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La Sardegna brucia ma c’è un solo Canadair: mica so’ utili come gli F35 d’altronde!
Il vento del Sarcidano (altopiano nel centro dell’Isola) è fortissimo, come in tutta la Sardegna, terra tra i mari e costantemente battuta da forti venti.
La Sardegna, tra tutti i suoi gioielli naturali, è nota per la militarizzazione del suo territorio: basi dell’esercito,
basi della Nato, basi interforze, poligoni dove si addestrano eserciti di mezzo mondo, cieli costantemente tagliati da esercitazioni di ogni genere (spesso italo-israeliane)…
Insomma, non sembrano manchi mezzi in Sardegna… e invece, per far fronte a già più di 2000 ettari di vegetazione bruciata, all’evacuazione di diverse abitazioni e una casa di riposo per anziani, in tutta l’isola c’è
UN SOLO CANADAIR.
Un solo canadair e due elicotteri: punto.
Però stanno arrivando gli F35 eh, l’onorevole Francesco Boccia ha dichiarato pubblicamente che possono spegnere incendi, povero stolto. I cacciabombardieri per spegnere incendi, e magari salvare gattini rimasti sugli alberi.
Un territorio militarizzato, avvelenato dall’uranio e dalle altre sostanze presenti negli armamenti continuamente usati nei poligoni,
un territorio poi mangiato in molte zone dall’industria del turismo e allo stesso tempo dal totale abbandono:
gli F35 usateli per schiantarvi al suolo!

Un F-35 … tipico oggetto disegnato e progettato per spegnere incendi
Non paghi la tassa anti-incendio? Allora BRUCIA!
Ogni tanto quando leggo le agenzie rimango sconcertata e mi stupisco del fatto che sia ancora in grado di rimanere a bocca aperta spesso per notizie poco importanti, che non meriterebbero nemmeno una breve su un giornale.
Ma alcune piccole notizie di “cronaca” fanno capire come il mondo dei diritti non sia probabilmente mai esistito ma mai come ora è stato lontano dall’anche solo POTER esistere. In una cittadina del Tennessee, uno degli stati che compongono le 50 stelline della bandiera degli Stati Uniti d’America, i pompieri si son rifiutati di spegnere un incendio. Ma mica perchè erano in sciopero eh? Mica perchè stava bruciando una cosa insignificante e poco importante: proprio no! Una casa è stata lasciata bruciare completamente, mentre la squadra chiamata guardava l’incendio a braccia conserte e si adoperava a non far espandere le fiamme alle abitazioni adiacenti. Il motivo? Una tassa di 75 dollari che il proprietario non aveva pagato: i pompieri di South Fulton lavorano solo per la propria comunità, le case nei dintorni per avere un’assistenza (anche in casi di emergenza) devono pagare questa maledetta tassa.
Gene Cranick non l’ha pagata e la sua casa non è stata salvata dalle fiamme malgrado la sua promessa di regolarizzare la sua posizione. “Se la città consentisse alla gente di pagare la tassa solo dopo esser stata salvata da un incendio cesserebbe ogni incentivo a pagare il contributo anti-incendio”, questa la laconica risposta del sindaco David Crocker, al quale speriamo che bruci almeno la macchina…
in god THEY trust
Fiamme al C.I.E. di Lampedusa
Questa mattina la già tesa situazione del Centro di Identificazione ed Espulsione ( che fino a poche settimane fa era un Centro di Accoglienza ) dell’isola di Lampedusa è esplosa in alcuni momenti di scontri tra i migranti internati e le forze dell’ordine, che hanno immediatamente richiesto rinforzi.
La situazione è molto tesa da ieri pomeriggio, quando 300 persone hanno iniziato lo sciopero della fame per protestare contro il trasferimento di 107 connazionali a Roma, in attesa del rimpatrio coatto.
Risultano all’incirca una decina di feriti tra migranti e forze dell’ordine, che hanno anche usato gas lacrimogeni durante gli scontri. Poco dopo l’inizio delle tensione una fitta nube di fumo si è alzata dalla Contrada Imbriacola dove è situato il lager per migranti. Il capannone principale è stato completamente distrutto dalle fiamme e malgrado lo sforzo dei Vigili del Fuoco, pare che si stia estendendo anche ai due capannoni vicini anche a causa del forte vento che sta battendo l’isola.
Alcuni migranti erano riusciti a darsela a gambe ma poco fa tutti i quasi 900 detenuti presenti (comprese donne e molti bambini) sono stati concentrati in un’unica area dai reparti antisommossa che ancora circondano tutta la struttura, dichiarata comunque inagibile e di cui è stato chiesto un immediato sgombero dal sindaco dell’isola, Dino De Rubeis, che inoltre accusa il governo e chiede la rimozione immediata del Ministro Maroni “responsabile del fallimento totale dell’operazione”: “La colpa è del governo” dice ” che ha trasformato il centro in un lager. I migranti sono esasperati e pronti a tutto, da dicembre sono prigionieri della struttura”.
CI PREOCCUPIAMO DELL’ALIMENTAZIONE FORZATA DI ELUANA, SENZA VOLGERE SGUARDO O BATTITO DI CIGLIA ALLE MIGLIAIA DI MIGRANTI CHE FACCIAMO MORIRE PER MARI, DENTRO LE CARCERI O DENTRO STRUTTURE ILLEGALI COME IL C.I.E. DI LAMPEDUSA. NON CI PREOCCUPIAMO DI INTEGRAZIONE, DI PROGRAMMI SCOLASTICI ADEGUATI, DI ASSISTENZA, DI ACCOGLIENZA NEL VERO SENSO DELLA PAROLA. L’UNICA COSA CHE PUO’ FERMARE LO SCEMPIO DI QUESTO PAESE, LE ORDE FASCISTE DI PICCHIATORI CHE SI SPACCIANO PER GIUSTIZIERI. SOLO L’INTEGRAZIONE CI SALVA DALLE LOGICHE SECURITARIE, DALL’EMERGENZA STUPRI E LE CONSEGUENTI RONDE E SPEDIZIONI PUNITIVE.
NOI, POPOLO DI MIGRANTI PER ECCELLENZA: NOI POPOLO CHE HA SUBITO LINCIAGGI E ACCUSE GRATUITE DI STUPRI E FURTI NEI PAESI DOVE SIAMO MIGRATI…PROPRIO NOI ITALIANI, QUELLI CHE MENO DI TUTTI SI POSSONO PERMETTERE DI ESSERE RAZZISTI
PER UN MONDO SENZA CONFINI E SENZA STATI. PERCHE’ SIAMO TUTTI CITTADINI DELLO STESSO MONDO.
PERCHE’ I CORPI POSSANO GIRARE LIBERAMENTE, SENZA FRONTIERE, SENZA BANDIERE, SENZA PATRIA, SENZA GALERE
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