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A Vauro da un detenuto.


Il testo che leggerete qui sotto è scritto da Paolo Persichetti, matricola penale n. EE010201071,
detenuto nella Casa di Reclusione di Rebibbia, Sezione Semiliberi, Terzo piano, cella 17,
blog Insorgenze.
Scrive a Vauro, che ultimamente degenera di giorno in giorno, e che oggi ha inaugurato la sua collaborazione con il FattoQuotidiano, superando in squallore le precedenti uscite su Il Manifesto
[per leggere altro sulle vignette di Vauro: QUI]

Guardare e vedere a volte sono cose diverse. Tutti noi guardiamo ma non sempre vediamo la stessa cosa. Per esempio questa vignetta di Vauro Senesi che ha inaugurato stamani la sua collaborazione con il Fatto quotidiano, l’organo del partito giustizalista italiano, i manettari per farla breve, dopo aver lasciato di corsa il manifesto come i topi che fuggono dalla nave che affonda.
Vauro ora è nel suo ambiente naturale, come già lo era con Anno zero; da anni le sue vignette grondano questo tipo di risentimento da sotterraneo di questura.
Cosa vedete voi in questa vignetta?
Intanto non vedo la porta. Sarà che in cella ci rientro ogni sera e dunque ho l’occhio abituato. Mi chiedo perché le celle di Vauro non hanno quasi mai il blindo. L’ho notato spesso nei suoi disegni sul carcere. Chi vi è dentro e murato. Si trata di interni claustrofobici.
So che qualcuno potrebbe obiettare che la porta è dal lato del disegnatore che da lì ci rappresenta quel che accade dentro. Però c’è un fatto, le finestre sono situate di fronte alla porta blindata per consentire alla custodia di controllare con un semplice sguardo gettato dallo spioncino che le sbarre siano integre. Come vedete nelle celle di Vauro c’è il mura.

Osservate la differenza con la vignetta che ha fatto eri di Giannelli. La porta c’è, si tratta del cancello che è addirittura socchiuso.

Che altro vedete poi? Io vedo due brutti ceffi, la parodia del detenuto, il luogo comune più abietto sulla popolazione carcerata che possa esistere. Mi si dirà: ma come non vedi Fiorito, quel pappone, quel ciccione di merda, l’emblema della casta famelica? Sapete che c’è, che Fiorito stava in piazza Navona – come lui ha dichiarato – a tirare le monetine a Craxi che usciva dal Raphael. La sua vicenda mi sembra che chiuda il cerchio di quella buffonata che è stata Tangentopoli, la “rivoluzione di velluto”,“ Mani pulite”. Non c’è peggior impostore di un moralista, diceva qualcuno. I Fiorito sono gli homines novi della catarsi rigeneratrice dell’etica che agitava il cappio in parlamento. Gli amichetti di Travaglio, insomma. Perché dovrebbe allora scandalizzarmi o stupirmi? Suvvia qualche chiarimento ce lo dovrebbero dare tutti quelli che hanno agitato per più decenni la via giudiziaria e penale come soluzione di tutti i probemi. Ecco il risultato.

Dunque dicevo che vedo la rappresnetazione più abietta del detenuto, l’inculatore di cella che sta aspettando un paio di chiappe fresche. C’era bisogno di una rappresentazione del genere per esprimere il disprezzo umano, politico e civile nei confronti di uno come Fiorito? A me sembra che nella sua vignetta ad essere disprezzato e umiliato è il popolo rinchiuso, rappresentato come una massa di strupratori. Io faccio parte di quel popolo. Vivo nel carcere non mi ricordo pià da quanti anni, 13 o 14 ora nonvado a guardare, non ho tempo. Me ne sono fatti 11 di esilio. Ho 50 anni, ne avevo 25 quando tutto è cominciato.
Vauro non è nuovo ad imprese del genere. Due anni fa se ne uscì con una vignetta che descriveva i manifestanti del 14 ottobre come una truppa di infiltrati (QUI).
Non so cosa pensate voi, ma una cosa del genere ad un tipo così non la permetto.
Dico solo una cosa, speriamo di incontrarci in piazza, quando potrò andarci liberamente, o la mattina davanti a Rebibbia…

  1. 4 ottobre 2012 alle 20:44

    Ora che so chi è veramente Vauro, mettendo da parte il suo impegno con Emergency e per la Palestina, non mi stupisce che sia approdato sulle pagine de Il Fatto Quotidiano, uno dei peggiori quotidiani che esistono in circolazione e non solo perchè è di Marco Travaglio. Non compro spesso il Corriere della Sera ma ieri è uno dei giornali che ho acquistato e anch’io
    ho pensato la stessa cosa riguardo alla vignetta di Giannelli.Ogni volta che vado in edicola do un’occhiata alle prime pagine dei vari giornali e per decidere quanti acquistarne e per vedere le differenze di titoli. Ci sono stata anche stasera e ho visto quella vignetta sul Fatto e ho pensato: Ma! Eh, sì, ha trovato proprio il giornale giusto per un “sano” giustizialismo. Infatti i brutti ceffi della sua vignetta e la mancanza di porta sono perfettamente in sintonia con la linea editoriale. Qualche giorno fa ho letto commenti indignati per un articolo del Fatto contro l’amnistia. A me la cosa non stupisce anzi mi pare che rientri tutto in una logica coerente.

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  2. icittadiniprimaditutto
    4 ottobre 2012 alle 21:39

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

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  3. amicieforse
    4 ottobre 2012 alle 23:35

    andate a casa 🙂

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  4. francesco cirillo
    5 ottobre 2012 alle 03:30

    Bravo Paolo avevo pensato anch’io la stessa cosa.

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  5. pedrop61pipponio
    5 ottobre 2012 alle 08:28

    che dire ? cosa non si fa per la pagnotta ! E dire che un tempo s’era pure creduto che in italia potesse esistere un’elite intellettuale in grado di immaginare un progresso per realizzare una società quantomeno più equa. Sordide illusioni. Vauro incarna la grande disillusione che è figlia di questi anni, dove chi più, chi meno, chi prima, chi dopo, scopriamo che tante icone care a certo popolo di sinistra altro non erano che la solita ennesima buffonata buona per guadagnarsi un posto al sole. Così è per la coperativa del Manifesto, volendo allargare l’obiettivo dal suo disegnatore di rappresentanza, che “fa” la rivoluzione con i contributi della legge sull’editoria: chissà che razza di articoli destabilizzanti per il Potere potrà aver mai scritto se è lo stesso Potere che glieli paga ? Ma è funzionale, il Manifesto, così come certe forme di protesta simboliche che attanagliano l’italia sotto l’egida del pacifismo a tutti i costi e la guida di certi “spiriti liberi e onesti” di professione (guardacaso sempre a libro paga di qualche ministero). Specchietti per le allodole, buoni per il popolo bue quando si agita. Così è per Vauro, matita che si pretende irriverente, ma che in realtà esercita il mestiere più antico del mondo. Adesso sfoggia pure nella volgarità beffarda ed insensibile della rappresentazione dell’umanità carceraria il suo laido perbenismo piccolo borghese. Che ce volete fà ? Dopotutto ha una bocca pure lui…

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  6. 5 ottobre 2012 alle 08:29

    Peccato che è ‘na cella

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  7. Bobo
    5 ottobre 2012 alle 08:39

    Discorsi da compagni… appena uno prende una decisione diversa viene massacrato e al diavolo la libertà di espressione, di pensiero. Esce l’animo fascista: o con noi o contro di noi.
    Andatevi a fa le seghe mentali che è meglio.

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  8. 5 ottobre 2012 alle 08:43

    Vieni a fartele in cella con noi dai… È poi gioisci quando verrai rappresentato come uno stupratore .
    Ti aspettiamo: via bartolo Longo each fucking day

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  9. 5 ottobre 2012 alle 09:19

    La vignetta sugli infiltrati non mi sembra cosi assurda. Ricorderei il delitto di Giorgiana Masi, i poliziotti in borghese mandati da Cossiga. E certo anche chi si e’ infiltrato nelle manifestazioni successive ( con Maroni ministro dell’interno..). Mica ha etichettato tutti i manifestanti come infiltrati… Come sinceramente non credo che pensi che tutti i detenuti siano stupratori.

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  10. 5 ottobre 2012 alle 09:20

    Ne ha etichettato uno specifico.
    Che era tutto tranne un infiltrato

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  11. 5 ottobre 2012 alle 09:51

    Reblogged this on Nicocara's Blog.

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  12. 5 ottobre 2012 alle 09:54

    Vauro, Vauro, xkè ce l’hai tanto con i detenuti? neanche gli animali stanno rinchiusi in gabbie senza porte…Vauro, Vauro, come ti vorrei chiudere in una di quelle scatole cinesi, almeno serviresti da sorpresa finale!

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  13. 5 ottobre 2012 alle 09:56

    nicokara :
    Vauro, Vauro, xkè ce l’hai tanto con i detenuti? neanche gli animali stanno rinchiusi in gabbie senza porte…Vauro, Vauro, quanto ti vorrei chiudere in una di quelle scatole cinesi, almeno serviresti da sorpresa finale!

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  14. Roberto
    5 ottobre 2012 alle 10:54

    A Paole’, siccome ti conosco, preciso che quando scrivi che non vedi l’ora di incontrare Vauro intendi dire che desideri esprimergli di persona – in modo assolutamente civile – il tuo dissenso e spiegargli perché tu ti sia sentito offeso da quelle vignette.

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  15. 5 ottobre 2012 alle 12:17

    Si ho letto dopo l’articolo. In effetti e’ stato parecchio superficiale.

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  16. Gigi
    5 ottobre 2012 alle 14:15

    Mah…ora dopo Maometto non si può fare satira manco coi detenuti (non dico su i detenuti) che poi i lettori di Vauro o gli spettatori di Annozero non credo non sappiano chi sono realmente i detenuti…ci fanno così poco intelligenti da non saper distinguere l’ironia dalla realtà?

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  17. Tommaso
    5 ottobre 2012 alle 19:27

    Un assassino che fa la morale ad un vignettista, nessuno che trovi questa cosa di cattivo gusto?

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  18. 5 ottobre 2012 alle 19:35

    Forse perché la gente prima di dar dell’assassino a qualcuno si documenta.

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  19. pippo
    5 ottobre 2012 alle 20:07

    Tommaso :
    Un assassino che fa la morale ad un vignettista, nessuno che trovi questa cosa di cattivo gusto?

    tu sei disgustoso, con questi giudizi campati in aria. Assassino? informati, genio.

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  20. Monica
    6 ottobre 2012 alle 23:18

    Qualsiasi delitto abbia commesso paolo non mi se bra che non abbia pagato e non stia pagando quindi penso proprio che abbia tutto il diritto di esprimere un’opinione. Inoltre se lo fa su Internet vuol dire che lo puo’ fare. Vauro …anche lui deve mangiare e c’è di peggio questo non vuol dire che non mi faccia abbastanza schifo

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  21. pedrop61
    8 ottobre 2012 alle 08:29

    GiulioL :La vignetta sugli infiltrati non mi sembra cosi assurda. Ricorderei il delitto di Giorgiana Masi, i poliziotti in borghese mandati da Cossiga. E certo anche chi si e’ infiltrato nelle manifestazioni successive ( con Maroni ministro dell’interno..). Mica ha etichettato tutti i manifestanti come infiltrati… Come sinceramente non credo che pensi che tutti i detenuti siano stupratori.

    è la logica che passa che mi pare assurda. Mi ricorda le purghe staliniane dove coloro che dissentivano erano sempre dei provocatori nemici del popolo, infiltrati del capitalismo internazionale che bisognava perseguire, incarcerare, processare e condannare a morte. La storia ci ha fatto vedere poi da che parte stavano i nemici del popolo. Se non si condivide la scelta di scendere in piazza in maniera violenta questo non ci autorizza a tacciare chi lo fa di contiguità coi fascisti, di essere infiltrati che vogliono sporcare una “presunta” purezza del manifestante. L’unico potere che infiltra per me è quello che regala privilegi. e i privilegi li hanno ottenuti proprio quelli che parlano di provocatori e di infiltrati. Vediamo oggi come risponde il potere alle manifestazioni degli studenti medi, bastonate in cambio di uova.

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  22. 8 ottobre 2012 alle 08:35

    pippo :

    Tommaso :Un assassino che fa la morale ad un vignettista, nessuno che trovi questa cosa di cattivo gusto?

    se ammazzi milioni di persone sei il Presidente democraticamente eletto di un grande paese democratico faro di civiltà ed esempio per il mondo intero. Se ne ammazzi uno solo sei un assassino. MI fa davvero sorridere la tua logica. Per quanto mi riguarda, credo che dipenda tutto dalla eprsona che hai ammazzato. Se hai ucciso con il fosforo bianco migliaia di bambini in fasce sei un bastardo assassino psicopatico, se hai ucciso un pezzo di merda che ti aveva massacrato a sangue e sterminato la famiglia rasterllandoli per mandfarli in campo di concentramento (come giustamente fecero certi partigiani alla fine della guerra) personalmente Non ci vedo niente di male.

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  23. 8 ottobre 2012 alle 08:49

    Rimane il fatto che non ho alcun problema a dar voce ad “assassini” … Comunque prima di dar dell’assassino a qualcuno, ribadisco, leggete informatevi …

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  24. Tommaso
    9 ottobre 2012 alle 16:52

    Ma si potrá chiamare assassino uno che é stato condannato per concorso in omicidio? Oppure no? Fate vobis…

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  25. Tommaso
    9 ottobre 2012 alle 16:57

    PS: Per Monica e Baruda, voglio chiarire che non contesto il diritto di esprimere un’opinione ne di dare spazio (virtuale) a questa opinione. La cosa che ho detto é un’altra

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  26. 9 ottobre 2012 alle 18:03

    Reblogged this on PasChics.

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