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TORINO: 3 giorni contro le espulsioni

Giovedì 21 ottobre
Ore 21.00 – “Come inceppare la macchina delle espulsioni: esperienze di lotta a confronto”
Venerdì 22 ottobre
Ore 21.00 – “Assemblea sulle lotte contro la costruzione di nuovi Cie”
Sabato 23 ottobre
Ore 12.00 – Presidio a Porta Palazzo
Ore 21.00 – “I muri e le guerre della Fortezza: macchina delle espulsioni ed industria bellica”
Domenica 24 ottobre
Ore 16.00 – Presidio al Cie di corso Brunelleschi
Tutte le assemblee si terranno presso El Paso occupato in via Passo Buole, 47 – Torino
Portati il sacco a pelo!
Per informazioni:
next2010.noblogs.org / next2010@autistici.org / +39.331.33.66.237
Scontri tra bande in un carcere messicano
Messico: scontri nel carcere di Ciudad Juárez, decine di vittime
di Valentina Perniciaro, da Internationalia.net
5 marzo 2009
Erano stati quattro giorni di calma a Ciudad Juárez: dall’arrivo di 5000 tra poliziotti e soldati impegnati a rafforzare la lotta contro la criminalità organizzata in una delle città col più alto tasso di criminalità
organizzata del Messico, non si era registrato nessuno morto. Fino a mercoledì quando, secondo fonti del governo dello stato di Chihuahua, è scoppiata una rissa nel carcere della città tra due bande locali, i Los Atzecas e i Mexicles y los Artistas Asesinos, entrambe impegnate nel contrabbando di droga e armi in città e all’interno del penitenziario.
Un prigioniero ha raccontato che alcune delle 20 vittime registrate (tutti detenuti) sono state lanciate dal secondo piano, quello dell’infermeria, dalla banda rivale senza che si potessero difendere. Gli scontri si sono conclusi, dopo sei ore, con l’intervento di 400 militari che hanno attaccato il penitenziario facendovi irruzione con l’aiuto di due elicotteri e un fitto lancio di lacrimogeni. L’esplosione di questa rissa è coincisa con l’annuncio che i militari assumeranno i principali incarichi di pattugliamento, pubblica sicurezza e controllo del transito verso la frontiera con gli Stati Uniti. Modifiche che rientrano in un progetto pilota ordinato dal governo messicano in corso di attuazione per la prima volta proprio a Ciudad Juárez, città più pericolosa del Messico del nord, anche per la sua posizione geografica (è di fronte alla texana El Paso) che l’ha trasformata in fulcro del percorso degli stupefacenti verso gli Stati Uniti, dove si registrano in media sei morti violente al giorno.






























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