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Prospero Gallinari: quando un funerale diventa “terrorismo” per la procura di Bologna

30 novembre 2013 8 commenti

La cerimonia di saluto
Il funerale che andava fatto!
Tutti a Coviolo per salutare Prospero Gallinari la cerimonia si terrà domani 19 gennaio alle-14-30
Ciao Prospero
In diretta da Coviolo immagini e parole della cerimonia di saluto a Prospero Gallinari/1
In diretta da Coviolo in migliaia per salutare Prospero Gallinari/2
La diretta twitter dai funerali
Ciao Prospero
Gli assenti
Scalzone: Gallinari come Prospero di Shakespeare, “la vita è fatta della stessa sostanza dei sogni”
Fine di UNA storia, LA storia continua
Mai alcuna confessione di innocenza, Prospero

Testimonianze
In memoria di Prospero Gallinari di Oreste Scalzone
Al funerale di Gallinari la generazione più felice e più cara
Su Prospero Gallinari
Gallinari e il funerale che andava fatto anche per gli altri

La storia
Quadruppani – Mort d’un combattant
Bianconi – I parenti delle vittime convocati via posta per perdonare Gallinari
Prospero Gallinari chiede la liberazione condizionale e lo Stato si nasconde dietro le parti civili
“Eravamo le Brigate rosse”, l’ultima intervista di Prospero Gallinari
Prospero Gallinari quando la brigata ospedalieri lo accudì al san Giovanni
Gli avvoltoi s’avventano sulla memoria di Prospero Gallinari
Gallinari è morto in esecuzione pena dopo 33 anni non aveva ancora ottenuto la libertà condizionale
Prospero Gallinari un uomo del 900
Chi era Prospero Gallinari?
Gallinari e Caselli, il confronto tra cattivi maestri e bravi bidelli
Gallinari, Gotor e le lettere di Moro
Caselli Prospero Gallinari e i cattivi maestri
In risposta a Caselli su Gallinari

Stavolta i link li metto in apertura, invece che a fine post.
Per far capire alla procura di Bologna che se ha intenzione di andare avanti con questa ridicola pantomima allora da lavorare avrà veramente tanto.
Quel giorno a salutare Prospero Gallinari eravamo un migliaio, sotto la neve fitta, dopo che i treni da tutta la penisola ci avevano fatto ritrovare a Coviolo, in provincia di Reggio Emilia.
Un saluto struggente, non retorico, dolce e combattivo quello che in tanti abbiamo portato ad un uomo che non ha mai scambiato la sua dignità per un po’ di libertà, che non ha aperto un conto di cambiali con lo Stato per riappropriarsi della sua vita come in troppi hanno fatto,
che è morto detenuto, fino all’ultimo battito del cuore.
Un uomo tutto intero, con la sua storia in tasca e nello sguardo: un uomo il cui funerale andava proprio fatto così,
nel calore di tanti, tra i canti e le bandiere, tra i sorrisi e quei bicchieri di vino a farci sentire tutti una cosa sola.
Prospero quel giorno ce ne ha fatti tanti di regali,
Prospero quel giorno ha riso con noi, circondato da quella banda di vecchi amici che l’hanno salutato a pugno chiuso e sorriso sul volto,
così come un rivoluzionario va salutato.

Ora … non so che paura possano farvi…
non so come facciate ad aver paura di una generazione ormai anziana, che avete martoriato con ergastoli, isolamento e tortura…
ma che non avete completamente piegato, anzi.
Di che avete paura? Del fatto che ancora siamo vivi, che ancora cantiamo, che il fischio che scaldava le piazze e poi le celle, e poi i tavolacci delle torture, ancora scalda i cuori e scioglie la neve?
Se avete paura di questo allora inquisiteci tutti, questa “istigazione a delinquere in concorso” non è solo per Sante, Tonino, Salvatore (che oltretutto non ha preso parola) e Davide… eravamo mille.
Tutti e mille ci abbiamo messo cuore e faccia… che la procura di Bologna bussi pure,
se ha paura dei morti e del ricordo che portiamo dentro, faccia pure….

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