Ora ho capito, stai ballando con David Bowie
Il primo sguardo, uscita dalla sala parto fu quello di mia madre: era l’8 gennaio del 2010, fuori diluviava ferocemente, ma noi vivevamo tutti in una bolla di gioia.
“Questo nipote mio è un portento, s’è scelto il giorno di David Bowie per
nascere”… Che altro poteva dirmi mia madre? Mi ci hai allattato, mi hai fatto ballare tutta la vita con lui, mi hai spiegato cos’era la sensualità, la bellezza, la trasgressione davanti ai due occhi di Bowie, ognuno col suo colore e il suo carattere. Quanto lo hai amato.
Ricordo le litigate con mio padre che non mi voleva portare al Glass Spider Tour e tu invece mi volevi.
Ricordo ogni cosa, purtroppo o per fortuna. Anche la canzone che ho scelto mentre il tuo corpo lasciava quel cortile trasteverino, pochi mesi fa, tra il dolore e l’incredulità di tutti. Tu l’hai battuto in giovinezza, ma è stata una bella rincorsa.
Penso a quel suo “shhhhh” che tanto ti eccitava, mi piace pensare che lo stia sussurrando al tuo orecchio. Finalmente.
Queste le note che ho scelto per salutare mia madre: con queste mi piace salutare anche te che sei stato uno di casa, che sei stato un po’ papà un po’ amante. http://youtu.be/rJCBYUKMvMQ
A te…
L’ha ribloggato su Αέναη κίνηση.
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