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Posts Tagged ‘violenza provata’

Firenze e i 400colpi! LIBERI TUTT@

7 Maggio 2011 Lascia un commento

Come forse già saprete, la mattina del 4 maggio, a Firenze, è scattato un intervento poliziesco coordinato dalla Dccp, ex Ucigos, che ha effettuato perquisizioni e disposto arresti. Imputazione, ancora una volta, è “associazione a delinquere”, come già aBologna il mese scorso, a Torino un anno fa, e a Lecce tra un grado e l’altro di giudizio dell’operazione “Nottetempo”, iniziata nel 2005 con l’etichetta di “associazione sovversiva”.  In 22 son sottoposti a misure cautelari, 5 agli arresti domiciliari e i restanti con obbligo di firma; la maggior parte frequenta lo spazio liberato 400 colpi.
Secondo la lingua della Legge, delinquente è chi devia dal suo schema di società. In questa società, delinquente è chi non è capace di comunicare secondo le leggi della Lingua. Ma ciò che emerge da dietro i reati contestati ai giovani compagni fiorentini -manifestazioni non autorizzate, imbrattamenti di sedi di enti istituzionali, blocchi, danneggiamenti di banche, resistenze ed offese a pubblico ufficiale – è una loro potenziale diffusione, alla faccia della Legge. E questo lo dichiara anche il capoccione della Digos fiorentina.
Diffusione di quelle pratiche, che aldilà di ogni specializzazione e settorialità, volevano e riuscivano a dialogare con i focolai di malcontento e rabbia di cui la attuale società è disseminata, alla faccia della Lingua.

macerie @ Maggio 6, 2011

QUI INVECE IL COMUNICATO dello SPAZIOLIBERATO400COLPI

“Associazione a delinquere”, dicono loro. Noi diciamo autonomia, conflitto, azione diretta. La definiscono “smantellata”. Noi ridiamo pensando alla loro illusione.

 Che l’operazione sia il frutto dell’ennesima montatura giuridica è cosa ovvia, e non abbiamo nessuna voglia di sprecare parola in merito.
Non ci stupisce il fatto che a subire obblighi di firma e perquisizioni siano stati anche diversi compagni che non partecipano alle assemblee dello Spazio Liberato 400Colpi. Sono i compagni con cui abbiamo condiviso percorsi di lotta, sono le amicizie politiche che, aldilà dei confini geopolitici classici, ci siamo sempre proposti di coltivare. Dei legami che sono stati capaci di produrre conflitto e che ci hanno fatto respirare aria nuova in una Firenze pacificata.

“Bliz contro gli anarchici”, dicono loro. Noi diciamo operazione anti-insurrezionale contro tutti quelli che hanno deciso di abbandonare il feticismo dell’identità per costruire una prospettiva rivoluzionare reale dell’oggi. Contro chi, al di là di parrocchie e liturgie, ha avuto il coraggio di abitare con determinazione quei piccoli spazi di conflitto che negli ultimi mesi hanno creato crepe all’interno del dispositivo metropolitano senza portarsi dietro bandiere nè dogmi, ma confrontandosi con umiltà con un reale da conoscere e sovvertire. Contro quel movimento reale che dai tempi dell’ “onda” ha iniziato ad emergere dalle sabbie mobili del rivendicazionismo studentista e della “protesta civile”, e fottendosene contemporaneamento di cristallizzare la propria identità all’interno di una delle “aree militanti”.

Giornali e TV potranno dipingerci quanto vogliono come una setta anarcoide isolata. Sappiamo che lì fuori, nelle scuole, nelle università, nei quartieri, ci sono tanti compagni che ci conoscono e riconoscono come compagni. Fratelli con cui abbiamo condiviso materialmente e non tutti gli episodi “delittuosi” di cui ci incolpano: dall’occupazione di scuole e facoltà, dai picchetti antisfratto ai blocchi dei flussi metropolitani passando per i cortei selvaggi. Siamo sicuri che queste amicizie politiche si dimostreranno più forti di ogni operazione sbirresca.

Lo sciopero irreversibile avanza, crea sempre più crepe, preoccupa il Partito dell’Ordine partendo dal ministero dell’interno fino ad arrivare al funzionario Digos locale. Una mobilitazione studentesca più piccante del solita, una Piazza del Popolo in rivolta, una insieme di piccoli gesti scioperanti e di nuovi legami. Il bisogno di espandere ed organizzare questo movimento reale a Firenze come in altre città ha già iniziato a farsi programma. Difficile, ambizioso, pericoloso, certo.

Ma nulla potrà fermare questa nuova primavera.

LIBERTA’ PER TUTTI I COMPAGNI
A TESTA ALTA PER IL CONFLITTO SOCIALE

Spazio Liberato 400Colpi
per l’autonomia diffusa

Arresti di compagni anarchici a Firenze, dopo Bologna

4 Maggio 2011 4 commenti

Intorno alle 6 del mattino le abitazioni di diversi compagni e compagne attivi a Firenze sono state invase dagli operatori della repressione per mettere in atto una nuova tappa nell’attacco all’Anarchia. Come recentemente avvenuto a Bologna, anche in questo caso, lo strumento utilizzato per colpire e arrestare dei compagni, è il reato di associazione a delinquere. Da quanto possiamo apprendere dalle veline diffuse dai media di regime, questa volta avrebbe assunto una nuova declinazione: se per i compagni bolognesi l’accusa era inizialmente di “associazione a delinquere con finalità eversive”, questa volta si tratterebbe, con uno strano avvitamento, di “associazione a delinquere finalizzata all’istigazione a delinquere”, sostenuta da reati specifici quali occupazione abusiva di edifici pubblici, danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di beni immobili, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e violenza privata.
Da notare come questo attacco al movimento anarchico e studentesco fiorentino, oltre ad avere evidenti promotori nell’amministrazione locale, abbia coinvolto gli apparati centrali della repressione italiana come esplicitato in questo estratto:
“I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Digos e coordinati dalla
Direzione centrale della polizia di prevenzione (Ucigos). […] All’indagine hanno contribuito anche i
servizi segreti (Aisi) con il loro supporto informativo.” [Ansa.it]

Sommare reati specifici di scarsa rilevanza penale e riunirli sotto il cappello del reato associativo, sembra essere una strategia da somministrare a livello nazionale, coinvolgendo direttamente i centri nevralgici della repressione, per scardinare le realtà di conflitto, dissenso e controinformazione presenti nelle diverse città.
Attacchi di questo tipo denotano la paura che si instilla nel Potere Democratico, nell’osservare come certe pratiche e certe relazioni, riproducibili e moltiplicabili, possano disturbare i riti e le maschere con i quali cerca di celare una realtà di oppressione e violenza.

Solidali con i compagni di Firenze
informa-azione