La nausea dei 22 giocatori greci, in memoria dei morti in mare
Oggi in Italia è il triste giorno del Family Day, dell’arrogante violenta ed escludente manifestazione al Circo Massimo a difesa della “famiglia naturale”, una manifestazione che chiede esplicitamente che tutti quelli diversi da loro siano privati dei diritti fondamentali. Una putrescenza medievale, un’ostentazione di falsa moralità che ha del grottesco (la Meloni non sposata che urla la sua gioia di essere incinta dal palco, la Santanchè divorziata che ulula per la difesa della sacro vincolo matrimoniale, e soprattutto tanti cittadini comuni che son molto, molto peggio di loro), di cui sinceramente non si ha voglia nemmeno di parlare.
Se non di fare ironia: lasciateci, ecco, almeno quella.
In Grecia ieri è successo un fatto insolito, insolito perchè accaduto all’interno di uno stadio, all’inizio di una partita del campionato di Serie B, a Larissa, in Tessaglia tra la squadra del posto, l’Ael, e quella avversaria proveniente dall’Attica, l’Acharnaikos.
Tutti in campo, 22 giocatori e il fischio dell’arbitro: tutti i giocatori invece di calciare la palla per dare inizio alla partita si son seduti a terra e così son rimasti per ben due minuti.
Due minuti di silenzio “in memoria delle centinaia di bambini che ogni giorno periscono a causa della scellerata apatia dell’Unione Europea e della Turchia nei confronti di quanto sta succedendo nell’Egeo. “
E’ una manifestazione di nausea, perché non se ne può più, non se ne può più anche solo di immaginare queste traversate e queste morti. E’ una vergogna che non si riesce nemmeno più a raccontare e che andrebbe fermata con le mani di tutti.
E’ il più grande fallimento della società e della storia umana, il nostro Mediterraneo di cadaveri, e ce lo hanno ricordato 22 calciatori ieri sera.
Mentre l’Italia si preparava a non parlar d’altro del Family Day, di altro desiderio di esclusione e frontiere sociali.
Leggi anche: se veramente quella gente difendesse la famiglia …
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Η ναυτία των 22 ελλήνων ποδοσφαιριστών στην μνήμη των νεκρών στη θάλασσα – La nausea dei 22 giocatori greci, in memoria dei morti in mare
Posted on 30/01/2016 by kleovis
Σήμερα στην Italia είναι η θλιβερή ημέρα της Family Day, της αλαζονικής βίαιης εκδήλωσης αποκλεισμού στο Circo Massimo που υπερασπίζεται την “φυσική οικογένεια”, μια εκδήλωση που ζητά ρητά πως όλοι εκείνοι που είναι διαφορετικοί από αυτούς να στερούνται των βασικών δικαιωμάτων. Μια μεσαιωνική σαπίλα, μια επίδειξη ψεύτικης ηθικής γκροτέσκα, τραγελαφική (η ανύπαντρη Meloni που ουρλιάζει την χαρά της να είναι έγκυος από το πάλκο, η χωρισμένη Santanchè να κραυγάζει για την υπεράσπιση του άγιου γαμικού δεσμού, και κυρίως πολλοί κοινοί πολίτες που είναι πολύ, πολύ χειρότεροι από αυτούς), για τους οποίους ειλικρινά δεν θέλουμε ούτε και να μιλήσουμε.
Εκτός απ’ το να τους ειρωνευτούμε: αφήστε μας τουλάχιστον αυτό.
Στην Ελλάδα εχθές συνέβη ένα γεγονός ασυνήθιστο, ασυνήθιστο διότι έγινε μέσα σε ένα γήπεδο, στο ξεκίνημα μιας ποδοσφαιρικής παρτίδας της δεύτερης Κατηγορίας, di Serie B, στην Λάρισα, μεταξύ της τοπικής ομάδας, l’Ael, και της αντιπάλου που προέρχονταν από την Αττική, l’Acharnaikos.
Όλοι στον αγωνιστικό χώρο, 22 ποδοσφαιριστές και το σφύριγμα του διαιτητού: οι παίκτες όλοι αντί να κλωτσήσουνε την μπάλα για να δώσουν έναρξη στο παιχνίδι κάθισαν στο χορτάρι κι εκεί παρέμειναν για δυο ολόκληρα λεπτά.
Δυο λεπτά σιγής “στην μνήμη των εκατοντάδων παιδιών που κάθε ημέρα χάνουν την ζωή τους εξ αιτίας της πονηρής απάθειας της Ευρωπαϊκής Ένωσης και της Τουρκίας σχετικά με αυτάπου συμβαίνουν στο Αιγαίο. “11057474_801178203345167_1038174452825662777_o
Πρόκειται για μιαν εκδήλωση ναυτίας, διότι δεν μπορούμε πλέον, δεν αντέχουμε, δεν μπορούμε ούτε καν να φανταστούμε αυτές τις διαβάσεις και αυτούς τους νεκρούς. Είναι μια ντροπή που δεν μπορούμε ούτε να μιλήσουμε γι αυτήν και που θα σταματήσει μόνο από τα χέρια τα δικά μας.
Είναι η μεγαλύτερη αποτυχία της κοινωνίας και της ανθρώπινης ιστορίας, η Μεσόγειος των πτωμάτων μας, και μας το θύμισαν εχθές το βράδυ 22 ποδοσφαιριστές.
Ενώ στην Ιταλία ετοιμαζόμασταν να μην μιλήσουμε άλλο για την Family Day, για μιαν ακόμη επιθυμία αποκλεισμού και κοινωνικών συνόρων.
Polvere da sparo
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Che bello, grazie
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