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è nata la piattaforma Support Kobane: sostienila!


Support Kobane e’ una piattaforma creata per movimenti europei e singoli cittadini per consegnare contributi in sostegno alla resistenza di Kobane, che si combatte sul doppio fronte di chi lotta – Kurdi, siriani di altre etnie, attivisti ed attiviste turche – contro lo Stato Islamico ma anche di chi affronta l’esodo da Kobane: piccole municipalita’ al confine, dove il partito di Erdogan non e’ riuscito a vincere alle elezioni e il Governo si limita a mandare carri armati e convogli di polizia. La’ si affollano e accalcano in ogni angolo qualcosa come 160mila persone in citta’ che a malapena ne ospitavano 50mila. Senza contare la privatizzazione selvaggia dei servizi sanitari, della quale l’ospedale di Suruç fra i tanti paga il prezzo insieme ai volontari giunti da ogni lato della Turchia.

Per qualsiasi donazione, non importa quanto simbolica, basta specificare su Paypal l’indirizzo supportkobane@riseup.net come destinatario.

Support Kobane non nasce come una raccolta di aiuti. Il paradigma della carita’ alla vittima passiva non ci pertiene. Questa e’ una piattaforma di solidarieta’ pratica, di supporto fra lotte per lotte – in questo caso, quella che e’ e rimane una lotta politica, e non una semplice tragedia. Kobane ha scelto di resistere. Le donne e gli uomini che resistono da quasi un mese stanno difendendo un modello di autorganizzazione e di convivenza oltre che di laicismo. E la popolazione lungo il confine – la municipalita’ di Suruç, i volontari arrivati da ogni lato della Turchia – hanno scelto di sostenerla.
Quindi quanto raccolto verra’ consegnato a gruppi politici, soggetti attivi schierati politicamente e legati al territorio e alla volonta’ delle popolazioni di quel territorio che si stanno autorganizzando per rispondere ad un’emergenza che vede piu’ di 160mila persone in fuga da Kobane nelle condizioni di cui si e’ parlato in questi giorni. Sappiamo che grazie al modello di democrazia diretto perseguito in quelle zone, la decisione di come distribuire i fondi viene mediata a livello orizzontale in base a bisogni reali – coperte, servizi igienici, medicinali, e cosi’ via.
Per questo, e anche perche’ la situazione peggiora di ora in ora, abbiamo scelto il sistema della donazione diretta piuttosto che del convoglio, e di fare appello ai movimenti perche’ la solidarieta’ sia un veicolo di coinvolgimento collettivo verso una lotta che parla il nostro linguaggio politico.

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l’emergenza delle popolazioni Yazide stravolte dall’attacco dell’IS continua anche se e’ sparita dai giornali. E che ‪#‎UnPontePer‬ sta tuttora facendo un lavoro straordinario nel cercare di normalizzare il piu’ possibile il quotidiano di popolazioni sconvolte dall’avanzata dell’IS. Anche anche se Support Kobane e’ nata con una temporalita’ precisa (ci siamo dati due-tre giorni per consegnare i fondi) e con altri fini, mi sembrerebbe incompleto parlare di supporto al Rojava senza invitare a sostenere Un Ponte Per. (Lena DG)

  1. micheli lorenzo via del palazzo 48 55047 Seravezza (Lucca)
    15 ottobre 2014 alle 09:11

    Sabato 11, presso la sala delle conferenze della biblioteca civica di Carrara, abbiamo tenuto un’iniziativa in cui il compa Mamadou Ly, autore di ‘Africa alla rovescia’ ha tenuto una conferenza sull’ISIS e sulla sua azione nazista e di annientamento del popolo curdo. Ci siamo ripromessi di intervenire sul tema del razzismo in Europa che sta alimentando le fila dei nazi dell’ISIS. Sono 5000 infatti i giovani europei, soprattutto inglesi che, frustrati e oppressi dalle politiche securitarie dei governi europei, sono andati a combattere nelle fila di questi macellai. E nel contempo di denunciare la politica del governo turco che impedisce che i compagni vadano ad aiutare il piopolo curdo.

    Unione Sindacale Italiana sezione di Lucca

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  2. 15 ottobre 2014 alle 10:53

    L’ha ribloggato su Αέναη κίνηση.

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