Rivolte libiche e bandiere del feudalesimo…
A me tutto questo sventolare della bandiera senussa di re Idriss mi inquieta.
Sarà il popolo libico a determinare le sue scelte, non sono una di quelle che mette etichette o pregiudizi, però questo sventolare una bandiera del feudalesimo non mi può trovare d’accordo. Almeno su Via Nomentana… la compagnerìa potrebbe aver il buon gusto almeno di sapere cosa sta sventolando. Andare contro al regime di Ghaddafi non può voler dire appoggiare il sistema medievale che vigeva precedentemente. Tutto qui.
Leggo spesso commenti pesanti sulla “rivoluzione” egiziana: gli facciamo il pelo parlando di un golpe militare “democratico” a cui stiamo abboccando, e poi sventoliamo la bandiera di re Idriss come fosse rossa…bha. In Egitto c’è un processo in corso, così come nella vicina Tunisia estramemente diverso da quello che sta accadendo in Libia.
Conosco poco la situazione libica, ancor meno le spaccature tribali all’interno delle tre province che ora palesemente stanno guerreggiando tra loro, oltre che contro il loro folle dittatore e le migliaia di truppe mercenarie assoldate per sparare sulla popolazione in rivolta.
Oggi il bombardamento aereo ha toccato Zawia, il numero dei morti è sconosciuto ma ovviamente altissimo. Le strade, tutte le strade, per Tripoli strabordano di posti di blocco di truppe mercenarie, che sembra la Somalia…
Dobbiamo sostenere queste rivolte, sostenerle ma anche capirle.
Scindere quel che è accaduto in Tunisia ed Egitto da quel che sta accadendo nel territorio libico. Senza mettere per forza etichette, che dal nostro occidente ignaro delle dinamiche di quella terra, sarebbero sicuramente errate. Però vi prego, cerchiamo di non appropriarci di quella bandiera….bruciamola insieme alle altre che stiamo bruciando in questi giorni.
Giorni di rivolta e di popoli che alzano la testa, giorni inaspettati fino a poco fa.
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quelle bandiere del re hanno colpito molto negativamente anche me…..residui del colonialismo? Che le ritirino fuori qui in italia non mi fa strano. Ma il popolo libico no, non può sventolare quella bandiera…..
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Oooh, finalmente! Sono più che d’accordo con le tue considerazioni, soprattutto con le cautele che esprimi nel leggere certe situazioni solo apparentemente simili.
Al momento non ci è dato sapere se il bagno di sangue libico sia la conseguenza di una genuina rivolta popolare come in Egitto e Tunisia, o se sia stata fomentata e organizzata da cellule anglo-americane che, sfruttando il malcontento popolare nei confronti di un lungo regime oppressivo, stiano tentando di mettere in difficoltà il dittatore che dorme in tenda. Azzarderei un parallelo con ciò che accade più o meno in Iran, dove la borghesia colta che aspira alle libertà occidentali, organizzata da infiltrati CIA si ribella ad un regime che invece gode dell’appoggio del popolo lavoratore, soprattutto dei contadini. L’odiato leader iraniano ha per esempio varato una riforma agricola che qui ce la sogniamo.
Del resto l’arruolamento dell’Iran tra gli “stati canaglia” risiede nel fatto che non ha mai ratificato gli accordi del WTO e inoltre si è dotato di una propria borsa petroli che non obbedisce ai diktat americani…
Gli affari Libia-Italia-Russia danno molto fastidio a Washington: dal momento che l’Italia è ormai terra di conquista, totalmente consegnata alle multinazionali dal nostro governo-fantoccio, l’indipendenza energetica non è tollerata nella camera ovale, diretta non dal manichino Obama ma dalle multinazionali del petrolio, delle armi e soprattutto dalle grandi banche d’affari…
Lo sventolio di quelle bandiere “feudali” mi preoccupa un po’ riguardo la buonafede di certi gruppi avversi al regime del sanguinario Gheddafi…
Grazie.
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