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I funerali di Prospero, una testimonianza


Il testo che leggerete qui sotto mi è stato inviato come commento ad una delle pagine che ho dedicato a Prospero Gallinari, e ai suoi funerali nel piccolo comune emiliano di Coviolo, dove mi son recata per salutarlo insieme ad un migliaio di persone, di compagni.
Una delle tante testimonianze di quella giornata particolare, tanto maleficamente e ridicolamente discussa sui giornali e nelle sedi di partito,
così incredibilmente calda e importanti per ognuno di noi, che ha calpestato quella soffice neve, tutti insieme, come fossimo un unico passo.
Questa testimonianza è bella perché racconta una piccola storia personale, un percorso affascinante di chi, cresciuto nel mondo, nel lessico, nella storia e nella letteratura dei vincitori, FUNERALI DEL BRIGATISTA PROSPERO GALLINARI
si accorge di aver anche qualcos’altro da scoprire,
da scoprire appunto, perchè era stato ben nascosto.
Grazie Davide, queste righe son straordinarie.

[sotto l’articolo “rubo” l’eccellente carrellata di link di racconti, analisi e testimonianze su Prospero e sulla giornata di Coviolo fatta da Paolo sul suo blog]

Anche se ovviamente non gliene frega giustamente niente a nessuno, vorrei dare un ulteriore “spaccato” di quel funerale, dicendo perchè sabato ho deciso di andare a Coviolo.
Da tempo avrei voluto incontrare Prospero Gallinari ma per mia colpa e pigrizia (avrei potuto chiedere aiuto al mio collega Burani, persona straordinaria che ho conosciuto nel corso di un processo che facemmo insieme anni fa) o anche “sbattermi” in qualche modo, ma non l’ho fatto, peccato.
E perchè avrei voluto incontare Gallinari, uno si chiede ?
Per ringraziarlo perchè gli dovevo qualcosa, e un qualcosa secondo me di importantissimo, gli dovevo l’avermi fatto capire LUI quello che era successo nel mio paese quando ero troppo giovane per comprenderne appieno la portata storica e soprattutto sociale, e che per decenni mi era stato raccontato ed insegnato solo da chi aveva vinto e nel modo in cui voleva chi aveva vinto.
E come avvenne ciò ? Me lo ricordo benissimo perchè non risale a molto tempo fa, stavo girovagando su youtube in cerca di materiale sul caso Moro per un mio personale approfondmento quando mi imbattei sulla sua lunga intervista del video del 2006 “una storia del 900”, ho cliccato, manco lo avrei riconosciuto visto che le solite foto d’epoca ce lo mostravano tutto diverso, e quel suo modo di raccontare e di raccontarsi mi ha colpito e molto positivamente, me lo immaginavo tutto diverso da quello che avevo letto (ovviamente scritto da quei vincitori), e così iniziai ad ascoltare il suo racconto, lungo, più di 1 ora, ma interrotto, una sorta di monologo, era il racconto della sua storia e di quella storia. Era la prima volta che qualcuno me la raccontava così, sembrerà strano ma è proprio così, fino a pochissimi anni fa ero uno dei tanti “indottrinati” dalla storia dei vincitori. Poi ovviamente dopo quella intervista ho letto tutto quello che ha scritto LUI e cercato di recuperare anche le sue altre inteviste, l’ultima delle quali (straordinaria) nel recente documentario francese. Gallinari mi ha fatto capire chi era LUi attraverso la spiegazione paziente, sofferta, precisa, meditata, genuina, vera, dolorosa ed esaltante etc. di quella sua storia e di quella nostra storia che mi era stata sempre taciuta e negata.
Siccome mi pareva di avere capito, ma magari sbagliavo, che lui ci tenesse molto a che venisse saputa e capita anche da chi allora non c’era (non credo si rivolgesse ai suoi compagni che qualla storia con lui l’avevano vissuta…) avrei voluto dirglielo e ringraziarlo e ho pensato di farlo andando a Coviolo in mezzo alla sua gente e nella sua terra, un pò per dirgli “c’è chi ha capito la tua storia ascoltando le tue parole e leggendo i tuoi libri”. Per questo sono andato ai SUOI funerali, non sarei andato al funerale di un altro che non conoscevo, sono andato al SUO.  E’ vero che sapevo che avrei incontrato alcuni amici ai quali sono molto legato, ma quel giorno mi sentivo lì proprio e solo per Prospero Gallinari, un uomo che non avevo mai incontrato.
Davide Steccanella

La cerimonia di saluto
Tutti a Coviolo per salutare Prospero Gallinari la cerimonia si terrà domani 19 gennaio alle-14-30
Ciao Prospero
In diretta da Coviolo immagini e parole della cerimonia di saluto a Prospero Gallinari/1
In diretta da Coviolo in migliaia per salutare Prospero Gallinari/2
La diretta twitter dai funerali
Ciao Prospero
Gli assenti
Scalzone: Gallinari come Prospero di Shakespeare, “la vita è fatta della stessa sostanza dei sogni”
Fine di UNA storia, LA storia continua
Mai alcuna confessione di innocenza, Prospero

Testimonianze
In memoria di Prospero Gallinari di Oreste Scalzone
Al funerale di Gallinari la generazione più felice e più cara
Su Prospero Gallinari
Gallinari e il funerale che andava fatto anche per gli altri

La storia
Quadruppani – Mort d’un combattant
Bianconi – I parenti delle vittime convocati via posta per perdonare Gallinari
Prospero Gallinari chiede la liberazione condizionale e lo Stato si nasconde dietro le parti civili
“Eravamo le Brigate rosse”, l’ultima intervista di Prospero Gallinari
Prospero Gallinari quando la brigata ospedalieri lo accudì al san Giovanni
Gli avvoltoi s’avventano sulla memoria di Prospero Gallinari
Gallinari è morto in esecuzione pena dopo 33 anni non aveva ancora ottenuto la libertà condizionale
Prospero Gallinari un uomo del 900
Chi era Prospero Gallinari?
Gallinari e Caselli, il confronto tra cattivi maestri e bravi bidelli
Gallinari, Gotor e le lettere di Moro
Caselli Prospero Gallinari e i cattivi maestri
In risposta a Caselli su Gallinari

  1. Paolo Grossi
    26 gennaio 2013 alle 17:17

    A me è successa la stessa identica cosa. Anch’io per interesse personale da anni sto approfendendo le tematiche della lotta armata negli anni 70-80 e anch’io da tempo volevo contattare Gallinari per esprimergli le sensazioni così ben raccontate da Davide. E anch’io mi sono limitato, sabato scorso, ad andare al funerale a Reggio Emilia, ad accarezzare la sua bara come forma di ringraziamento per aver provato a cambiare il corso della storia. Accetto di discutere i metodi e gli esiti, ma non lo spirito della lotta e dell’esempio regalato dal 1979 al 14 gennaio.

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  2. Marco Pacifici
    26 gennaio 2013 alle 21:02

    Davide Steccanella se mai avessi potuto avere figli “geneticamente miei”(ma questa è un’altra storia anche se strettamente collegata, ho avuto il dono immenso di crescere i figli di tante Compagne(non perche’ sentimentalmente con me ma semplicemente perchè sono convinto che tutti i nostri cuccioli/e siano miei -nostri figli ), avrei voluto averti come figlio:ma credo che Tu lo sia comunque. Se lo vuoi. Hasta Marco.

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  3. Massimo Iannilli
    30 giugno 2018 alle 02:17

    Ho conosciuto solo un brigatista,di quelli però, che non avrei mai voluto conoscere.Ma degli esseri umani ne esistono di tutti i tipi.Esecrandi,normali generosi e ingenui al contempo.Penso ad Acella e Panciarelli che si mettono a fare un bel falò con pacchi di volantini B.R. in mezzo alla strada per dire alle guardie:arrestateci e come Prospero,l’uomo più ricercato d’ Italia che si mette col cacciavite in mano a smontare la targa di una macchina rubata nel centro di Roma.Io sto con Giorgio Bocca:”vogliamo continuare a negare che dei giovani ne’ troppo preparati politicamente, ne’ militarmente abbiano mandato in fibrillazione uno stato intero?Continuano a negarlo!”

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  1. 26 gennaio 2013 alle 17:18
  2. 26 gennaio 2013 alle 19:24
  3. 30 gennaio 2013 alle 13:46
  4. 30 gennaio 2013 alle 17:07
  5. 31 gennaio 2013 alle 20:07
  6. 4 febbraio 2013 alle 18:53
  7. 6 febbraio 2013 alle 15:22
  8. 15 aprile 2013 alle 11:15
  9. 14 gennaio 2014 alle 13:56
  10. 17 Maggio 2020 alle 09:04

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