Archivio
Il Cairo: il giorno dopo la repressione dell’esercito
Dopo lo scoppio improvviso della repressione da parte dell’esercito, la popolazione di piazza Tahrir s’è riconvocata per questa mattina. Le parole d’ordine sempre le stesse, ma urlate con una nuova consapevolezza dopo l’attacco della scorsa notte, sia in piazza Tahrir che più tardi davanti al palazzo dell’Assemblea popolare: immediate dimissioni del primo ministro ed una condanna forte ed unanime contro il comportamento avuto dall’esercito.

Foto di Valentina Perniciaro _Mahalla al-kubra, città di scioperi e di lavoro in fabbrica, si affaccia al nuovo Egitto_
Confermate anche le testimonianze che parlavano dell’uso di pistole taser contro i manifestanti e di alcuni pestaggi veri e propri nei dintorni del Museo archeologico, che si affaccia proprio sulla piazza. Quel che è accaduto ieri ha colpito e scosso la fiducia che l’Egitto riponeva nel suo esercito: pochi giorni fa, e cavolo se cercavo a tutti di far questa domanda, nessuno sembrava dubitare del proprio esercito, parcheggiato in bella mostra su dei baciatissimi tank agli angoli di tutte le strade principali. E così stamattina sono stati in tanti, esponenti del movimento del 6 Aprile, della fratellanza, della chiesa copta, come della miriade di organizzazioni giovanili, laiche e progressiste, che stanno nascendo in queste settimane, hanno ripiantato le tende in quella piazza che ha già visto passare un bel pezzo di storia tra la sua pavimentazione divelta e poi così amorevolmente ripulita. “Abbiamo un obiettivo e non abbiamo nessuna intenzione di fermare il nostro desiderio di arrivarci” racconta Khalid sulle pagine di Al-masr al-youm, quotidiano egiziano con un’ottima versione online anche in inglese. Khalid è un fiume in piena quando racconta ciò che è avvenuto la scorsa notte: “potevamo ordini simili dal ministero degli Interni, ma non avremmo mai immaginato che l’esercito si comportasse così, attaccando una piazza pacifica a colpi di pistole taser”.

Foto di Valentina Perniciaro _solo una settimana fa, sui tank ci si giocava! Il Cairo, Piazza Tahrir, 18 febbraio 2011_
Di interviste se ne susseguono tante oggi sulla stampa egiziana: Mona, giovanissima manifestante, ha perso i sensi dopo esser stata colpita da un taser, una volta rinvenuta è stata picchiata e calpestata con violenza. Salma Saeed invece è un’attivista da tempo e racconta, che mentre i soldati distruggevano le tende appena istallate al centro della piazza, un ufficiale minacciava che se anche la sera successiva la piazza si fosse azzardata a violare il coprifuoco, le munizioni sarebbero diventate vere. Chi nelle precedenti settimane aveva vissuto sulla propria pelle la violenza della polizia, ormai scomparsa dalle strade egiziane, racconta con vero e proprio terrore la stessa esperienza sotto i colpi dell’esercito.
Incredula, la piazza della Liberazione d’Egitto, deve rivalutare quello che aveva pensato del suo esercito, quando per settimane ha rifiutato gli ordini dei generali e s’è alleato alla popolazione in lotta… ieri dopo l’attacco si sono sbrigati a chieder scusa, per tentare di non infiammare troppo gli animi, senza comunque ammettere l’uso di taser. L’assemblea fiume di oggi della “coalizione dei giovani” dove dibattono da giorni tutte le varie organizzazioni protagoniste delle giornate in piazza, sembra aver accettato le scuse dopo un lungo scambio con l’esercito, avvenuto anche attraverso facebook (!)
ora bisogna vedere quello che verrà determinato dalla rabbia e dallo stupore di un popolo che vuole realmente cambiare le proprie condizioni economiche, sociali, politiche …non lasciamoli soli! Loro non hanno voglia di lasciare le loro strade e un sogno reale di uscire dal regime di Mubarak e dei suoi scagnozzi e tornare a riappropriarsi del proprio futuro.
Tutto da costruire!
L’esercito sgombera piazza Tahrir!
E’ iniziato un martellamento su twitter intorno alla nostra mezzanotte, sempre più fitto. Dicevamo appena poche ore fa quanto forte fosse la pressione delle piazze egiziane che continuano a riempirsi sull’esercito, tanto apparentemente amato, ma che non può permettersi strappi fino all’arrivo delle elezioni. Ogni venerdì la gran massa delle persone si riversa nelle principali piazze di tutte le città; il Cairo è attraversata da fiumi di persone che bloccano tutta wast al-bilad, la downton che si affaccia sul Nilo. Oggi, in questo momento, non sembra stia andando proprio come è stato la scorsa settimana, quando anche io mi perdevo in quel fiume festoso e deciso.
L’esercito ha deciso di disperdere la piazza, la solita pacifica piazza, che questo venerdì, visto l’esplosione delle vicende nei paesi vicini, ha prolungato il suo orario, senza voler tornare a casa con il calare della notte. Oggi le richieste della piazza erano state più che chiare: meno potere all’esercito durante il periodo di transazione, dimissioni immediate dell’attuale primo ministro, liberazione di tutti i prigionieri politici… e all’una di notte locale non erano in molti ad aver ripreso la strada di casa, malgrado il coprifuoco. Cosa che a quanto pare, questa volta, non è andata giù all’esercito sornione che da settimane staziona nelle principali arterie della città e intorno alla piazza ormai simbolo del nuovo Egitto. Su twitter si legge di un lancio di lacrimogeni e di alcuni arresti, l’immediato sgombero di alcune tende che erano già spuntate nella piazza per la notte, il tentativo di tenere lontani giornalisti e reporter (molte immagini stanno già girando per la rete): la tensione sta salendo, quello che sta accadendo in questo momento non era avvenuto ancora. Si parla di due persone picchiate selvaggiamente all’altezza del Museo e, dall’altro lato della piazza, di inseguimenti ed arresti fino a piazza Talaat Harb, dove una parte della piazza si è ritirata… diversi testimoni parlano di “manganelli elettrici” usati contro i manifestanti
L’esercito non aveva mai mosso un dito contro il popolo di piazza Tahrir, staremo a vedere… (con il cuore per quelle strade).
Oggi a Mansura una grande manifestazione è stata dispersa con gas lacrimogeni e pallottole di gomma.
Alla luce di ciò l’Egitto ha chiaro davanti a sè che la sua rivoluzione è appena cominciata e che da oggi si deve voltare nuovamente pagina!
Ospiti
- 3.425.731 visitatori
ADOTTA IL LOGO CONTRO L’ERGASTOLO
Pagine
SI PARLA DI…
- ANNI '70 / MEMORIA (330)
- Lotta Armata (215)
- Estradizioni (31)
- Per i compagni uccisi… (84)
- Torture in Italia (45)
- Lotta Armata (215)
- articoli (105)
- ATTUALITA' (660)
- Lavoro e assassinii (125)
- Sul corpo delle donne (130)
- CARCERE (488)
- C.I.E. (112)
- Ergastolo (25)
- Morire in carcere (53)
- letteratura/citazioni (165)
- MIDDLE-EAST (463)
- Migranti e Mar Mediterraneo (215)
- Personale (728)
- BLOG (398)
- Fotografia (298)
- i "reportage" di Baruda (78)
- Pillole neurologiche (21)
- Ricette (8)
- RIVOLTE e RIVOLUZIONI (1.115)
- ACAB (75)
- antifà (81)
- Atene (119)
- Bahrain (19)
- Delta del Niger (4)
- Egitto Libero (92)
- francia (56)
- L'Italia e il movimento (465)
- NoTav (69)
- manifestazione (290)
- Primavere arabe (63)
- resistenza (93)
- Tunisia (11)
- Scuola (2)
- tortura (68)
- Uncategorized (85)
Quello che vi piace di più
- Torture: la storia di Francesco Giordano, tra martellate e finte esecuzioni
- Torture in Italia: chi sarà questo professor "De Tormentis" ? (Nicola Ciocia, attualmente avvocato del foro di Napoli...è il segreto di Pulcinella)
- Torture nel bel paese
- Tortura e leggi speciali: botta e risposta con Miguel Gotor
- Chi sono!
- Enrico Triaca: ecco come mi ha torturato De Tormentis
- DELLA TORTURA
- Cercavano Dozier nella vagina di una brigatista
- ANGELA DAVIS: Oltre l'Impero, il carcere e la tortura
- Vietnam : una poesia che non ha tempo e luogo.
EMISFERO TWITTER!
- Il mondo di tutti e tutte! #fondazioneTetrabondi twitter.com/tetrabondi/sta… 1 week ago
- Sostenete la Fondazione Tetrabondi: un 2023 di grandi progetti, di sinergie che diventano cambiamento, di città che… twitter.com/i/web/status/1… 1 week ago
- La solitudine del caregiver, tra competenze e abbandoni… #disabilità twitter.com/tetrabondi/sta… 3 weeks ago
- @menphismaphia Non poteva essere altrimenti !! 1 month ago
- @centochilometri ❤️ 1 month ago
- Auguri Niloooooo, facci ancora volare con i tuoi salti ! twitter.com/tetrabondi/sta… 1 month ago
- Auguri a mio figlio Nilo, che oggi compie 13 anni e non sarebbe potuto nascere in un giorno diverso. twitter.com/DavidBowieGlam… 1 month ago
- Fermarsi solo alla felicità … twitter.com/chiaralessi/st… 1 month ago
- @chiaralessi Chi ha befane non muore mai! ❤️ 1 month ago
- @retro80_lover @tetrabondi Ma non te pensà eh! 1 month ago
- - sto morendo, ahi ahi ahi! Grazie buffoncello, delle risate che mi fai fare! twitter.com/tetrabondi/sta… 1 month ago
- @iLupetti_ @tetrabondi Che belle le copie vissute e sottolineate ❤️ 1 month ago
- Dar voce ai senza voce, per costruire il mondo di tutte e di tutti, contro stereotipi, etichette e segregazione!… twitter.com/i/web/status/1… 1 month ago
- Vincitrice del Premio Mastercard Letteratura 2022 con “Ognuno ride a modo suo”! Grazie all’illustre giuria, che sia… twitter.com/i/web/status/1… 1 month ago
- @rossrd @tetrabondi @Premio2020 Grazie !! 1 month ago
- @Premio2020 @piulibri22 @MastercardIT @LauranaEditore @RizzoliLibri Grazie ! 1 month ago
- @anna_ex_belva @chiaralessi @ValeriaParrell2 @tetrabondi Livelli irraggiungibili 🤩 1 month ago
- @chiaralessi @ValeriaParrell2 @tetrabondi Di sorrisi, colori e bellezza https://t.co/eBZyAlYXel 1 month ago
- Il nostro grande viaggio nei bisogni e nella bellezza dello scoprire che ogni corpo e mente è desiderante e alla ri… twitter.com/i/web/status/1… 2 months ago
- @BM64266752 No, no!! 3 months ago
ultimi articoli
- Ognuno ride a modo suo, in libreria dal 17 maggio
- Quando il pornoattivismo incontrò il sorriso di Salvatore Ricciardi
- Da Minneapolis a San Ferdinando: Stato e padroni
- 40 anni fa, il 20 maggio 1980, arrestavano Salvatore Ricciardi
- L’esplosione di Porto Marghera non è un incidente!
- L’arresto di Nicola D’amore: operaio Fiat, brigatista.
- Le file all’alba per andare a lavoro: sfruttamento ai tempi del Covid
- Giorgiana Masi e quel 12 maggio
- Baruda.net bloccato su Fb: mi aiutate a capire perchè?
- Ben 350.000€ l’anno a vita: il salario del capo del Dap.
- Egitto: noto youtuber filma il suo arresto. Lo rivedremo mai?
- L’Egitto delle morti in carcere e delle continue sparizioni
- Ucciso nel carcere di Tora l’artista Shadi Habash, regista del video Balaha
- Il 1°Maggio al Forte Prenestino, nel 2020
- RENDERE L’INDISCIPLINA UN VETTORE DI LEGAME SOCIALE, una storia degli anni ’70
Commenti recenti