Caso Battisti: ora l’Italia si inventa l’ergastolo “virtuale”
Dopo otto mesi di stallo il “caso Battisti” è approdato nelle aule del Supremo tribunale federale brasiliano, equivalente alla nostre Corte Costituzionale. Su richiesta del governo italiano, nove magistrati dovranno pronunciarsi per decidere se sospendere o meno l’asilo politico concesso a gennaio a Cesare Battisti, ex militante dei Proletari Armati per il Comunismo condannato in contumacia all’ergastolo per quattro omicidi, dal ministro della giustizia brasiliano Tarso Gendro. Il dibattimento non ha portato alla sentenza come ci si aspettava, ma ad una richiesta di sospensione che dia il tempo di esaminare ulteriormente le carte. A data da destinarsi, quindi.
Cesare Battisti non era presente in aula, al contrario del rappresentante del ministero di Grazia e Giustizia Italo Ormanni e dell’ambasciatore italiano in Brasile.
Dovessimo prender per buone le parole e l’enfasi della stampa italiana, immagineremmo già Cesare Battisti su un volo per l’Italia, con solide manette ai polsi. Urlano tutti giulivi, starnazzano ad un’estradizione praticamente ottenuta quando la realtà è chiaramente diversa e rivela una partita aperta, ancora tutta da giocare. Degli undici membri originari del Supremo tribunale federale saranno solamente nove quelli a votare: Meneses Direito è infatti scomparso da pochi giorni mentre Cesar de Melo ha deciso di astenersi su questo specifico caso. Dei nove magistrati sono stati otto ad essersi già pronunciati .Quattro a favore della richiesta italiana tra cui il giudice relatore Cezar Peluso, ed altri quattro hanno difeso la concessione dello status di rifugiato politico. Marco Aurelio de Mello, l’ultimo a dichiararsi pro-asilo politico ha fatto richiesta di sospendere il processo.
Quello che la stampa italiana tende a non sottolineare e quasi ad occultare completamente è che anche i giudici che hanno votato per l’estradizione, hanno posto delle clausole che non saranno molto facili da gestire per il governo italiano. L’Italia fino a questo momento ha recitato la parte dello spettatore rumoroso ed arrogante; senza dover muovere alcun passo è stata a guardare con polemiche dai toni medievali e dagli atteggiamenti spesso razzisti a cui ormai stanno tentando di abituarci. Ma se l’Italia dovesse vincere questa prima battaglia si troverebbe comunque non poco in difficoltà per riuscire a sottostare alle leggi internazionali.
Cezar Peluso, giudice relatore, quello che con più enfasi ha dichiarato di esser favorevole a veder tornare Battisti in Italia ha però posto come requisito minimo che l’ergastolo venga commutato ad una pena non superiore ai trent’anni, visto che in Brasile è stato abolito.
Ieri il ministro degli Esteri Franco Frattini è riuscito a dichiarare: “Spero che la decisione tenga conto del fatto che l’Europa è la culla dei diritti fondamentali e che se accadesse che un cittadino europeo fosse ritenuto rifugiato fuori dall’Europa significherebbe smentire che l’Europa ha una Carta dei diritti fondamentali e che ovviamente nessuno qui può essere torturato, perseguitato, né trattato indegnamente.”
Forse non è stato mai informato delle condizioni che vivono i detenuti in Italia, schiacciati da un sovraffollamento unico in Europa e dalle discriminazioni razziali ormai sancite con il nuovo pacchetto sicurezza, testo di legge che dovrebbe almeno farci stare silenziosi su come “trattiamo degnamente” le persone.
C’è una differenza di fondo tra il Brasile e questo nostro starnazzante paese:
nel rovesciare la dittatura , loro, hanno rivoluzionato anche il sistema penale, abolendo la pena di morte e l’ergastolo perché non rispettosi dei diritti umani fondamentali. E’ incostituzionale una condanna che porti scritto sopra “Fine Pena Mai”, è inconcepibile la ghigliottina legalizzata che nella nostra società appare così normale. Ma d’altronde siamo un paese che, nel rovesciare la propria dittatura, non ha sentito l’esigenza di cambiare anche il proprio codice penale: i nostri giudici sentenziano tuttora con il Codice Rocco tra le mani, non c’è altro da dire.
Commutare l’ergastolo di Battisti con una pena inferiore ai trent’anni. Come faranno? Se riuscissero ad ottenere la sua estradizione si riaprirebbero le richieste anche per tutti gli altri militanti della lotta armata italiana rifugiati per la maggior parte in Francia, di cui molti ergastolani.
Tolgono l’ergastolo a tutti?
E chi, e non sono pochissimi, tra gli ex militanti delle Brigate Rosse sta ancora scontando la pena dopo 32 anni di carcerazione? Anche i loro di ergastoli cancelliamo o continueremo a non concedergli nemmeno la condizionale?
Ministri e deputati, giudici e magistrati, giornalisti e parolai che già cantano vittoria in attesa di brindare attorno al nuovo corpo in catene che rientra in patria, inizino a pensare come gestire questo cavillo non da poco posto dai colleghi sudamericani.
di Valentina Perniciaro (malgrado sia stato scritto Valentina Baruda eheheeh), L’altro 11 settembre 2009
Ospiti
- 3.303.350 visitatori
ADOTTA IL LOGO CONTRO L’ERGASTOLO
Pagine
SI PARLA DI…
- ANNI '70 / MEMORIA (331)
- Lotta Armata (216)
- Estradizioni (31)
- Per i compagni uccisi… (85)
- Torture in Italia (45)
- Lotta Armata (216)
- articoli (105)
- ATTUALITA' (661)
- Lavoro e assassinii (125)
- Sul corpo delle donne (130)
- CARCERE (488)
- C.I.E. (112)
- Ergastolo (25)
- Morire in carcere (53)
- letteratura/citazioni (165)
- MIDDLE-EAST (463)
- Migranti e Mar Mediterraneo (215)
- Personale (727)
- BLOG (398)
- Fotografia (298)
- i "reportage" di Baruda (78)
- Pillole neurologiche (20)
- Ricette (8)
- RIVOLTE e RIVOLUZIONI (1.115)
- ACAB (75)
- antifà (81)
- Atene (119)
- Bahrain (19)
- Delta del Niger (4)
- Egitto Libero (92)
- francia (56)
- L'Italia e il movimento (465)
- NoTav (69)
- manifestazione (290)
- Primavere arabe (63)
- resistenza (93)
- Tunisia (11)
- Scuola (2)
- tortura (68)
- Uncategorized (86)
Quello che vi piace di più
- Martino Zicchitella
- una vecchia intervista a Franca Salerno
- L'arresto di Nicola D'amore: operaio Fiat, brigatista.
- Tortura e leggi speciali: botta e risposta con Miguel Gotor
- Cercavano Dozier nella vagina di una brigatista
- Erri de Luca risponde a Giovanardi sulla morte di Stefano Cucchi
- Ad Edoardo Arnaldi
- Vietnam : una poesia che non ha tempo e luogo.
- Gli assalti ai forni e le donne di Ponte di Ferro (7 aprile 1944)
- "Hai portato un'altra isola in te"
EMISFERO TWITTER!
- @chiarezza_0 🙋🏻♀️ 10 hours ago
- @ginniko_72 Perdizione. 10 hours ago
- @linfocitaT @Flaccidia Oh santissimi numi! 2 days ago
- @toononna De brutto. L’ora mia è le 6.45. Sempre 2 days ago
- @_IL_DIGA_ Oddio me so innamorata 2 days ago
- @Flaccidia @linfocitaT Io, che passo alla storia come la mamma coraggio fortissima unica uhmammachemamma de sta cep… twitter.com/i/web/status/1… 2 days ago
- @Flaccidia Ovviamente il calendario oltre ad inizio corso invernale mi dice: SANGUE 2 days ago
- @Flaccidia @linfocitaT Noi si gira così 😍💦 https://t.co/x7captQSIa 2 days ago
- @Assi541 È finita, la forza. 2 days ago
- @linfocitaT @Flaccidia Tanta tanta invidia. Io oggi mi dovevo svegliare almeno immersa nel bianco amatriciano e invece #maiunagioia 2 days ago
- @Flaccidia @linfocitaT Certo che sì !!! Altrimenti che lo facciamo a fare?? Sono finalmente uscite le faq del decre… twitter.com/i/web/status/1… 2 days ago
- @Flaccidia @linfocitaT Non se ne esce da questa malattia. Oh, io alla fine sabato prossimo inizio corso ❄️❄️❄️ 2 days ago
- RT @tetrabondi: La vita delle famiglie dove c'è un'improvvisa #disabilità è tutta da reinventare, e per riuscire non solo a sopravvivere, m… 3 days ago
- tetrabondi.wordpress.com/2021/01/22/pas… 3 days ago
- @chiarezza_0 Totale. 4 days ago
- @sister_magister Attenta eh. Che è proprio così, io sono ore. 4 days ago
- Ciao. Ti amo. twitter.com/cuneiforming/s… 4 days ago
- @Flaccidia Aaaaaaaaaaaaargh 4 days ago
- @georgienonfa Ricordi di tanto tempo fa... 5 days ago
- Vi ricordate quante era bella quella spiaggia? #SousLesPavésLaPlage ! https://t.co/q2varjntDB 6 days ago
ultimi articoli
- Quando il pornoattivismo incontrò il sorriso di Salvatore Ricciardi
- 5 giugno 1975: viene uccisa Mara, Margherita Cagol
- Da Minneapolis a San Ferdinando: Stato e padroni
- 40 anni fa, il 20 maggio 1980, arrestavano Salvatore Ricciardi
- Misure anti-coronavirus: cosa fare in caso di multa?
- L’esplosione di Porto Marghera non è un incidente!
- L’arresto di Nicola D’amore: operaio Fiat, brigatista.
- Le file all’alba per andare a lavoro: sfruttamento ai tempi del Covid
- Giorgiana Masi e quel 12 maggio
- Baruda.net bloccato su Fb: mi aiutate a capire perchè?
- Ben 350.000€ l’anno a vita: il salario del capo del Dap.
- Egitto: noto youtuber filma il suo arresto. Lo rivedremo mai?
- L’Egitto delle morti in carcere e delle continue sparizioni
- Ucciso nel carcere di Tora l’artista Shadi Habash, regista del video Balaha
- Il 1°Maggio al Forte Prenestino, nel 2020
Commenti recenti