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Pillole nosocomiali: il monitor


Un po’ di pillole di Bambin Gesù non riescono a non uscire…
quindi piano piano proverò a raccontarvi quel mondo, i suoi rumori, le sue allucinazioni, i dialoghi assurdi, gli incontri straordinari e non…

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Ehi, quella saturazione?! 🙂

Tre linee se tutto va bene,
se sei fuori da una rianimazione le linee spesso son solo tre: frequenza cardiaca, saturazione, frequenza respiratoria.
Poi in basso ogni tot compaiono tre numeri in rosso, divisi da slash e parentesi: la pressione arteriosa
e ancora sotto, verdina, la temperatura corporea esterna ( se sei in rianimazione anche interna).

Verde, azzurro, giallino: le linee corrono costanti, ognuna con la sua curva:
tum tum tum tum, la frequenza cardiaca incanta come un tamburo, ritmico o meno che sia.
Ho conosciuto cuoricini molto metallari, con quel battito che correva che sembrava esplodere da un momento all’altro, e poi eccolo che la linea si allunga un po’ e cambia la melodia che senti ormai nella tua testa,
la musica diventa lenta, la curva cambia le sue pause, poi riprende.
Poi ecco le ondine della saturazione, quella sì che mette in ansia, quella sì che per settimane e settimane ti fa sussultare…
ondine che devono susseguirsi tutte uguale, altrimenti ecco che se il 100 inizia a calare, il colore della pelle muta all’istante, le mucose si scuriscono, i muscoli iniziano a contrarsi… è tutto questione di pochi secondi, e in genere tutto si riprende…
La frequenza respiratoria è quasi rilassante rispetto alle altre; ognuno ha la sua curva, i neonatini la fanno a punta, poi piano piano la respirazione si assesta e quelle punte diventano rettangoli, lenti rettangoli che riempiono la riga, uno dietro l’altro…

I monitor diventano così amici che alla fine li hai talmente dentro di te che non senti nemmeno il bisogno di averli accanto,
i monitor per noi genitori diventano superflui perchè ogni loro variazione già la vediamo, secondi e secondi prima, in ogni movimento imprecettibile dei nostri figli. Quasi ci si gioca a chi arriva prima a pizzicar la bradicardia del momento…
I monitor ora iniziano a perder peso nella nostra quotidianità, sono amici notturni, che hanno smesso di trapanarci le orecchie.

Siamo stati in stanze da 12 cullette, dove spesso tutto suonava contemporaneamente…prima allarme giallino, lento e martellante…
se non si accorre subito anche la frequenza ritmica del monitor si affanna, il frastuono cresce, la luce diventa sempre più rossa e l’aria immediatamente si blocca, insieme al tempo.

Sono il peggior nemico, sono un grande amico, ci son luoghi al mondo in cui anche quei monotoni schermi diventano grandi compagni,
che poi sei felice di lasciare a chi, sfortunato, rimane in prima linea nella guerra contro la morte.
E nel nostro cuore

  1. Dave
    21 gennaio 2014 alle 09:10

    ci ho passato 2 anni mezzo, a intermittenza, in compagnia di quei monitor al bambin gesù…

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  2. stefano
    24 gennaio 2014 alle 16:26

    Cara Valentina, ti stiamo vicini e pensiamo sempre, quando te la senti sentiamoci x serenità e sostegno.Stefano ( Ventotene). grande Madre……….Donna.

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