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Per ricordare Prospero Gallinari, un’iniziativa a Roma


Il 14 gennaio, a Reggio Emilia, moriva Prospero Gallinari. La sua scomparsa ha suscitato profonda
impressione nella sinistra antagonista, perché la coerenza etica e la trasparenza politica
della sua vicenda umana erano note a tutti, e avevano conquistato il rispetto delle vecchie e
delle nuove generazioni. Ciononostante, l’imbarazzo delle classi dominanti verso questa ondata
spontanea di cordoglio, si è presto mutato in aperto fastidio. Le polemiche seguite al funerale
di Coviolo hanno parso confermare che in Italia non solo la riflessione sulla storia, ma
nemmeno i sentimenti collettivi possono esprimersi in libertà.
Per questi motivi, abbiamo pensato di costruire una nuova occasione di ricordo per Prospero
Gallinari. Abbiamo pensato che presentare il suo libro, ascoltare le sue parole, ragionare sulla
sua vita, possa costituire non solo un contributo alla memoria delle classi subalterne, ma anche,
e semplicemente, un atto politico di libertà.
Si tratta di dire basta all’appetito insaziabile della storia dei vincitori. E di riconsegnare a ciascuno
di noi l’autonomia dei giudizi, contro i ricatti che comprimono i ricordi e le speranze,
inquinando le immagini e i pensieri.
Pasquale Abatangelo, Renato Arreni, Paolo Cassetta, Geraldina Colotti, Natalia Ligas, Maurizio
Locusta, Remo Pancelli, Bruno Seghetti

Foto di Valentina Perniciaro _Il funerale di Prospero_

Mercoledì 27 marzo alle 17:30
il Festival di Storia del Nuovo Cinema Palazzo
presenta il libro di Prospero Gallinari:
Un contadino nella metropoli.
Ricordi di un militante delle Brigate Rosse (Bompiani 2006).

Fotografia di Stefano Montesi

Letture, proiezione di inediti, ricordi e riflessioni
________________________________________
Partiamo dall’analisi dell’autobiografia di Prospero Gallinari per cominciare a ragionare sull’autobiografia come fonte. Una serie di analisi condotte sui testi autobiografici di persone che, a vario titolo, hanno caratterizzato il Novecento: storici, scrittori, politici e militanti in organizzazioni armate, Brigate rosse in particolare. Questa breve carrellata, rende già evidenti le differenze sottese a ciascuna autobiografia, specchio di diverse esperienze di vita. Un primo elemento di analisi applicabile a tutti i testi e, attinente in realtà al genere autobiografico in generale, è il problema della memoria.
________________________________________

«Un’origine, un percorso, una storia: quelli della mia vita. Superati i cinquant’anni, un viaggio nel proprio passato è anche un attraversamento di ricordi. Ricordi personali che però si intrecciano, si mischiano e spesso si confondono con fatti e avvenimenti che hanno avuto un peso nella vita collettiva. Di qui un problema? Usare il senno di poi? Raccontare attingendo a critiche, autocritiche, scomuniche, valutazioni o giudizi maturati a posteriori? Ho scelto un’altra strada».

«Ricordi personali – scrive Gallinari analizzando i contenuti della propria autobiografia – che però si intrecciano, si mischiano e spesso si confondono con fatti e avvenimenti che hanno avuto un peso nella vita collettiva. «Di qui un problema? Usare il senno di poi? Raccontare attingendo a critiche,
autocritiche, scomuniche, valutazioni o giudizi maturati a posteriori? Ho scelto un’altra strada. Quella di far riemergere il filo dei pensieri e degli atti compiuti nel modo in cui, effettivamente questi hanno attraversato e poi portato ad agire di conseguenza».

Intervengono:
– Marco Clementi, storico;
– Erri De Luca, scrittore;
– Valerio Evangelisti, scrittore;
– Sante Notarnicola, scrittore;
– Caterina Calia, avvocato.

UN PO’ DI LINK:

La cerimonia di saluto
Il funerale che andava fatto!
Tutti a Coviolo per salutare Prospero Gallinari la cerimonia si terrà domani 19 gennaio alle-14-30
Ciao Prospero
In diretta da Coviolo immagini e parole della cerimonia di saluto a Prospero Gallinari/1
In diretta da Coviolo in migliaia per salutare Prospero Gallinari/2
La diretta twitter dai funerali
Ciao Prospero
Gli assenti
Scalzone: Gallinari come Prospero di Shakespeare, “la vita è fatta della stessa sostanza dei sogni”
Fine di UNA storia, LA storia continua
Mai alcuna confessione di innocenza, Prospero

Testimonianze
In memoria di Prospero Gallinari di Oreste Scalzone
Al funerale di Gallinari la generazione più felice e più cara
Su Prospero Gallinari
Gallinari e il funerale che andava fatto anche per gli altri

La storia
Quadruppani – Mort d’un combattant
Bianconi – I parenti delle vittime convocati via posta per perdonare Gallinari
Prospero Gallinari chiede la liberazione condizionale e lo Stato si nasconde dietro le parti civili
“Eravamo le Brigate rosse”, l’ultima intervista di Prospero Gallinari
Prospero Gallinari quando la brigata ospedalieri lo accudì al san Giovanni
Gli avvoltoi s’avventano sulla memoria di Prospero Gallinari
Gallinari è morto in esecuzione pena dopo 33 anni non aveva ancora ottenuto la libertà condizionale
Prospero Gallinari un uomo del 900
Chi era Prospero Gallinari?
Gallinari e Caselli, il confronto tra cattivi maestri e bravi bidelli
Gallinari, Gotor e le lettere di Moro
Caselli Prospero Gallinari e i cattivi maestri
In risposta a Caselli su Gallinari

  1. 26 marzo 2013 alle 16:00

    Spiace tanto non poter andare.Purtroppo un altro amico se n’è andato e lo saluteremo domani

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  2. Antonio
    27 marzo 2013 alle 11:54

    Non potrò esserci.Puoi rendicontare gli interventi di Valerio Evangelisti, Erri De Luca e degli altri? Ciao grazie

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  3. massimiliano
    27 marzo 2013 alle 11:56

    Prospero Gallinari ci lascia un eredità come quella lasciata da Pietro Morlacchi, ovvero la grande prova di immensa dignità nell’aver creduto fortemente in una società diversa, tanto lontanamente diversa da rincorrerla e battersi con tutte le forze che può una vita intera… anche se milioni di italiani, anche solo per sentito dire dai loro padri, o dai loro tg borghesi lo hanno ritratto come uno spietato killer, sarà nostro compito ricordarlo ogni volta con forza e tenacia nella maniera che merita, facendo tesoro della sua eredità nel cammino per il comunismo.

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  4. runa
    28 marzo 2013 alle 09:25

    questo blog (di merda) è stato segnalato alla polizia postale, aspettatevi un’irruzione in casa vostra o una convocazione in caserma per rispondere ad alcune domande, visto che simpatizzate per dei terroristi. tanti auguri.

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  5. 28 marzo 2013 alle 09:27

    Ci siamo abituati, tranquilla

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  6. davide steccanella
    28 marzo 2013 alle 11:33

    Ovvio Baruda, tanto un pò pe.. RUNA non fa male a… nessuna

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  7. 28 marzo 2013 alle 14:43

    ma se lo ritieni di merda perche’ lo segui,io invece ringrazio chi me lo ha fatto conoscere,io su facebook e twitter,insieme ad amici avevamo onorato Prospero Gallinari

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  8. giovanni moretti
    28 marzo 2013 alle 22:37

    Al o alla sedicente Runa dico semplicemente che chi usa uno pseudonimo è già un pusillanime.

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  9. massimiliano
    29 marzo 2013 alle 11:28

    tranquilla runa, lo stato ha vinto, permettimi solo di dirti che i terroristi sono da un’altra parte qui si ragionava su un uomo che ha scelto la rivoluzione, e la nostra visione della società non è in cerca di rivincite in questo senso. Ciao.

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  10. runa
    29 marzo 2013 alle 13:03

    Hai capito baruda? sei un/una pusillanime….

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  11. giovanni moretti
    30 marzo 2013 alle 01:15

    Runa,non fare del solipsismo imbecille. Il messaggio è chiaro.

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  12. giovanni moretti
    30 marzo 2013 alle 13:31

    Io non ho paura di mettere il mio nome nero su bianco su ciò che affermo. Poichè la polizia postale è in grado di scoprire chi si cela dietro uno pseudonimo, invito Runa a non nascondersi. Almeno se vuoi fare una bella figura.

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  13. 3 aprile 2013 alle 12:45

    le tue tecniche dialettiche di scuola leninista non funzionano, lascia perdere; siete solo degli inutili falliti frustrati sconfitti dalla vita e dalla storia, il vostro terrorismo non è servito a nulla se non uccidere dei poveri cristi che facevano il loro lavoro per campare, il capitalismo che tanto odiate è più forte che mai e i vostri amichetti partigiani e brigatisti sono stati ammazzati per niente. Siete il nulla, e sparirete nel nulla.

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