nostri figli.

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  31. Marcello
    14 settembre 2013 alle 12:41

    Nella vita esercito la professione di avvocato ed ho una bambina che quest’anno ha iniziato a frequentare la scuola materna. Per fortuna nostra non alla Cittadini del mondo.
    Intervengo soprattutto perché mi hanno colpito alcuni interventi di mamme che mostrano di avere ancora poca consapevolezza della gravità di quanto accaduto.
    Da un punto di vista legale se dovessero emergere favori o scambi tra la dirigenza dell’istituto e la società Mc Donald’s, non per forza monetari, basterebbe per esempio l’offerta di buoni o l’accesso gratuito alle sale del fast food dove si organizzano le feste, o qualunque altro favore, si manifesterebbero le condizioni che darebbero forma ad un reato di natura corruttiva o peggio concussiva. Fermo restando le altre possibili infrazioni sotto il profilo igienico-sanitario di cui ho letto nei commenti riportati sopra.
    Da genitore e per il bene dei bimbi non voglio nemmeno pensare ad una ipotesi del genere. Tuttavia ciò non esimerebbe dal biasimo chi ha permesso l’accesso della corporation in questione poiché verrebbe a profilarsi un’altro aspetto non meno inquietante, ovvero l’inadeguatezza professionale e la scarsa capacità pedagogica dei responsabili dell’istituto.
    Sinceramente non saprei dire tra i due quale sarebbe lo senario peggiore: forse il secondo poiché non è esente dal riprodursi in futuro.
    Per questo inviterei le mamme intervenute in questa discussione ad un maggiore approfondimento delle implicazioni che l’episodio riveste e ad una maggiore consapevolezza nella tutela dei propri figli. Non bisogna abbassare la guardia di fronte a fatti del genere.

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  32. 14 settembre 2013 alle 12:44

    Buoni a go-go che recitavano “quello che hai in mano vale 25€ al Mc”

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  33. 14 settembre 2013 alle 12:51

    Ma lei come si chiama?
    Perché mi dice che non mi espongo e invece sto su un sito che porta il mio nome e cognome, ho pubblicato le foto di mio figlio nella scuola sotto casa nostra … Lei invece si firma halfie1.
    Il bue che dice cornuto all’asino?

    Le barricate son molto più educative di questa conversazione e del pollo fritto industriale

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  34. Inquietante
    14 settembre 2013 alle 13:04

    La carne di McDoanld’s è ricavata da scarti di lavorazione addizionati con l’idrossido d’ammonio e macinati per produrre quello che ha definito “pink slime”, la pasta di scarti con le quali McDonald confezionava ad esempio le sue crocchette di pollo impanate….
    Leggete qui

    http://notizie.virgilio.it/cronaca/mc-donald-usa-carne-inadatta-umano-costretta.html

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  35. Azzurra
    14 settembre 2013 alle 14:02

    Suvvia @Halfie1 buon senso ed equilibrio avrebbero richiesto che un episodio del genere non fosse mai accaduto.
    Ci si attende da chi conduce un istituto ben altra saggezza, esperienza, ponderazione e lungimiranza. Ora l’enormità di un tale episodio mette in luce un vero e proprio analfabetismo pedagogico e direi anche civile di cui pure tu dai notevole prova con i tuoi appelli ad una smielata, pelosa ed ipocrita moderazione.
    A me sembra che fatti, per giunta compiuti, cioè imposti, di una tale enormità esulino qualsiasi discussione.
    La scuola pubblica non è un mercato!
    Non è che si devono fare delle riunioni per stabilirlo. Non sto qui a scomodare principi costituzionali e roba del genere.
    Se delle insegnanti o una dirigente scolastica non lo hanno ancora capito o non lo sanno, non dovrebbero stare nemmeno lì!
    Ho la sensazione che questo tuo nervosismo nasca dal fatto che questo episodio abbia terremotato la funzione di “capetta” che ti sei attribuita, incenerendo la tua fonte di gratificazione, sempre posto che tu sia davvero una mamma visto che continui a parlare dietro uno pseudo.
    Qui se strumentalizzazione c’è stata è venuta da chi ha fatto entrare una multinazionale a fare propaganda per i suoi prodotti. Una cosa riprovevole. E il fatto che tu continui a sminuire la portata di questo episodio la dice lunga sul tuo grado di servilismo.
    Additando chi ha reso pubblica la cosa ricordi tanto la storiella del saggio che indicava la luna e dell’idiota che si soffermava sul suo dito.
    Qui la tensione è stata creata da chi non ha rispetto civile per gli altri e per i minori.
    Vai a fare la pompiera da un’altra parte che la tua acqua rischia di affogarci tutti.

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  36. Luigi
    14 settembre 2013 alle 16:30

    Faccio il maestro elementare e capisco bene che si cerca di acchiappare risorse ovunque, anche dai privati… insomma, avrei pure capito la sponsorizzazione per la riparazione del tetto o lavori strutturali, ma accettare la pubblicità di McDonald’s in cambio dei tovaglioli, i bicchieri, i palloncini e un bidoncino di tè?
    Da sempre il primo giorno di scuola facciamo la festicciola di accoglienza (a spese nostre o col fondo cassa che ci lasciano i genitori), e anche se vogliamo che i bambini e le bambine si divertano dobbiamo sempre svolgere anche le feste come un’azione educativa: in giro ce ne sono già tanti di McDonald’s, le festicciole facciamole noi senza delegare al privato pure questo.
    Poi a me questa cosa che a scuola si possano portare solo cibi confezionati non mi va giù: la crostata chimicona del discount va bene e il ciambellone della nonna no? Ma come insegnanti non ci viene affidato il benessere e la salute di bambini e bambine per tante ore al giorno? E quindi non siamo attendibili quando verifichiamo che un certo cibo è preparato in maniera sana e può essere oppure no mangiato anche dagli allergici?

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  37. Valeria
    14 settembre 2013 alle 21:24

    Consiglio vivamente alle persone che difendono il cibo artefatto di mc donald di a) visitare un nutrizionista b) vedere supersize me c)cominciare a capire il fabbisogno di un bambino. Tutto quello zucchero iniettato nel corpo dei bambini (da quello filato al tè) è assolutamente veleno, totale e completo VELENO. Sapete di quanto zucchero abbia bisogno un bambino al giorno? Un cucchiaio del tè mc donald’s . Non mi credete? Cercate di installare nelle vostri menti che i bambini NON SONO ADULTI, che i bambini sono ESSERI UMANI. Vergognatevi

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  38. Cristina
    15 settembre 2013 alle 10:46

    Buongiorno a tutti, nel premettere che ogni cittadino ha il diritto di difendere i propri valori, vorrei solo rispondere alla Valentina il cui figlio credo abbia frequentato il nido bussola d’oro come la mia bambina: pioveva nei locali dei piccoli ed i topi l’hanno fatta da padroni per tutta la stagione, non ho visto volantini o barricate e tantomeno alla mia denuncia per l’obbligo della somministrazione del farmaco salvavita: ho sparso volantini per tutta la scuola ma nessuno si è mai mobilitato come ora state facendo per il MC. Bravi, queste sono le vere lotte, non la vita dei nostri figli.

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  39. Una nonna solidale
    15 settembre 2013 alle 16:39

    Le desperate housewives della Parrocchietta!

    Ma che è una competizione? Una gara a chi ha scritto o fatto prima qualcosa? Sembra quasi che il problema sia quello di avere il monopolio della parola, della rappresentanza. Che ci siano alcune mamme più mamme delle altre che possono parlare, agire a nome non si capisce di chi?
    Signore, ma qualcuno vi ha mai impedito di fare o dire qualcosa? E qualcuno ha mai protestato o rosicato per i vostri volantini, che sembravano più che altro ossequiose preghiere al sindaco di turno.
    Tutto questo livore permaloso che sbrodolate da l’idea che ci sia solo tanta invidia malcelata. Signore tutte, sembrate delle “Desperate Housewives”.

    E poi al Bussola d’oro non facciamola più grossa di quello che è stato. Nel terreno limitrofo hanno fatto dei lavori di scavo che hanno spinto una colonia di topi di campagna a rifugiarsi nei locali dell’asilo profittando di un periodo di feste in cui la scuola era chiusa.
    I servizi di derattizzazione sono intervenuti più volte finché il problema è stato risolto.

    Quello è stato un incidente, mica le maestre hanno invitato i topi in classe a fare banchetti con i bimbi. C’è una bella differenza con chi ha invitato McDonald’s a scuola. Non vi sembra!

    E per il tetto, brava! Che ti dobbiamo dire? Vuoi la medaglia? Pensa se qualcuno all’epoca ti avesse detto, “ma perché non t’impicci degli affari tuoi”.
    C’è stato un incontro con la responsabile scuola del municipio, che io sappia, in cui tutte queste cose sono state messe sul tavolo, come anche la messa in sicurezza dell’asilo dopo le ripetute scorribande notturne.

    La signora Baruda che tanto vi manda in bestia, ha solo fatto un twitter al sindaco. Sapete cos’è twitter?
    Oggi funziona così. Twitter, facebook hanno fatto saltare tutti i precedenti livelli intermedi di mediazione e filtro. Sapete che due candidati alla presidenza della repubblica recentemente sono stati trombati grazie a delle mobilitazioni via social network che hanno inondato gli smartphone dei parlamentari?

    Se ho letto bene, mamma Baruda ha scritto al sindaco che gli ha risposto dal suo smart. I twitt sono visibili in rete e i media che si occupano di cronaca cittadina hanno ripreso la vicenda facendo il loro lavoro d’informazione. Da quel che si è potuto leggere hanno sentito tutte le parti coinvolte, compreso sindaco e McDoanld’s che non ha affatto smentito l’episodio. Tutto vero dunque.

    Dov’è il problema allora?

    La signora Baruda non mi sembra abbia disturbato qualcuno chiedendo di mobilitarsi, di fare crociate o chicchessia…. cosa che sarebbe stata davvero eccessiva. Ha solo reso noto l’accaduto che essendo grave di per sé, parlava da solo!

    Tutto questo nervosismo mi pare allora fuori luogo. Che se ne fossero risentiti i diretti responsabili si potrebbe capire. Ma almeno ufficialmente e in chiaro non hanno ancora proferito parola.

    Non si capisce bene invece perché ad alcune mamme, autoproclamatesi rappresentanti di non si sa bene che, la cosa bruci così tanto da sembrare un’onta, un dispetto, una sfida!

    Dite che non volete che i nostri figli o nipoti (è il mio caso) non devono essere l’oggetto di iniziative di marketing, convenite sul diritto di ciascuno a difendere i proprio valori; che la presenza di McDonald’s dentro l’istituto fosse un’anomalia, per usare un eufemismo, non lo contesta nessuno. Tutti sanno che è stata una cosa scorretta, se non illegale.
    Dunque che volete? Se vi rode così tanto andate dal dottore, anzi dallo psi.

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  40. Cristina
    15 settembre 2013 alle 17:06

    Cara nonna solidale, se questo e’ il tono che si usa nei blog o per farsi notare fate pure, era la prima volta che rispondevo ad un blog proprio per difendere le mie idee ma questo modo di parlare e denigrare il prossimo e’ degno di chi neanche osa firmare le sue idee. Tolgo il disturbo, e vi auguro di poter risolvere ogni vostro problema. Le mie lotte le continuo per conto mio certa che il mio da fare possa un giorno aiutare anche altri bambini che hanno il mio stesso problema

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  41. federico
    15 settembre 2013 alle 18:58

    Ha fatto bene a cancellare il mio messaggio, in effetti è imbarazzante chiamare sua madre a difenderla…. Ma tanto domani lo sapranno tutti ugualmente… Complimenti

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  42. 15 settembre 2013 alle 19:04

    Mia madre non sa nemmeno accendere il computer: si curi signor telese, torni ad occuparsi di sorci

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  43. 15 settembre 2013 alle 19:05

    Qui ci sono 4000 lettori al giorno, mia madre esclusa..
    Ma tu guarda i matti oh !

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  44. 15 settembre 2013 alle 19:15

    ti ho nominato per il versatile blogger award. per saperne di più vai sul mio blog

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  45. Sonia Verzegnassi
    15 settembre 2013 alle 20:34

    E brava Baruda, ti sei infilata nel vespaio della cultura alimentare a scuola e sollevato quasi altrettanto casino di quanto suscitò qualche anno fa l’introduzione dei menù etnici, tutta la mia gratitudine di funzionario coordinat. di servizi per l’infanzia in un municipio romano.
    Personalmente ho più volte respinto la proposta d’insegnanti e genitori di far entrare a scuola sponsor (perchè è di questo che sitratta qualunque “gentile” scusa avanzi il responsabile della comunicazione di Mac) purtroppo il mio diniego non è servito a migliorare la cultura alimentare di bambini, famiglie e ..purtroppo anche di molte insegnanti.
    Ti sono grata anche perchè questa è una buona occasione per qualche riflessione autocritica . quando mi sono trovata nell’impossibilità di condividere il mio punto di vista sugli sponsor a scuola mi sono trincerata in modo autoritario dietro la norma ( ce n’è ) che dice che nella scuola pubblica non si possono vendere, ne comprare e/o promuovere beni e servizi se non secondo procedure rispondenti al progetto educativo e disposte per delibera degli organismi di partecipazione. Ho sperato di avere tra gli/le utenti qualcuno disposto a prendere l’iniziativa ma negli ultimi anni non sono stata molto fortunata, quest’anno per la verità forse riusciamo ad avviare un percorso formativo con la realizzazione di un piccolo orto, ma con tutti i limiti di un esperienza voluta dalla consapevolezza di poche…è un po’ deprimente ma nella scuola spesso ho visto funzionare le cose in questo modo. si fa la cosa giusta perchè qualcuno si carica della responsabilità di farla partire, poi spesso piace perchè fare meglio significa anche stare meglio …ma non sempre perchè su questi aspetti della vita scuola pesano come un macigno i media che promuovono tutt’altra cultura.
    Perciò sono a farti un appello: batti il ferro finchè è caldo , non è indifferente quello che entra a scuola per il benessere attuale e futuro dei bambini e delle bambine ma anche nostro.
    A questo proposito ti volevo anche informare sul fatto che a scuola le merendine non devono entrare perchè la merenda è già fornita dalla mensa scolastica e come se non bastasse dalle stesse mense avanza sempre un sacco di pane e frutta che può essere riutilizzata , io e tante altre educatrici ci sforziamo di evitare gli sprechi e di contenere le cattive abitudini di bambini perlopiù obesi ..ammalati di ansia genitoriale che si placa rimpinzandoli a tutte le ore, utilizzando al meglio quello che ci viene fornito e che i genitori hanno già pagato, per le festicciole di compleanno si risolve con una festa al mese evitando la continua introduzione a scuola di dolci e porcheriole in eccesso, scusa se ti annoio con queste note da maestra è che spero ti possano essere utili nel partecipare a scuola un altro modo possibile di mangiare. Condivido anche un po’ della tua allergia ai seggi ma a breve c’è l’elezione dei consigli di scuola … io ci farei un pensierino
    baci candidata nonna sonia

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  46. una nonna solidale e vigile
    15 settembre 2013 alle 21:48

    Ehi giovanotto, dico a lei Federico, non sono mica la mamma di Baruda, come insinua. Per parlare non bisogna mica essere per forza la mamma di qualcuno. Anche se gli acciacchi si fanno sentire. Insomma non mi costringa dall’alto della mia età a sculacciarla.

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  47. laura
    16 settembre 2013 alle 08:18

    rimango allibita esterrefatta da tutto cio.sono una mamma e mio figlio frequenta la scuola a san pantaleo campano.Vorrei dire a questa mamma che invece di scrivere dei palloncini del mec,si guardasse bene intorno.Sono altri i problemi della scuola…al piano superiore rischia di crollare il tetto per infiltrazioni,non ci sono soldi(le mamme hanno il carico di portare scottex carta igienica fogli ecc ecc…..e tu guardi i palloncini del mec?ma per favore!!!!laura.

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  48. 16 settembre 2013 alle 08:44

    Aridaje!
    Ma una cosa leva l’altra?
    Ma perché non si fa una battaglia per il tetto e la fate solo in risposta ad un tweet, un tweet cavolo, su una multinazionale che invade il primo giorno di materna (3 anni hanno i nostri figli)…

    Poi pure quel crocifisso in classe.. Lo vogliamo togliere o devono crescere davanti ad un cadavere appeso? Perché per mio figlio e’ un cadavere appeso…

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  49. 16 settembre 2013 alle 08:46

    Mi chiedo perché la strada non sia tappezzata di gigantografie del tetto, in modo ch tutti possano vedere,
    Mi chiedo perché non ho mai visto uno striscione, un bimbo con una maglietta “voglio un tetto nuovo”: NULLA!

    Tutte qui a parlar del tetto però, in risposta ad una semplice protesta contro una multinazionale che, anche fosse stata la Panini a regalar figurine di calciatori, deve rimaner FUORI dalle mura scolastiche…

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  50. Mariella
    16 settembre 2013 alle 08:55

    Mamme della Parrocchietta leggetevi questo piuttosto…..

    da http://www.metronews.it/master.php?pagina=notizia.php&id_notizia=15886

    Metronews

    Se il Mc Donald va all’asilo

    Mi Consenta ad Alessandra Cattoi, assessore alla Scuola, Giovani e Pari Opportunità
    del Comune di Roma.

    La scorsa settimana in un asilo comunale alla periferia di Roma personale del Mac Donald ha accolto i bambini all’interno della struttura con palloncini, thermos di tè, e soprattutto tanti buoni pasto da consumare nei suoi fast food. Come è stato possibile?
    “È stato uno scivolone di una delle educatrici della scuola, su suggerimento di un papà. Non ne era al corrente nemmeno la coordinatrice dell’asilo”.

    Non c’è un controllo sulle iniziative che vengono fatte nelle scuole?
    Certo, alcune sono verificate direttamente dal Comune, altre dai vari municipi.
    Diciamo che questa volta un’importante catena di ristorazione è riuscita a farsi pubblicità…
    Beh, diciamo anche che per fortuna un gruppo di mamme che accompagnava i figli all’asilo si è subito accorta di quest’anomalia e ha segnalato il caso. Da quando sono assessore a Roma ho scoperto che i genitori sono attentissimi a quel che mangiano i figli in mensa, il cibo a volte viene prima dell’insegnamento.

    E lei cosa pensa di questa vicenda?
    Che i fast food non siano campioni della buona alimentazione lo sanno in primo luogo le mamme e i papà, e non credo che un episodio simile si possa ripetere.

    (Paolo Chiriatti)

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  51. 16 settembre 2013 alle 10:46

    Non ho letto tutti i commenti, quindi non so se qualcuno già l’ha fatto, ma volevo comunque portare l’attenzione su questo fatto: il problema di McDonald’s, oltre ovviamente alla cattiva alimentazione (che non è solo “grassi saturi” ma proprio sostanze chimiche nocive), è che usano tecniche di marketing scientifiche, molto aggressive sui bambini, che sono particolarmente vulnerabili a questo tipo di lavaggio del cervello. Secondo me sbagliamo quando ne facciamo una questione di ideologia (ho letto nei commenti cose del tipo “voi di sinistra che ce l’avete con i capitalisti”), perché non è una questione di ideologia ma solo di difesa di chi non si può difendere da solo (i bambini). E secondo me questo è un problema molto importante, non sono d’accordo con chi commenta che ci sono ben altre cose di cui parlare. Se un’azienda dedica un budget decisamente consistente per la pubblicità verso i bambini, significa che c’è un ritorno grande.
    Per chi non lo conoscesse, consiglio la visione del film americano “Super size me”, che forse è la critica più grande che è stata fatta a McDonald’s, ed è veramente inquietante: http://it.wikipedia.org/wiki/Super_Size_Me
    Non si tratta di un film comunista, ma di un documentario che viene proprio dagli Stati Uniti, un paese che ha dei difetti ma per fortuna ha anche il grande pregio di avere una critica interna forte.

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  52. Miguel
    16 settembre 2013 alle 11:14

    Da http://kelebeklerblog.com/2013/09/16/mcdonalds-e-la-seduzione-dei-piccoli/

    McDonald’s e la seduzione dei piccoli
    16/09/2013 by Miguel Martinez

    L’altro giorno, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo ha annunciato una nuova norma per:

    “Favorire il consumo consapevole dei prodotti ortofrutticoli nelle scuole di tutta Italia. Questo l’obiettivo della norma inserita all’interno del Decreto Scuola approvato dal Cdm la scorsa settimana, per rafforzare i programmi di educazione alimentare già esistenti [per] trasmettere ai ragazzi l’importanza di una alimentazione equilibrata e di far assumere, fin dalla giovane età, abitudini e stili di vita sani”.

    Lo stesso giorno è stato anche il giorno di apertura della scuola dell’infanzia I Cittadini del Mondo, a Roma
    […]
    Un tavolo accoglie i bambini, con bicchierini di plastica con la scritta McDonald’s, palloncini con le parole Happy Meal e un grande bidone giallo di tè freddo (alla materna!) immaginiamo assai zuccherato, con su scritto McDonald’s, che una commentatrice di questo post descrive così:

    “Il contenitore utilizzato per il thè è arrivato scoperto. Sembrava un secchio all’inizio e dentro c’era riposto di tutto. I bordi erano sporchi. In molti abbiamo visto portarlo nei bagni della scuola, dove è stato riempito d’acqua in pochi minuti. Poi vi hanno aggiunto la polverina, hanno mescolato e richiuso l’involucro.”

    […]

    Il fatto ha avuto una certa diffusione, ed è intervenuto persino il sindaco, mentre il responsabile nazionale della comunicazione di McDonald’s Italia ha dovuto rilasciare una dichiarazione imbarazzata.

    Si resta colpiti da diverse cose.

    La prima è che presumibilmente, la stessa cosa sarà successa in numerose altre scuole, dove però non c’era una Baruda-mamma. Insomma, la norma, anche per chi non condivide certe iniziative, è di lasciar correre.

    La seconda è la sproporzione tra l’investimento – non è chiaro nemmeno se hanno dovuto pagare qualche dipendente precario per presenziare – e il presumibile ritorno che si avrà dalla diffusione dei bigliettini con l’allettante buono sconto.

    La terza è il rapporto particolare che esiste tra “stato” e “privato”, che non è affatto così semplice come lo presentano liberisti o statalisti.

    Lo Stato crea tutta una serie di divieti che impediscono ai genitori di portare un po’ di schiacciata o una torta fatta in casa. Sono divieti difficili da contestare, perché hanno qualche base igienica; ma è anche vero che centinaia di migliaia di burocrati si svegliano tutte le mattine pensando a nuovi divieti per meritarsi lo stipendio.

    Tutti conosciamo persone che hanno chiuso i loro negozi per l’impossibilità di seguire regolamenti e obblighi fiscali e contemporaneamente lavorare; che non è però un problema per una grossa azienda che può pagare un discreto numero di laureati al solo fine di convivere con i divieti e gli obblighi statali.

    Ed ecco che una multinazionale può offrire un servizio peggiore e meno igienico di quello che può offrire l’ultima nonna con la terza media, ma avendo le carte in regola per farlo. A stroncare la concorrenza-nonna ci pensa direttamente la bidella all’ingresso di scuola.

    Anzi, no. E qui arriviamo al quarto punto. Le carte sembrano in regola. Ogni volta che si guarda in dettaglio l’operato di una grande impresa – che siano quelle coinvolte nel TAV, McDonald’s, le ditte farmaceutiche o quelle dei pullman turistici a Firenze – emerge che violano delle regole.

    Solo che le bidelle non ci capiscono niente, e le imprese hanno alle spalle un tale numero di avvocati e commercialisti, più qualche compiacente amico nelle istituzioni, da intimidire chiunque. E possono pagare multe che per la concorrenza-nonna sarebbero enormi, ma non ammontano al costo della cena di un dirigente.

    Il quinto punto è la necessità di fare qualcosa, anche di fronte a piccole cose di questo tipo, perché si tratta sempre del cuneo con cui si insinuano nella nostra vita.

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  53. stellina
    16 settembre 2013 alle 12:22

    IL PROBLEMA E’ LA PUBBLICIZZAZIONE DEL CIBO CATTIVO O IL MESSAGGIO CONSUMISTICO DI UN MARCHIO CHE PER ALCUNI SIMBOLEGGIA IL CAPITALISMO?

    SCUSA MA NON RIESCO A CAPIRE DOVE VUOI ARRIVARE: SE A SERVIRE THE’ AL POSTO DI DUE DIPENDENTI DI MC DONALD CI FOSSERO STATE DUE RAGAZZE CON LA MAGLIA DEL CHE, IL PUGNO SINISTRO CHIUSO E ALZATO AL CIELO AVRESTI FATTO TUTTO QUESTO CASINO?

    SCUSAMI MA HO TRE FIGLI CHE FREQUENTANO LA SCUOLA CITTADINI DEL MONDO, DUE LA MATERNA E UNA LE ELEMENTARI: PER QUANTO MI RIGUARDA LE MAESTRE (ED HO AVUTO A CHE FARE CON TUTTE LE EDUCATRICI PRESENTI NELLA SCUOLA MATERNA), SVOLGONO CON DEDIZIONE E SOPRATTUTTO CON AMORE IL LORO LAVORO: SE PURE AVESSERO SBAGLIATO (ED USO IL CONDIZIONALE PERCHE’ NON SO COME SIANO ANDATE ESATTAMENTE LE COSE) SONO CERTA CHE LO ABBIANO FATTO A FIN DI BENE.
    TI ASSICURO CHE NON POTEVI CAPITARE IN UNA SCUOLA MIGLIORE DI QUESTA.
    IN BOCCA AL LUPO PER TUTTO IL RESTO.

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  54. 16 settembre 2013 alle 12:25

    Il tutto continua a rimanere incomprensibile, eppure è così incredibilmente elementare.

    Un paese senza speranza!

    P.s.: dove avrei parlato di maestre ?

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  55. stellina
    16 settembre 2013 alle 12:30

    delle maestre se ne e’ parlato eccome

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  56. 16 settembre 2013 alle 12:33

    E invece proprio no.. Ne hanno parlato, errando, degli articoli di giornale.
    Non io, ne’ qui, ne’ su twitter, ne’ nelle conversazioni con il sindaco.
    L’assessore però ci informa che l’idea e’ stata di un’educatore e che anche il dirigente scolastico ne era all’oscuro.
    Non proprio una bella cosa…

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  57. 16 settembre 2013 alle 13:41

    Il problema è che la scuola è un posto dove ai bambini si dovrebbe insegnare a pensare, e la pubblicità è basata proprio sul contrario, è lavaggio del cervello fatto in modo scientifico e sistematico, e la pubblicità rivolta ai bambini e presentata all’interno di una scuola (un contesto del quale il bambino si fida in maniera particolare, avete mai sentito i bambini che dicono “l’ha detto la maestra?”) è una vera e propria violenza. E’ una cosa evidente, su cui noi adulti dovremmo essere tutti d’accordo, cosa che non avviene solo perché la discussione diventa ideologica. La maestra (se l’iniziativa è sua) ha sbagliato, è chiaro. Detto ciò, è vero anche che sbagliando s’impara. Io sono contenta che questa cosa sia venuta fuori, in modo che si possa riflettere su questo argomento, che è importante, per far sì che le campagne di marketing vengano tenute fuori dalla scuola.

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  58. 16 settembre 2013 alle 16:08

    @stellina
    il problema sta nel fatto di abbinare l’immagine di un’azienda (le cui etica è pessima – cfr sindacalizzazione, etc) ad un contesto di autorevolezza come dovrebbe essere la scuola.

    il dramma è il rafforzamento del marchio* in soggetti indifesi per spingerli ad esercitare sui genitori quello che in marketing è definito ‘nag factor’.

    * il fatto che sia stato il primo giorno è ancora più grave in quanto a) è un giorno importante nella vita di un bambino; b) il messaggio che gli indifesi percepiscono a livello inconscio è particolarmente penetrante e del tipo “oggi sei in un posto nuovo (che di default non è percepito come amichevole) ma non temere c’è mcdonald che ti offre cose colorate”

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  59. simona
    16 settembre 2013 alle 19:27

    Care mamme della scuola cittadini del mondo ,in questa scuola ci sono problemi piu” seri
    Inanzi tutto andate al piano superiore a vedere l’infiltrazione sul soffitto,sono quattro anni che stanno con impalcature e secchi per raccogliere acqua,il tempo pieno a pagamento, le maestre che non ci sono.
    Ma fatela finita e smettetela di fare polemiche su cose stupide che non hanno senso,le maestre hanno semplicemente fatto un gesto carino,e non hanno offertocbo ma semplicemente un the.
    Poi vorrei vedere quante di queste mamme non portano i figli da mc donald.

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  60. La Faina
    16 settembre 2013 alle 22:47

    Ma sentite tante oche starnazzare!

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  61. Gina de Monte delle capre
    17 settembre 2013 alle 11:36

    Se ho capito bene ce sta na scola cor tetto che cade ma invece de risorve er problema avete chiamato Mcdonald a fasse la pubblicità.
    Er genio proprio.
    Poi arriva una che dice, “ma che state a fa? Mcdonaldo non po’ entra’”.
    E voi arisponnete in coro, “occupate de li cazzi tua che c’è er tetto che cade!”
    A casa mia se chiama er gioco delle tre carte.
    Aripiateve.

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  62. 18 settembre 2013 alle 13:03

    simona :
    Poi vorrei vedere quante di queste mamme non portano i figli da mc donald.

    Questa frase sarebbe una bella vetta di surrealismo, se non fosse invece, molto più probailmente, una frase fatta da generatore automatico, di una piattezza e prevedibilità unica.

    Quali sarebbero tutte quelle numerose mamme al plurale a cui si fa cenno? Perché, detta così, sembrerebbe che ci fossero centinaia di mamme inferocite a fare proteste barricadiere, e che quasi tutte queste stesse mamme, poi, ipocritamente, i figli al McD ce li portano lo stesso.

    Quando invece qua l’iniziativa della protesta è partita da una singola mamma – UNA sola – che si è accorta del problema e l’ha segnalato. Poi, dopo che l’ha segnalato, alcune hanno concordato con lei, ma moltissime altre hanno replicato solo per criticarla, disapprovarla, o anche insultarla.

    Di quelle che sono intervenute inizialmente in questi commenti, per la maggior parte erano contrarie:

    – nel migliore dei casi si sono limitate al commentino qualunquista del tipo “Ma quanto sei esagerata a prendertela così tanto, in fondo che male fa?”;

    – nel peggiore, l’hanno aggredita con una virulenza tale da apparire razionalmente incomprensibile, come se fossero loro ad avere chissà quale coinvolgimento emotivo fortissimo a favore del McD, e come se, criticandolo, fossero stati offesi i loro valori esistenziali più profondi.

    Qui di mamma che ha protestato ce n’è stata una sola, la quale il proprio figlio al McD non ce lo porta di sicuro. Quindi, chi sarebbero, e dove sarebbero, queste presunte moltitudini di fantasmi contraddittori?

    saluti
    Lisa

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  63. 18 settembre 2013 alle 13:08

    Il punto poi e’ che pure se questa mamma, che sono io, portasse il suo bimbo dal Mc sarebbe una sua scelta, libera e consapevole.
    Portare il proprio figlio a mangiare un po’ di cibo spazzatura: non ci vedo un problema colossale malgrado mi so addossi l’esser una di quelle che vieta e vieta e vieta.
    Al contrario…
    Rimane il fatto che il Mc non deve venirci a cercare a scuola, così come nemmeno Eataly, malgrado l’alta qualità del cibo.
    Il “privato” che lucra, che venda figurine, panini o scarpe…andasse altrove a farsi pubblicità. Non dentro i corridoi di una scuola pubblica…

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  64. michele
    19 settembre 2013 alle 18:48

    Ciao baruda,
    Non sollevero’ nessuna questione in merito alle tue considerazioni sulla presenza di mcd il primo giorno di scuola. Tuttavia ho notato che molto scalpore ha creato e che ha ricevuto l’attenzione di giornali assessori e persino del sindaco. In considerazione delle altre problematiche sollevate dalle mamme sulla scuola ( tetto pericolante, tempo pieno a pagamento, tende per il sole) cosa ne pensi di utilizzare la stessa formula per attirare e magari risolvere le problematiche sopracitate?

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  65. Amber
    20 settembre 2013 alle 14:01

    Sarebbe stato più bello se le maestre avessero preparato delle torte in casa e regalato ai bambini una penna/matita colorata o con qualche gomma, come facevano ai miei tempi (non sono vecchissima e neppure madre, ma sono sorella e avrei l’età per avere figli in età prescolare, ho 23 anni).

    Non sono d’accordo con la pubblicità in una scuola pubblica da parte di una qualunque multinazionale, rendiamoci conto che questo è il primo passo che porterà alla privatizzazione dell’istruzione: scuole e università con sponsor, perchè lo Stato italiano non ha soldi, vorrà dire aumenti di tasse in maniera esponenziale, oppure “la pubblicità”, che già da’ fastidio in tv, figuriamoci quanto può essere poco gradito un bombardamento quotidiano.

    No, io voglio essere libera, o comunque se scelgo una scuola con degli sponsor, lo faccio perchè mi conviene la scelta dei partnership (es. IED).

    Pertanto non dovremmo appoggiare una manifestazione pubblicitaria di una multinazionale per questo motivo, ovvero per non far saltare all’occhio l’idea che l’istruzione potrebbe diventare un’azienda. IO NON CI STO.

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  66. michele
    21 settembre 2013 alle 05:42

    Come sempre nessuna critica o giudizio sulla sensibilità di alcuno ma fosse per me mcd o chi per lui potrebbe riempire la scuola di mia figlia di loghi e volantini se attraverso una seria contribuzione si procedesse alla riparazione del tetto pericolante che grava sulle teste dei bambini. La mia critica invece senza ma e senza se al comune ed al sindaco che non intervengono con la strssa rapidità per il problema della sicurezza dei nostri figli.

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  67. Fiamma Schiavi
    26 settembre 2013 alle 10:47

    Sono completamente basita. Basita dalle mammine inferocite che difendono quella porcheria galattica di schifezza del Mc.Ah lo sapete che il vostro Mc è tra i più grandi deforestatori dell’Amazzonia? Già ma a voi che ve ne frega,l’Amazzonia mica è qui.
    E,comunque mi sono stufata della gente che dice che c’è sempre un problema più grave di quello portato all’evidenza.E allora? Non si può lottare per più di una cosa alla volta?
    E come si permette una tizia più sopra di dire a Valentina di pensare al suo bambino all’ospedale invece di fotografare pallooncini ecc? Si vergogni.
    A proposito non sono nè la mamma nè la nonna di Valentina.E manco l’ho mai vista.
    Vale un abbraccio a te e ai tuoi bambini

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  68. Ilaria
    26 settembre 2013 alle 17:26

    Valentina mi raccomando aggiornaci quando ‘ste mamme disgraziate ti ringrazieranno per le proteste e iniziative che avrai organizzato per migliorare la scuola dei vostri figli. Non capisco in quale universo parallelo una madre non si preoccupa della pubblicità servita a colazione a tre anni a scuola. “Erano solo palloncini, mica hamburger!!!!!!!!!” Saranno le stesse che alle dichiarazioni della Boldrini hanno risposto “c’è di peggio?”.

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  69. amleta
    30 settembre 2013 alle 13:50

    Capisco che i dirigenti scolastici se le inventano tutte pur di far fronte alle spese che hanno. Ma anche se ai bimbi viene offerto il veleno è compito delle madri far capire ai figli che quello è veleno ed educarli in modo che consumino solo cibo sano e buono. Purtroppo anche quando avviene ciò ci sono sempre altre madri che la pensano in modo diverso e riempiono i figli di schifezze varie. Mio figlio alla fine barattava la sua merenda “di casa” con mottini vari, e questo perchè gli altri portavano in classe addirittura scatoli interi di merendine.

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  1. 12 settembre 2013 alle 18:30
  2. 15 settembre 2013 alle 07:31
  3. 15 settembre 2013 alle 10:07
  4. 15 settembre 2013 alle 21:53
  5. 16 settembre 2013 alle 10:19
  6. 16 settembre 2013 alle 13:45
  7. 22 Maggio 2014 alle 16:57

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