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Sentenza d’appello su Genova: esplosione di rabbia!
SENTENZA CONTRO I NOSTRI 25.
GLI ANNI SONO AUMENTATI, LA RABBIA PURE!!
A due giorni dall’assoluzione in primo grado per Gianni De Gennaro, accusato di induzione alla falsa testimonianza per il blitz alla scuola Diaz, arriva dal tribunale di Genova un’altra sentenza stupefacente.
Quindici dei 24 imputati di devastazione e saccheggio sono stati condannati anche in appello a pene durissime.
La seconda sezione della Corte d’Appello del capoluogo ligure ha letto la sentenza circa tre ore fa:
Vincenzo Puglisi è stato condannato a 15 anni di carcere,
Vincenzo Vecchi a 13 anni e 3 mesi,
Marina Cugnaschi a 12 anni e 3 mesi,
Carlo Cuccomarino a 8 anni.
Dieci anni e nove mesi per Luca Finotti mentre
per Ines Morasca, sei anni e sei mesi.
Dieci anni per Alberto Funaro,
sette per dario Ursino.
Antonino Valguarnera, coinvolto in un episodio contestatissimo – secondo la polizia avrebbe lanciato delle bottiglie incendiarie, mai state individuate – è stato condannato ad otto anni. Durissima la reazione dei legali dei presunti black bloc, che hanno sottolineato come di fronte ai reati [tutti contro cose e nessuno contro persone] le pene siano assolutamente sproporzionate.
Tra i 9 assolti c’è anche Massimiliano Monai, il ragazzo che nelle riprese del 20 luglio a piazza Alimonda, dove venne ucciso Carlo Giuliani, compare con una trave diretta contro uno dei defender dei carabineri. I giudici per lui hanno decretato il non doversi procedere perché è arrivata la prescrizione.
Assoluzioni al processo Diaz
“Ricordo perfettamente quel momento. E ricordo anche di che discutevamo con i colleghi. Bisognava evacuare i feriti dalla scuola e creare una cintura di sicurezza intorno alla Diaz, dal momento che continuava ad affluire gente e il clima era tesissimo. Di questo discutevamo. Avevo cose più importanti cui pensare che non guardare in terra per controllare cosa c’era e accorgermi di quelle due molotov. Potrà piacere o meno. Ma è la verità. Ho sempre avuto fiducia che prima o poi sarebbe venuta fuori. Il tempo mi sta dando ragione”.
Eh si, bravo Canterini, sei riuscito perfettamente nel tuo piano. Il tempo ti ha dato ragione.
I vertici della polizia sono stati assolti: assolti si. Ormai è legge: se distruggi una vetrina ti prendi otto anni, se torturi, massacri, umili e ancora torturi vieni assolto se sei uno importante e se sei uno stronzo qualunque ti becchi un paio d’anni.
E’ un dato di fatto, è il nostro paese. E’ quello che ci meritiamo, ne sono sempre più convinta.
E’ tutto ciò che dovrebbe insegnarci a capire la lezione, che dovrebbe farci capire quanto c’è da fare, quanto è stupido aspettare e credere in una giustizia che non è mai stata dalla nostra parte, perchè non può starci.
E non mi venissero più a parlare di processi, di verità, di bisogno di portare la storia nei tribunali per punire i colpevoli: impariamo a tornare per le strade, a riappropriarci delle nostre cose.
Impariamo a capire che non possiamo cascare dalle nuvole, che non si scende in piazza così, che non si tiene la guardia così bassa, che non si può continuare così.
Che ci stanno spazzando via, senza che nemmeno nessuno se ne accorga.
E ce lo meritiamo. E’ la conseguenza diretta di quello che i compagni hanno lasciato morire, è l’assenza di organizzazione, di autonomia, di aggregazione e crescita.
Spero sia stata l’ultima volta, l’ultima volta che aspettiamo giustizia nei loro tribunali.
ASSASSINI SERVI DI STATO. ASSASSINI ASSASSINI ASSASSINI ASSASSINI
Da Repubblica:
Nessuna condanna, dunque, per Giovanni Luperi, attuale capo del Dipartimento di analisi dell’Aisi (ex Sisde), nel 2001 vice direttore dell’Ucigos e Francesco Gratteri, attuale capo dell’Anticrimine, all’epoca dei fatti direttore dello Sco e Gilberto Calderozzi, oggi a capo dello Sco. In totale erano 28 i poliziotti sul banco degli imputati, ma il collegio presieduto da Gabrio Barone ha deciso di emettere 13 condanne, esclusivamente nei confronti dei responsabili delle violenze all’interno della scuola. Sono state inflitte condanne per 35 anni e sette mesi, rispetto agli oltre 108 anni chiesti dall’accusa. Tre e due anni di carcere sono stati comminati rispettivamente A Pietro Troiani e Michele Burgio, colpevoli di aver portato all’interno dell’edificio due bottiglie incendiarie trovate durante la manifestazione del pomeriggio e di averle attribuite ai manifestanti che dormivano all’interno della scuola. Assolti invece i funzionari di polizia che firmarono il verbale di perquisizione e cioè Gratteri, Luperi e Calderozzi. E insieme a loro Filippo Ferri, Massimiliano Di Bernardini, Fabio Ciccimarra, Nando Dominici, Spartaco Mortola e Carlo Di Sarro. Per ognuno di loro la pubblica accusa aveva chiesto 4 anni e 6 mesi ritenendoli colpevoli di calunnia, falso ideologico e arresto illegale. Il tribunale ha assolto inoltre per non aver commesso il reato o perché il fatto non sussiste Massimo Mazzoni, Renzo Cerchi e Davide Di Novi. Per loro la pubblica accusa aveva chiesto 4 anni ritenendoli colpevoli di calunnia, falso ideologico e arresto illegale. Assolti anche da ogni responsabilità Massimo Nocera, Maurizio Panzieri e Salvatore Gava. Massimo Nocera era accusato di aver Simulato un finto accoltellamento e il pm aveva chiesto per lui 4 anni di carcere.
La totalità delle condanne riguarda i componenti del Settimo nucleo mobile di Roma, del suo capo dell’epoca Vincenzo Canterini condannato a 4 anni e accusato di calunnia, falso ideologico e lesioni, e dai suoi sottoposti Fabrizio Basili, Ciro Tucci, Carlo Lucaroni, Emiliano Zaccaria, Angelo Cenni, Fabrizio Ledoti e Pietro Stranieri, condannati a 3 anni e accusati di lesioni aggravate in concorso. Il vice di Canterini, Angelo Forniè è invece stato condannato a due anni di reclusione.
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