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PIOMBO FUSO: 3 ore di tregua al giorno. Aggiornamenti vari
TRE ORE DI TREGUA AL GIORNO DALLE 11 ALLE 14.
QUESTA E’ L’ULTIMA NOTIZIA PROVENIENTE DALLA STRISCIA DI GAZA. TUTTI I GIORNI SARANNO GARANTITE TRE ORE DI STOP ALLE AZIONI MILITARI : ECCO IL CORRIDOIO UMANITARIO DI CUI SI PARLAVA IN QUESTE ULTIME ORE.
Nel frattempo 40 obiettivi sono stati colpiti alle prime ore dell’alba, mentre alcuni testimoni riferiscono che lo Tsahal, l’esercito con la stella di Davide, ha lasciato il campo profughi di Khan Younis: i tanks sono ora posizionati al di là delle recinzioni israeliane.

Foto di Mohammed Salem _Bombardata scuola U.N.R.W.A._
ORE 10.23: Centinaia di migliaia di sciiti libanesi simpatizzanti del movimento sciita Hezbollah stanno dando vita oggi ad una grande manifestazione in occasione di una importante ricorrenza religiosa sciita, ma anche per protestare contro l’offensiva israeliana a Gaza. Il leader del movimento Hezbollah, il Sayyed Hassan Nasrallah, dovrebbe per l’occasione pronunciare un discorso rivolto ai manifestanti, attraverso un enorme schermo montato allo stadio al Raya, in cui certamente parlerà della situazione a Gaza, così come ha fatto nei dieci giorni scorsi in occasione delle celebrazioni per l’Ashura. L’Ashura è la commemorazione del martirio di Hussein nipote del profeta Maometto, nel 680, da parte delle truppe del sovrano sunnita. I sostenitori di Ali e di suo figlio Hussein sono stati sin da allora conosciuti come sciiti (seguaci, o partigiani). «Rinnovate il vostro impegno alla resistenza (armata) e la vostra collera contro Israele e il Grande Satana (gli Usa), che danno ordini a Israele», ha esortato i manifestanti Nasralalh, quando ha convocato la marcia di oggi. «Labbaika Nasrallah», ovvero ‘ai tuoi ordini Nasrallah’. Labaiki Gaza«, ‘ai tuoi ordini Gazà, »Israele è il nemico dei musulmani«, hanno da parte loro scandito marciando i manifestanti, tra cui si staglia una marea di donne vestite di nero.

Foto di BIlal Hussein _Ashura, oggi, a Beirut_
«Siamo pronti per ogni possibilità e ogni aggressione», ha detto oggi minacciosamente il leader del movimento sciita libanese Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, rivolto ad Israele. L’offensiva israeliana contro il Libano del 2006 «sarà per voi come una passeggiata se paragonata a ogni nuova aggressione», ha detto ancora Nasrallah in un discorso pronunciato in occasione delle celebrazioni per la ricorrenza sciita dell’Ashura. «Tutte le possibilità sono aperte e dobbiamo essere pronti per qualsiasi emergenza o sorpresa», ha aggiunto parlando ai suoi sostenitori e, rivolgendosi al premier israeliano Ehud Olmert, ha affermato: «Non riuscirai a distruggere Hamas come non riuscirai a distruggere Hezbollah».«Come (l’ex ambasciatore Usa alle Nazioni Unite John) Bolton ha detto, il piano americano e israeliano è di consegnare Gaza all’Egitto e parti della Cisgiordania alla Giordania, per quanto la generosità israeliana lo permetterà, e mettere fine all’opzione di due Stati», ovvero uno israeliano e uno palestinese. Egli ha però poi affermato che «fino ad ora non sappiamo l’ampiezza e le conseguenze del piano e le collusioni» con esso da parte dei regimi arabi ma, ha ripetuto, «dobbiamo essere pronti per ogni possibilità».
12.32 Nessun accordo economico con Israele fino a quando non sospenderà l’operazione militare nella Striscia di Gaza.

Foto di Ramzi Haidar _Donne velate e non all'Ashura di Beirut_
Lo hanno chiesto all’Ue alcune ong francesi – Comitato cattolico contro la fame (Ccfd), Oxfam Francia e la Federazione internazionale dei diritti dell’uomo (Fidh) – alla vigilia dell’incontro informale dei ministri degli Esteri dell’Unione a Praga. Le ong d’Oltralpe, che hanno accusato Israele di «violare il diritto internazionale umanitario e favorire il proseguimento della violenza», hanno chiesto a Bruxelles di sospendere il processo, che dovrebbe concludersi nel 2009, che mira a potenziare la cooperazione economica e politica con Israele. Nessun legame privilegiato con Israele «fino a quando non accetterà il cessate il fuoco completo e permetterà l’ingresso nella Striscia». In gioco, spiegano le ong, «la stessa credibilità dell’Ue»
13.59: Il rappresentante di Hamas in Libano, Osama Hamdan, ha affermato che il suo movimento sta studiando una proposta egiziana per un cessate il fuoco nella striscia di Gaza, ma respinge ogni ipotesi di dispiegamento di una forza internazionale nella Striscia stessa. «Hamas sta studiando una iniziativa egiziana, anche se ha molte riserve in merito», ha detto Hamdan all’emittente tv panaraba al Jazira. «In ogni caso – ha aggiunto – non accetteremo (il dispiegamento di) forze internazionali». Il presidente egiziano Hosni Mubarak ha annunciato ieri un piano per un cessate il fuoco, senza fornire dettagli. Secondo fonti di stampa, esso prevede però l’uso di una forza internazionale per sigillare le frontiere della striscia di Gaza per il contrabbando di armi per Hamas.
14.02: È ormai sull’orlo del collasso il principale ospedale di Gaza, il policlinico di Ash-Shifa, la cui funzionalità (assieme alla vita di decine di pazienti) è affidata alle ultime riserve di carburante che fanno funzionare i quattro generatori di energia. Il direttore dell’ospedale, Hussein Aashour, ha spiegato all’agenzia ‘Maan News’ che senza nuovi rifornimenti di carburante dovranno essere sospesi tutti i servizi d’emergenza, come quelli che tengono in vita

Foto di Mohammad Salem _Jabaliya, i funerali delle vittime del raid di ieri al rifugio Unrwa
25 neonati prematuri, oltre a decine di pazienti in terapia intensiva e a quanti si sottopongono a dialisi. Le riserve di gas bastano per i prossimi due giorni, dopo i quali i pazienti non potranno neppure godere di pasti caldi o materiale sterilizzato, ha aggiunto il direttore dell’ospedale, che con i suoi 596 posti letto non riesce a reggere il carico supplementare di lavoro legato all’attacco militare israeliano
14.54: Fonti di Hamas a Gaza, citate dalla radio pubblica israeliana, hanno detto che questo movimento islamico sta esaminando le proposte egiziane per un cessate il fuoco
15.03: Il gabinetto per la sicurezza israeliano ha rinviato oggi una decisione se ordinare alle truppe di procedere alle terza fase delle operazioni militari nella striscia di Gaza, che prevede l’ordine all’esercito di entrare nel cuore dei centri urbani.
15.14: È finita pochi minuti fa la tregua di tre ore proclamata dall’esercito israeliano e sono ripresi i bombardamenti sulla striscia di Gaza. Secondo l’inviato della Tv araba ‘al-Jazeera’, gli attacchi sono ripresi con un colpo di artiglieria sparato poco fa dalle forze israeliane contro una casa del quartiere al-Zeitun che si trova nella periferia sud orientale di Gaza. Il cessate il fuoco di tre ore è stato rispettato anche dalle milizie di Hamas che in questo lasso di tempo non hanno lanciato razzi contro Israele. In questo momento gli elicotteri militari israeliani stanno sorvolando con insistenza nella parte nord della striscia di Gaza pronti a colpire nuovi obiettivi.
18.14: La rete fognaria nella striscia di Gaza rischia il collasso a causa dei bombardamenti israeliani, 10mila persone sono in pericolo. È l’allarme lanciato dalla Banca mondiale che precisa come le pompe che evacuano le acque reflue verso i bacini nel Nord della striscia hanno smesso di funzionare per la mancanza di corrente elettrica e olio combustibile. Le pompe sono indispensabili per evitare che il principale bacino di recupero delle acque di scarico, situato a Beit Lahiya, nel Nord del territorio, debordi. Secondo la Banca mondiale le mura del bacino di Beit Lahiya sono minacciate dalle esplosioni di bombe avvenute nelle vicinanze e dalla pioggia, e potrebbero causare un disastro ambientale e sanitario per 10 mila residenti. Già nel marzo 2007 cinque palestinesi rimasero uccisi e altri 1.500 furono sfollati nella Striscia di Gaza a causa di un’inondazione provocata dallo sprofondamento del sistema di evacuazione delle acque reflue.
19.10: Il gabinetto di sicurezza del governo israeliano ha dato il ‘via libera’ ad un allargamento dell’offensiva contro Hamas a Gaza. Lo ha riferito una fonte militare all’agenzia France Press. “Hanno provato il proseguimento dell’operazione di terra”, ha reso noto la fonte, “che comprende una terza fase di allargamento e la spinta piu’ profonda dentro le aree popolate”. “(Il governo) lascia comunque alla difesa (il compito) di stabilire se applicare la decisione”.
22.56: Non c’è accordo in seno al Consiglio di Sicurezza dell’Onu su un cessate il fuoco tra Israele e Hamas: lo ha detto l’ambasciatore francese Jean-Marie Ripert, il presidente di turno, ai giornalisti.Ripert ha ricordato che i documenti sul tavolo del Consiglio di Sicurezza sono due: una bozza di risoluzione presentata dalla Libia e una bozza di dichiarazione presentata dalla presidenza di turno francese. «Dato che su nessuno dei due documenti c’è l’unanimità, i negoziati in seno al Consiglio di Sicurezza proseguono», ha precisato il rappresentante permanente della Francia.
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