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#OpIsrael: grande goduria sotto al cielo
TRATTO DA INFOAUT:
Annunciata un mese fa da rumors, tweet, post in rete ed anticipata dalla clamorosa azione ai danni del Mossad messa in atto dalle crew RedHack e Sector404, la seconda fase di #OpIsrael ha preso il via alle 16 di oggi, diverse ore prima che scoccasse l’ora X del count down (inizialmente prevista per la mezzanotte del 7 aprile)
«Oggi è il primo giorno in cui molte cose cominceranno a cambiare. In un modo o nell’altro». È questo il messaggio (lanciato dall’account Twitter @Op_Israel) che ha dato via al walzer di tango down a cui sono stati sottoposti diversi network militari ed istituzionali di Tel Aviv. Un volume di fuoco intensissimo che fino a questo momento ha investito una quantità imprecisata di obiettivi: alcune fonti in rete parlano di 1300 siti defacciati. Altre, più caute, riportano numeri più bassi ma ugualmente significativi: sono almeno un centinaio, tra agenzie governative, banche e forze armate, i server finiti nel mirino. La lista degli obbiettivi è lunga: fra questi la Knesset, l’home page del primo ministro, quella della polizia e del ministero delle infrastrutture nazionali.

#OpIsrael di Majd jundub
Ma il vero piatto forte è un altro ovvero i 19000 account Facebook israeliani di cui le crew di hacker, almeno una ventina quelle coinvolte, hanno preso possesso: una ritorsione messa in atto come risposta alla recente chiusura di diversi profili di attivisti filo-palestinesi. Sono stati inoltre divulgati diversi leaks ottenuti in seguito a delle azioni di hacking: una di queste è quella del Latin Hack Team che ha violato i database del sito israelmilitary.com, il sito ufficiale di forniture militari dell’Israel Defence Force. Come risultato sono finiti on-line centinaia di numeri di carte di credito appartenenti a membri dell’esercito israeliano ed alcuni documenti secretati (la cui attendibilità non è però al momento dimostrata).
L’account Twitter @Op_Israel è in continuo aggiornamento e si contano a decine i comunicati di rivendicazione che accompagnano ognuna di queste singole azioni. Il primo ad essere reso disponibile on-line è arrivato in forma di video: una press-release caricata su Youtube dove Anonymous ha spiegato le ragioni per cui ha interrotto la tregua, siglata il 21 novembre 2012 al termine dell’aggressione israeliana a Gaza (tregua a cui il network di hacktivisti si era fino a questo momento ufficialmente uniformato). Nel video si afferma che le ostilità nei confronti dello spazio digitale israeliano sono riprese a causa dell’atteggiamento di Tel Aviv verso il popolo palestinese: tra i motivi scatenanti, oltre alla violazione del cessate il fuoco di mercoledì notte (quando Gaza era stata nuovamente colpita dalle bombe degli F-16 con la stella di David), nel comunicato vengono citati anche le torture ed i maltrattamenti imposti ai prigionieri palestinesi nelle carceri sioniste, l’embargo su Gaza ed il moltiplicarsi degli insediamenti dei coloni nella West Bank.
Questa prima fase di #OpIsrael 2.0, forse perché annunciata con largo anticipo, non ha però colto del tutto impreparati gli amministratori dei network governativi e militari israeliani i quali, pur limitandosi ad un atteggiamento di difesa passiva, sono riusciti a contenere i danni. In alcuni casi infatti i siti istituzionali colpiti sono stati ripristinati in pochi minuti. È ancora presto dunque per dire quale sarà il risultato di questa partita.
Netstrike: 13 novembre ore 14
LORO FERMANO IL NOSTRO FUTURO…NOI FERMIAMO I LORO SITI
Giovedi’ 13 novembre alle ore 14 si tentera’ un Netstrike contro il sito del Ministero dell’Istruzione, Universita’ e Ricerca (MIUR)<http://www.miur.it> . All’ora stabilita il magior numero di persone dovranno visitare il sito Internet; se saremo in tanti, il server che lo ospita sara’ bloccato e inaccessibile per diverse ore.
E’ una manifestazione online pacifica, alla quale chiunque disponga di una connessione ad Internet puo’ partecipare usando il proprio browser (Internet Explorer, Firefox, Opera, Safari, ecc). E’ una azione di forza con cui vogliamo dare altro risalto sui media “ordinari” alla protesta contro la distruzione dell’istruzione pubblica, dell’universita’ e dellaricerca.
Maggiori informazioni sono reperibili sul sito<http://www.autistici.org/133strike/>. Segnalate a chiunque questainiziativa, se avete un sito/blog/altro promuovetela, diffondetela sui social network (Facebook, flickr, badoo, ecc), sui forum, dovunque. Piu’siamo e piu’ pesante sara’ l’impatto. Facciamoci sentire!
Informatica in movimento – <http://www.autistici.org/133strike/>
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