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Archive for dicembre 2015

Tispol: una settimana di controlli stradali in tutta europa

5 dicembre 2015 1 commento

oggi ho scoperto che esiste Tispol, e non è una bella cosa.
Tispol è il network europeo delle polizie stradali di 28 paesi europei, una rete di comunicazione che ha come obiettivo quello di ridurre gli incidenti stradali. Dicono.logo
Ora ci annunciano la loro nuova campagna intitolata “Alcool and Drugs” che prevede 7 giorni di serrati controlli in tutta Europa,
un reticolo di blocchi stradali in tutta europa in un’operazione congiunta mirata a effettuare quanti più controlli con etilometri e precursori.
Ci comunicano che sarà data maggiore importanza ai veicoli pesanti e commerciali.
Da notare che noi siamo uno dei pochissimi paese dotato di una legislazione che permette alla Polizia di sottoporre tutti i conducenti ad accertamenti non invasivi o a prove attraverso apparecchi elettronici portatili come gli alcoltest.
polizia-stradaleVi ricordate Hollande quando parlava dello stato di emergenza francese? Ecco. In Francia non si può perquisire un auto, perché considerata come un immobile: per perquisirla c’è bisogno di uno specifico mandato.
Per poter effettuare controlli a tappeto, come da noi si effettuano h24 da sempre, hanno dovuto dichiarare uno stato d’emergenza, eccezionale, e con una scadenza ben precisa.
Quello che da noi esiste da molto, molto tempo.
E la differenza, capite bene, è enorme e silenziata da sempre.

Comunque occhio dal 7 al 13, che se in Italia già normalmente rompono ora avranno una settimana di delirio totale a loro disposizione.

 

 

La raccapricciante esecuzione di Mario Woods non fa notizia

4 dicembre 2015 1 commento

policebrutalityEra solo ieri quando tutti i tg mandavano in loop il discorso di Obama, in riferimento all’ultima strage a San Bernardino, contro le armi; una cosa che diceva Ah siamo stati bravi a fare una legge che ci permette di avere una lista di persone che non possono salire a bordo di aerei ma queste stesse persone possono regolarmente comprare un arsenale senza che nessuno effettui dei controlli.

Verissimo: un far west continuo le strade, le cliniche, i licei di questi Stati Uniti. Peccato che Obama abbia completamente rimosso quale sia l’uso delle armi da fuoco da parte dei suoi agenti di polizia, quotidianamente, per le strade di tutto il suo enorme paese.

e così la morte di Mario Woods, 26 anni, crivellato da 5 agenti contemporaneamente per un totale di 15 colpi andati a segno rimane nel silenzio.
In un ospedale adiacente era arrivato un ragazzo accoltellato: nel luogo raccontato Mario Woods sembrava essere proprio l’aggressore descritto al pronto soccorso.
Armato di coltello è stato colpito da un po’ di pepper spray e, si legge in diversi articoli sulla stampa americana, da munizioni non letali: ma è rimasto in piedi e ha continuato a camminare, a girar su se stesso fino all’esecuzione.
Fino ai 15 colpi sparati in meno di una manciata di secondi.
Ha ragione Obama quando parla di un uso delirante delle armi da fuoco e della necessità di cambiare le leggi per evitare stragi: peccato si dimentichi della polizia, dell’uso delle armi nelle periferie americane, nella percentuale di morti ammazzati. Assassina.
Qui sotto potete vedere l’omicidio da un’altra angolazione: con lui accovacciato per terra, più di una decina di poliziotti intorno, fino all’esecuzione.

LEGGI ANCHE: 12enne con pistola giocattolo ucciso da agenti di polizia

Una “mezza piotta” piantata nel cuore

3 dicembre 2015 3 commenti

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Foto di Valentina Perniciaro _ Largo La Loggia 2013_ Le mani di “mezzapiotta”

Questo 2015 di separazioni si conclude con un addio particolare.
Che non riesco a tener per me, che voglio condividere con tutti voi.

Perché per tutta la mia vita, per tutti i miei 33 anni, le rughe di mezza piotta ci son state, ci son state le sue pernacchie, le sue imprecazioni, qualche rara risata, diverse belle chiacchierate in tante età diverse.

Di te mia  madre mi raccontava leggende, insegnandomi a non aver paura.
Non aver paura di un uomo sempre solo, seduto sull’angolo di mondo che aveva scelto come casa, con la sua vespa piena di cose, col suo giaccone carico, con le sue rughe di saggezza suburbana.
Per anni ti ho osservato attentamente, senza mai rivolgerti la parola.
Ma ricordo bene il giorno che dissi a mia madre “aspetta un attimo, stai tranquilla che non attraverso”. RIcordo il suo viso al mio “ciao, ti chiami Mezza Piotta vero?”
“Prima me la devi da’ poi te risponno”!

50_LIRE_MINNI_verso50 lire, eri famoso per la tua tasca sempre piena di 50 lire. Se te ne davano 100 proponevi sempre la tua parte di resto: un signore dell’asfalto.
Uno che malgrado tutto non sembrava aver bisogno mai di niente.
Con il passaggio dell’euro cazzaravi che avevi svoltato: ‘sta mezza piotta erano diventati 50€ nel giro di una notte. Mica male.

Ora non ci sei più,
la scorsa settimana ci siam fatti l’ultima chiacchierata.
Quando ho girato le spalle e son salita in motorino, quando mi hai salutato, ho sentito quel calore che solo il pensiero “tu ancora ci sei” può trasmettere. Vedi, me lo sentivo che dovevamo farci due chiacchiere quella mattina, la prima di freddo vero.

Anche tu voli via in questo 2015, senza far rumore come hai provato a far per tutta la vita, pernacchie a parte.

CIAO MEZZA PIOTTA, mi ti immagino che vai sulla tua vespa su una montagna di monetine da 50lire.

(chi volesse salutarlo, i suoi funerali saranno sabato 5 dicembrealle 14 alla chiesa di Via dei Colli Portuensi -Nostra Signora di Coromoto-)

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