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Un comunicato dal liceo Tasso: è questo il vostro antifascismo?


Sarò antipatica e impopolare, vi avverto.
Ma leggo questo comunicato di un liceo romano, dove ho passato anche un pezzetto della mia esperienza liceale e
rimango basita: ma come si fa a scrivere una cosa del genere? “Riteniamo inoltre inammissibile che si permetta il verificarsi di tutto ciò in un paese in cui esisterebbe come reato l’apologia del fascismo. Invitiamo tutti a riflettere sull’evidente mancanza di controllo, sempre più estesa.”

Il problema quindi è tutto LEGALITARIO: c’è una legge che vieta l’apologia del fascismo e la legge va rispettata.
E i tutori della legge devono CONTROLLARE che la legge venga rispettata.
Punto.
Io leggo solo questo in queste righe e non posso che rimaner basita, non posso che discostarmene con tutta la forza possibile.
Non mi pare una difesa della libertà, non mi pare una difesa degli ideali che hanno mosso la resistenza al nazi-fascismo,  non mi pare certo un mezzo di comunicazione che di dice “I FASCISTI QUI NON PASSERANNO”.
Nulla.
E’ un invito a “riflettere sulla mancanza di controllo, sempre più estesa”.
Vi giuro, giovanissimi compagni, m’avete donato un brivido d’orrore.

Se mi son sbagliata, se ho capito male, sarei felice di venirne a conoscenza, mi passerebbe sto senso di pesantezza alla testa….

COMUNICATO DEL COLLETTIVO LICEO TASSO SULL’AGGRESSIONE FASCISTA AVVENUTA IL 29/10/2012 ALL’INTERNO DEI LOCALI SCOLASTICI

Oggi 29/10/2012 alle ore 14.15 un ragazzo esterno al Liceo Ginnasio Statale T. Tasso, tale G. O., si è intrufolato nei locali scolastici per aggredire e minacciare uno studente della scuola. Il ragazzo ha subito una forte manata in faccia ed è stato minacciato di morte insieme alla sua famiglia. Anche un altro studente è stato minacciato. G. O., noto squadrista vicino a Controtempo, da tempo si faceva vedere intorno al Liceo Tasso con fare provocatorio. Il motivo dell’aggressione è probabilmente da ricondurre al fermo e netto rifiuto da parte del Collettivo del Tasso ad aderire ad un’ignobile alleanza rosso-bruna e “nazi-comunista”. Sottolineiamo inoltre l’enorme gravità di un’aggressione avvenuta all’interno dell’istituto, ennesimo esempio di incursione fascista all’interno di una scuola pubblica, in questo caso aggravato ulteriormente dall’aggressione fisica.
Condanniamo ogni violenza di questo genere, violenza imposta sempre più frequentemente all’interno delle stesse scuole, come i recenti blitz al Giulio Cesare, Mameli, Galilei, Azzarita e Alberti dimostrano. Riteniamo inoltre inammissibile che si permetta il verificarsi di tutto ciò in un paese in cui esisterebbe come reato l’apologia del fascismo. Invitiamo tutti a riflettere sull’evidente mancanza di controllo, sempre più estesa.
Ribadiamo la nostra orgogliosa diversità e opposizione al fascismo e continuiamo per la nostra strada senza indegne unioni; la loro violenza non ci piegherà!
No pasaran!

  1. Antifa
    30 ottobre 2012 alle 14:06

    Esiste o non esiste una legge che vieta la ricostituzione del disciolto partito fascista e l’apologia del fascismo tout court?
    E’ evidente che essa esiste.
    Essa non è mai stata applicata, a cominciare dal ministro comunista di disgrazia e ingiustizia Palmiro Togliatti, burattino di Stalin, che i fascisti invece li graziò, e pare anche con tante scuse.
    Non capiamo il tuo discorso. Nessuno vuole ridurre l’antifascismo al controllo istituzionale ma costringere le istituzioni a verificare le loro assurde omissioni.
    La politica, con tutte le sue contraddizioni e i suoi salti mortali, ci fa schifo. Quello che vogliamo è la giustizia sociale e comportamenti puliti da parte di tutti in un contesto il cui, invece, “il più pulito ha la rogna”.
    Ti ringraziamo per l’ospitalità.

    Alcuni studenti antifascisti

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  2. 30 ottobre 2012 alle 14:11

    A dir la verità sono io che non capisco il vostro.
    Non mi interessa la legge di Stato, perché è la stessa che carcera i compagni,
    che soffoca le lotte, che massacra nelle celle.
    Abbiamo parametri di riferimento completamente diversi: Avete la legge e il carcere.
    Io nessuna dei due.
    Per quello non chiamo “grazia” quella di Togliatti, ma “amnistia”… una parola dalla lunga storia, tutta da imparare.
    Ma questo è un altro lungo discorso.

    Il mio antifascismo non è Costituzionale, non è democratico, non è pacifista.
    Sono contro il carcere, contro lo Stato, contro il loro codice penale.
    Punti di vista, a quanto pare.
    Voi volete “costringere le istituzioni”….io abbatterle.

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  3. 30 ottobre 2012 alle 14:16

    Sempre vittime sempre vittime che chiedono giustizia ..
    D’altronde non è colpa vostra, siete cresciuti con solo quello intorno a voi

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  4. 30 ottobre 2012 alle 14:48

    Domanda: ma il giorno che arriva una legge che vieta l’antifascismo, che fate?

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  5. 30 ottobre 2012 alle 14:55

    Questa volta sono anch’io con Valentina. Ragazzi miei, bisogna essere chiari, soprattutto oggi. Alzare il pugno chiuso e invocare la tutela delle istituzioni quando ci menano è prima di tutto una bischerata poi un non senso antagonista. Come non ha senso gingillarsi in critiche che lasciano il tempo che trovano (Togliatti, Stalin). Abbattere lo stato presente delle cose è la domanda: si risponde con un sì o con un no. Punto!

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  6. Ian
    30 ottobre 2012 alle 15:08

    Al mio liceo, negli anni 90, quando i fascisti si sono azzardati ad alzare la cresta ne hanno sempre pagato le conseguenze. La vigilanza antifascista non si delega.

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  7. icittadiniprimaditutto
    30 ottobre 2012 alle 17:30

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

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  8. Marco Pacifici
    30 ottobre 2012 alle 21:04

    …che tristezza… ho un rapporto complicato(oltre ad una condanna a morte insieme a tanti altre Compagne e Compagni da parte dei nar ordine nero e nazifascisti per aver scritto di controinformazione) con i fasci ,che potrei sintetizzare in : CRAK. Mi spiace per Noi , ma è l’unica lingua che conoscono. COLPIRNE CENTO PER EDUCARLI TUTTI (anche poi sono alla fine dei giochi quattro cerebrolesi…)

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  9. Marco Pacifici
    30 ottobre 2012 alle 21:08

    Specifico che ho quasi 60 sessanta anni (nato il 25 aprile !!! 1953 a Roma) e mi son preso appena tre mesi fa una condanna per eccesso di legittima difesa per aver scrociato tre casa pound (che avevano picchiato tre nostri cuccioli/e Compagne) a Viterbo…il che sarebbe nulla se oltre a questo non mi fosse arrivata una cartella equitalia con 1568 Dracme di spese penali… Antifascismo finanziario…

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