Anonymous attacca la Formula1 in solidarietà con la lotta del popolo del Bahrain
Non c’è niente da fare, io mi son proprio innamorata di questi Anonymous…
dalla solidarietà al movimento Notav con i tangodown alle forze dell’ordine italiane e a Trenitalia,
passando per il governo greco e la banca mondiale…
ora oscurano il sito della Formula1, che è appena approdata in Bahrain per correre il gran premio di domenica sul sangue di chi lotta per la libertà in quel piccolo paese a maggioranza sciita e governato da una feroce monarchia sunnita.
Una repressione sanguinaria, torturatrice, che ha regalato il carcere a vita a molti militanti che avevano ispirato le prime mobilitazioni, totalmente pacifiche.
Ora mentre nelle piazze del paese sono iniziati i “tre giorni della rabbia” i due principali siti della formula1 sono una pagina nera.
Io l’avrei fatta rossa, come il colore della benzina dei loro bolidi supersonici quando esplode …
Sarà che so’ roscia! 😉
Evviva Anonymous!
FREE PRISONERS
FREE BAHRAIN
Per la precisione “questi Anonymous“ è un’espressione priva di senso: chiunque può legittimamente firmare come Anonymous una propria azione o rivendicazione. Un po’ come il vecchio Luther Blissett: non ne esiste uno vero e uno falso. Quindi attenzione: Anonymous non è, come spesso riportano i media, un «collettivo hacker». È solo l’ultima parola di ogni rivendicazione che voglia essere, appunto, anonima.
Per il resto, solidarietà ai popoli in lotta!
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Motivo per cui “li amo” chiunque siano
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sarebbe il caso di controllare le notizie… il sito f1 funziona http://www.formula1.com/ nn che ne sia felice… ma se nn era per questo articolo nn ci avrei mai clikkato, quindi mi domando a che gico giocate anche voi???
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Intelligenza al potere eh!!
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