Il gioco del pallone è “illegale”: maxi sequestro a Tagliacozzo. Non è un paese per bambini!
Leggo quasi quotidianamente le notizie del giornale Il Centro,
son legata all’Abruzzo ormai morbosamente, amo i suoi panorami, le sue rocce e l’acqua ghiacciata dei suoi fiumiciattoli,
adoro i piccoli borghi, le piazzette curate, i bambini che giocano.
Poi mi imbatto in questa notizia, che nemmeno trovo parole per commentare: lì per lì ho pensato ad un’ordinanza agostana, di quelle che i sindaci buttano giù tra un collasso cardiaco montano e un’insolazione adriatica.
Invece no, pare proprio sia normale amministrazione per il comune di Tagliacozzo il SEQUESTRARE PALLONI, il vietare ai bambini di giocare per le vie, le piazze e i giardini pubblici presenti nel territorio del Comune.
Già, i vigili urbani non noteranno l’amianto, le discariche abusive o che ne so le doppie file che intralciano (succederà pure a Tagliacozzo dai!) il passaggio dei mezzi pubblici, ma sono invece impegnatissimi e anche solerti nel sequestro dei palloni dei bambini: si può giocare con quelli di gomma però eh, che già a tre anni mio figlio se je li propongo li dona al primo pitbull di passaggio come aperitivo, giustamente.
Pare ci siano scatoloni e scatoloni pieni di palloni negli uffici della polizia municipale locale,
ma loro son gente bravissima quindi non è che li bucano, ma li donano ai bambini delle scuole.
Insomma, a scuola puoi aver diritto a quei dieci minuti di pallone, fuori NO!
In più se sei minorenne bussano a mamma e papà con una salata multa che può raggiungere i 500 euro: gli stessi mamma e papà che magari non vorrebbero vederti crescere giocando a palla prigioniera fuori casa per tutta l’estate, mamma e papà che ti vorrebbero in spiaggia da qualche parte o in rifugio in montagna e invece non possono per motivi lavorativi ed economici.
Cresciamo i nostri figli senza possibilità di goderceli, la precarietà delle nostre vite e dei nostri salari li rende prigionieri per mesi e mesi di appartamenti accaldati e invivibili,
in più se nelle ore fresche scendono a giocare sotto casa incontrano già la repressione,
che nemmeno sanno ancora pronunciare le consonanti che la compongono.
Multati per aver giocato sotto casa.
Il controllo sociale deve passare anche per i giochi dei bambini, tanto per fargli capire che il tempo dell’infanzia è finito… Manfredi cantava la rivoluzione e la vedeva “nei sogni dei teppisti e nei giochi dei bambini”…
forse il pallone è, per gli uomini in divisa di Tagliacozzo, già una molotov in fieri non so, a questo punto SPERIAMO!
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Speriamo davvero!
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è dagli anni 80 che è così. ma noi ce ne fregavamo e giocavamo lo stesso.
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Salve, sono un assessore del Comune in questione e vorrei rassicurare che a Tagliacozzo non c’è nessuna repressione. Ci sono solo degli anziani che si lamentano dei bambini che giocano a pallone nei giardini pubblici. Detto questo Vi posso confermare che MAI potrei farmi promotore di campagne che vanno contro lo sport e i bambini. Quell’articolo va preso con le “molle” e nasce probabilmente dalle segnalazioni di queste persone che scelgono Tagliacozzo per riposare all’ombra di qualche platano. Come ho giocato io a pallone sotto casa possono farlo tranquillamente anche i bambini di oggi… Un saluto. G.V.
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c’è da vedere se quando i i bambini diventano vecchi anke loro romperanno le scatole ai bimbi del domani…. cmq se trasformano i giardini in una bomboniera, nel senso ke ci sono solo siepi e panchine per anziani, è normale ke questi ultimi si lamentano… perché nn sacrificare quattro panchine x creare uno spiazzo con due porticine da calcetto???????
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Sono un ragazzo di tagliacozzo e confermo che se il vigile ti becca a giocare in piazzetta a pallone non solo sequestra il pallone ma ti intima a mandare uno dei tuoi genitori presso il loro comando a ritirare il pallone previo pagamento di multa. naturalmente in ufficio avranno un milione di palle nn ritirate!!!! 😉
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