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Quarta evasione da Ponte Galeria in pochi giorni: GIOIA INFINITA!


In pochi giorni è già la quarta evasione da Ponte Galeria.
Altre 21 persone sono riuscite ad evadere dal Centro di Identificazione ed Espulsione alle porte di Roma, che potete leggere sul sito Macerie (seguitelose volete info sui CIE, i migranti reclusi ma soprattutto sulle lotte che intorno a questi lager ruotano) sono prese da Repubblica.
Ma ci basta la cronaca, i dettagli non ci interessano e son pure pericolosi.

EVASIONE!

La cosa più importante è sapere che 21 persone si sono riappropriate della propria libertà: è che sono fuori, liberi.
Ci dicono che son fuggiti durante un normale trasferimento interno di detenuti: la cosa che però sembra sempre più chiara è che i CIE stanno scoppiando e tutte queste evasioni ne sono la dimostrazione.
Con l’innalzamento da sei a diciotto mesi di reclusione per i fermati senza documenti di soggiorno, l’affollamento di questi lager di stato inizia a diventare insostenibile e la rabbia dentro sta esplodendo giorno dopo giorno.
Chi è recluso già da tempo ed aspettava, contando i giorni, il momento di uscire (le mamme rinchiuse nei CIE emiliani hanno fatto una rivolta, e son poi state pestate, proprio perché sapevano che stavano tornando dai loro figli) ha visto slittare di un anno la possibilità di riabbracciare la loro famiglia e la loro libertà.
La rabbia e tanta e fortunatamente lo sono anche le fughe.

Niente di più bello di una bella!
W la libertà e chi se la conquista

  1. Marco Pacifici
    9 settembre 2011 alle 20:42

    Aspettiamo e siamo saremo complici e coinvolti nella quinta nella sesta nella millesima….

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  2. arkeon
    10 settembre 2011 alle 14:11

    Mi associo alla gioia infinita

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  3. gianni
    10 settembre 2011 alle 18:17

    Ovviamente fa un piacere enorme che le persone riescano ad evadere, ma bisogna anche esortere compagni o non compagni, sensibili a fatti e non a parole, ad AIUTARE CONCRETAMENTE, IN SENSO LATO, COLORO CHE EVADONO perchè altrimenti dopo pochi giorni li riprendono; questo è un insegnamento che ci proviene, dai tempi purtroppo remoti, quando ci adopravamo a nostro rischio e pericolo ad aiutare in ogni senso i compagni che riuscivano ad evadere dai vecchi carceri! Non facciamo come quelli che cantavano Bella ciao e poi non si vedevano alle manifestazioni antifasciste perchè c’era da rischiare! Saluti a tutti i compagni che la pensano come me. Gianni Landi

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