Un dibattito con i lavoratori dello spettacolo, sugli assassini sul lavoro
Sarebbe bello che partecipassero tutti coloro che sono abituati a ballare e cantare sotto i palchi, dentro gli stadi o nelle piazze.
Sarebbe utile per capire come prende forma quel ferro, come si trasforma da materiale depositato a terra da grandi camion a torri piene di luci, di decibel e colori.
Mostri di ferro che si alzano in poche ore, per poi sparire prima che le luci dell’alba vadano a svegliare la città: mostri che spesso uccidono quei giovani ragni che li mettono in piedi.
Matteo Armellini conosceva bene quel ferro, conosceva quei ritmi che poi gli si sono sbriciolati sulla testa … Matteo era un sorriso familiare, ma come lui sono tanti quelli che a casa non tornanoo non torneranno.
E allora domani partecipiamo tutti a questo dibattito, andiamole a conoscere quelle braccia sudate che costruiscono rapidamente il nostro divertimento…andiamo a capire, per fare in modo che tornino tutti a casa dal lavoro.
Perché morire di lavoro è inaccettabile e lo sembra ancor di più quando sono le luci festose di un palcoscenico ad uccidere un sorriso.
Proiezione di 3,87 di Valerio Mastranedea e a seguire dibattito con i lavoratori dello spettacolo.
Sabato 21 Aprile, ore 19.
Città dell’altra economia, ex mattatoio di testaccio, largo Dino Frisullo, Roma.
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Il blog dei lavoratori dello spettacolo : http://bieffegi.wordpress.com/
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