Archivio

Archive for 15 ottobre 2010

Ergastoli, condizionali e perdoni: è il turno di Gallinari!

15 ottobre 2010 Lascia un commento

Posto un’articolo uscito oggi sulla Gazzetta di Reggio. Ancora una volta parliamo di richiesta di libertà condizionale dopo i 26 anni di carcere scontati : questa volta l’istanza di cui si parla è quella presentata da Prospero Gallinari, ergastolano ex appartenente alle Brigare Rosse.
L’intervistatore chiede proprio a lui cosa ne pensa del perdono e delle strumentali richieste dei tribunali di sorveglianza

«Chiedere perdono? Sarei ipocrita».
L’ex Br Gallinari vuole la libertà condizionale: «E’ un mio diritto» di Tiziano Soresina

Prospero Gallinari, l’ex brigatista carceriere di Aldo Moro, ha chiesto la liberazione condizionale. Ha sulle spalle diversi ergastoli, ma ha già scontato i 26 anni di reclusione necessari per l’istanza. La legge richiede il «sicuro ravvedimento», ma il Tribunale di sorveglianza di Bologna avrebbe chiesto ai familiari delle vittime delle Br se sono disposti a perdonare. Partiamo dalla clausola di legge… 
«Il mio ravvedimento? Sono 22 anni – spiega con calma Gallinari – che la storia delle Br è chiusa, cioè quando in otto brigatisti firmammo il documento in cui si sottolineava che la lotta armata contro lo Stato era finita. Le cose fatte per esprimere un processo rivoluzionario si erano concluse. Mi sono assunto la totale responsabilità di quegli eventi e all’interno di questa assunzione di responsabilità è iniziato il mio nuovo cammino».
Di cos’è composto il suo percorso rieducativo?
«Vivo con la mia compagna, ho una famiglia, lavoro da 13 anni in una tipografia in cui ho tanti amici e sono rispettato da tutti, mi sono reinserito socialmente».
Ma lei la scriverebbe una lettera ai familiari delle sue vittime chiedendo loro perdono?
«Sono sincero, la riterrei un’offesa per i familiari stessi andare a porre questo problema umano. La sofferenza dei familiari non nasce con la mia dissociazione, ma quando le cose sono avvenute. Una lettera di quel tipo la riterrei una grande ipocrisia. Che cosa dovrei scrivere? Che soffro per quelle cose? E’ un problema intimo. Sul piano etico il nodo lo sciolsi nel momento in cui decisi di lottare anche con le armi per la rivoluzione. Se fai queste scelte, la politica sta al centro di tutto. L’aspetto politico e quello umano vanno separati».
Ma altri suoi ex compagni di lotta armata hanno compiuto questo passo…
«E’ vero, hanno fatto questa mossa per uscire da determinate situazioni processuali, ma non è il mio modo di muovermi. Lo riterrei offensivo verso le famiglie, una cosa falsa, una recita».
Si è mai trovato a tu per tu con chi ha tanto sofferto per la scia di sangue lasciata dalle Br?
«Solo una volta, alla presentazione del mio primo libro. Contestò il mio ruolo, una discussione in chiave politica, dai toni normali».
La figlia di Rossa e la moglie di D’Antona hanno detto chiaramente che i magistrati devono assumersi le proprie responsabilità, perché non è compito dei familiari delle vittime decidere sulla liberazione dei brigatisti…
«Sono al corrente, ho apprezzato quelle parole».
Perché si è deciso a chiedere la liberazione condizionale?
«E’ un mio diritto. Così potrei muovermi con più libertà e non solo nelle tre ore pomeridiane previste dall’attuale detenzione domiciliare. Sarebbe importante per i miei problemi di salute (conseguenza di crisi cardiache, ndr) potermi allontanare da Reggio e svernare per un periodo in un luogo più adatto».
S’aspettava tanto clamore, le polemiche che tornano a fioccare sugli ex brigatisti?
«Sapevo che la notizia della mia richiesta di liberazione condizionale sarebbe prima o poi uscita. Ammetto lo stress che sto patendo per le polemiche innescatesi».

FERROVIE: SOSPESO DANTE DE ANGELIS PER 10 GIORNI

15 ottobre 2010 2 commenti

ASSURDO: UNA PERSECUZIONE, L’ENNESIMA CONTRO DANTE DE ANGELIS, FERROVIERE ORMAI PIU’ CHE NOTO PER IL SUO ASSURDO LICENZIAMENTO E PER LA BATTAGLIA PER IL SUO REINTEGRO. ORA ANCORA UN COLPO DAI PADRONI, SOLO PER AVER ESPRESSO SOLIDARIETA’ AI TRE OPERAI DI MELFI LICENZIATI.

10 GIORNI DI SOSPENSIONE A DANTE DE ANGELIS PER SOLIDARIETA’ AI TRE OPERAI LICENZIATI A MELFI
AVEVA ACCOSTATO VOLONTA’ FIAT E FS DI TENERE FUORI LAVORATORI CON STIPENDIO

LE FS SI SONO ACCANITE ANCORA UNA VOLTA CONTRO IL MACCHINISTA
DANTE DE ANGELIS, COLPENDOLO, IERI, CON DIECI GIORNI DI SOSPENSIONE
DAL LAVORO E DALLO STIPENDIO, PER AVER ESPRESSO, IL 23 AGOSTO
SCORSO, LA SUA SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI DELLA FIOM LICENZIATI
A MELFI E NON RIAMMESSI IN FABBRICA DOPO IL REINTEGRO

EGLI IN UNA MAIL AVEVA ACCOSTATO IL COMPORTAMENTO DELLE
DUE AZIENDE NELLA VOLONTÀ COMUNE DI PAGARE LO STIPENDIO
PUR DI MANTENERLI “FUORI” DALL’AZIENDA

LO RITENIAMO UN VERO E PROPRIO ATTO INTIMIDATORIO  UN TENTATIVO
DI OSTACOLARE NON SOLTANTO L’ATTIVITÀ SINDACALE, SOFFOCARE IL LIBERO
PENSIERO E LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE MA ANCHE LA SOLIDARIETÀ TRA I LAVORATORI.

DOMANI COME FERROVIERI SAREMO IN PIAZZA A FIANCO DELLA FIOM CONTRO L’ODIOSO
RICATTO, DIRITTI O LAVORO E DE ANGELIS SARÀ CON NOI PER INCONTRARE ED ABBRACCIARE
MARCO PIGNATELLI, ANTONIO LAMORTE E GIOVANNI BAROZZINO

REGISTRIAMO CON PREOCCUPAZIONE   CHE LA STESSA PESANTISSIMA
PUNIZIONE DI DIECI GIORNI DI SOSPENSIONE È STATA INFLITTA TRE GIORNI
FA ANCHE AD UN ALTRO MACCHINISTA E RAPPRESENTANTE PER LA SICUREZZA,
PER UNA DICHIARAZIONE SUI RISCHI DELLE GALLERIE FERROVIARIE IN PUGLIA”
ancora IN MARCIA !

GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: