Lettera aperta dal Cie di Ponte Galeria
Gli immigrati detenuti nel centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria a Roma, in una lettera aperta denunciano le condizioni in cui sono costretti a vivere. Reclusi senza aver commesso alcuno reato (a parte quello di essere fuggiti da guerra o povertà) denunciano la mancanza di beni di prima necessità, la sporcizia e il sovraffollamento, oltre alla brutalità con cui vengono effettuati i rimpatri forzati.
Ecco un estratto della loro lettera e la voce di uno di loro che abbiamo raggiunto al telefono
Categorie:C.I.E., Sul corpo delle donne
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Grazie per questa preziosa informazione!!! Sempre peggio per i nostri fratelli che vengono da lontano… 😦
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Valentina, grazie, grazie ancora per tutta la corrispondenza che mi invii e che estendo il più possibile! Grazie a te ho conosciuto quel maraviglioso compagno Salvatore Ricciardi ed il suo libro lo sto divulgando a tutti i livelli (anche tra quelle merde di radical chic!!)..poi glielo risentirò e se non sono entusiasti li ricopro di insulti politici…! Sei una ganzona!ci vuole gente della tua età e del tuo temperamento che seminano RIVOLTA. Quando vedi Salvatore dagli un abbraccio forte, forte da parte mia..ma con le lacrime agli occhi dalla gioia! che gioia essere tra NOI. Io sono anarchico e provengo dal bolscevismo, ma con i comunisti come voi farei tanta strada insieme…almeno fino ai SOVIET. Ti abbraccio forte Gianni
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Caro Gianni, che belle le tue parole! Te lo abbraccio forte forte, puoi starne certo!!
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