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Anonymous e Trenitalia: niente da fare, io li amo! TANGO DOWN #OpItaly


IO VIAGGIO DA SOLA!
Le Ferrovie dello Stato hanno lanciato una campagna promozionale per tutto il mese di ottobre: la definiscono “Offerta shocking”.
In effetti siamo rimaste davvero shockate quando abbiamo letto che le donne potranno viaggiare gratis solo se accompagnate e con famiglia al seguito!
Adesso Basta, IO VIAGGIO DA SOLA!
Non abbiamo bisogno di essere accompagnate, siamo libere di muoverci e vogliamo welfare per poterlo fare!
ATTENZIONE DONNA IN TRANSITO!
GIOVEDì 28 OTTOBRE STAZIONE TERMINI, BINARIO 6-8
SENTIRETE UN FISCHIO E UNA COMUNICAZIONE
Un altro ferroviere ammazzato dal lavoro
ROMA: ANCORA UN FERROVIERE SCHIACCIATO DA UN CARRELLO. MORTO DOPO UN MESE DI AGONIA
ancora IN MARCIA !GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
DAI COLLEGHI DI ROMA RICEVIAMO LA NOTIZIA
DI UN’ALTRA TRAGEDIA SUL LAVORO
ANCORA SANGUE SUI BINARI
DOPO LA MORTE DI DOMENICO RICCO, 27 ANNI,
AVVENUTA IL 5 OTTOBRE SCORSO, A FIRENZE RIFREDI,
UN ALTRO FERROVIERE HA LASCIATO LA VITA SUL LAVORO
DURANTE LAVORI DI MANUTENZIONE
LA NOTTE SCORSA E’ MORTO IL NOSTRO COMPAGNO DI LAVORO, BRUNO PASQUALUCCI, OPERAIO RFI ADDETTTO ALLA MANUTENZIONE DEL COMPARTIMENTO DI ROMA, A SEGUITO DELLE GRAVISSIME FERITE RIPORTATE NELL’INFORTUNIO SUL LAVORO AVVENUTO IL 23 OTTOBRE SCORSO NELLA STAZIONE DI MACCARESE (RM), SULLA LINEA ROMA CIVITAVECCHIA.
BRUNO, 63 ANNI, AD UN PASSO DALLA PENSIONE, SAREBBE RIMASTO VITTIMA DI UNA CADUTA DAL CARRELLO LAVORI IN MOVIMENTO CHE LO AVREBBE SCHIACCIATO CONTRO IL MARCIAPIEDE. LA SUA AGONIA SI E’ PROTRATTA PER UN MESE, DURANTE IL QUALE HA SUBITO NUMEROSI INTERVENTI CHIRURGICI. LA NOTIZIA DELL’INFORTUNIO SUL LAVORO NON ERA STATA DIVULGATA ALL’OPINIONE PUBBLICA NE’ ALL’INTERNO DELL’AZIENDA, NONOSTANTE L’ ESTREMA GRAVITA’ DEL FATTO E L’ASSURDA RIPETITIVITA’ DELLE MORTI SUI BINARI. AZIENDA, ANSF, MINISTERO DEI TRASPORTI, ASL, MAGISTRATURA E SINDACATI SONO CHIAMATI A DARE RISPOSTE CONCRETE E NON DI CIRCOSTANZA A QUESTE TRAGEDIE PER RICERCARNE LE REALI CAUSE ED EVITARNE ALTRE.
A NOI IL COMPITO DI ORGANIZZARCI E LOTTARE PER DIFENDERE LA NOSTRA SALUTE E LA NOSTRA DIGNITA’. NESSUNO LO FARA’ AL POSTO NOSTRO.
Roma, 23 novembre 2009
No all’agente solo, appello dei macchinisti
PERCHE’ NON PASSI QUESTO ULTERIORE SCEMPIO AL LAVORO E ALLA SICUREZZA. SCEMPIO CHE SARA’ RESPONSABILE ANNUNCIATO DELLE PROSSIME STRAGI SUI BINARI E SULLE STAZIONI DI QUESTO MERDOSO PAESE.
CON I LAVORATORI, CON DANTE DE ANGELIS, CON QUEI 16 MORTI NEL CUORE…
NO ALL’AGENTE SOLO!
Al Presidente della Repubblica
A tutte le istituzioni
Alla stampa
(Lettera firmata dai macchinisti alle istituzioni)
I sottoscritti macchinisti delle F.S. sottopongono al Presidente della Repubblica, al Governo e alle Istituzioni le seguenti osservazioni.
Dalla liberalizzazione della rete ferroviaria ad oggi si sono contati, per incidenti ferroviari, 54 macchinisti morti, oltre a tanti altri ferrovieri morti sul lavoro. Di qui la necessità di tener ben alta la guardia per evitare ulteriori disastri ferroviari e morti sul lavoro.
Siamo orgogliosi degli sviluppi della nostra tecnologia e degli investimenti sulla sicurezza ma nella dinamica ferroviaria, sottoposta a circolazioni non sempre prevedibili e, a volte, di emergenza la tecnologia non basta senza la presenza ed il controllo umano qualificato. Non a caso le F.S. italiane hanno tenuto testa, pur con tecnologie modeste, alle altre compagnie europee grazie al modulo di guida del doppio macchinista che, salvo gli ultimi anni del fascismo, è stato da sempre adottato nelle nostre ferrovie.
Questi investimenti, dovuti anche a leggi dello Stato che impongono ai datori di lavoro di dotarsi per la sicurezza della massima strumentazione tecnologica esistente, non possono però essere motivo per ridurre ad un solo macchinista la guida dei treni, come il nostro amministratore delegato ing. Moretti con forza intende attuare. Non solo perché questa tecnologia ancora non è conforme alle leggi (mancanza di soccorso in caso di malore, ecc.) ma perché si tratterebbe di una oggettiva una riduzione di sicurezza – rispetto agli attuali livelli – per noi e per i viaggiatori che porterebbe certamente più disservizi e forse anche a più tragedie, come a Crevalcore, dove la nuova tecnologia (e già un solo macchinista) ha causato 17 morti (su questo ricordiamo che sono sotto processo molti dirigenti delle ferrovie). Si dice che in Europa c’è già un solo macchinista, ma gli esperti sanno che le loro ferrovie sono strutturate per quel modello di guida e soprattutto che esse presentano un’incidentalità molto superiore in termini sia assoluti che relativi ! Perché dovremmo regredire ad una minor sicurezza? Sarebbe come dire che, siccome c’è in alcuni paesi la pena di morte, ce la dobbiamo avere anche noi?
Poiché l’unico argomento concreto è il risparmio, per altro ben modesto rispetto ai grandi risparmi che si potrebbero fare nelle nostre ferrovie, noi macchinisti siamo anche disponibili a ulteriori mansioni pur di mantenere una sicurezza maggiore per la nostra vita e per quella dei viaggiatori.
Infine si sappia che in presenza di nuove tragedie con un solo macchinista la colpa politica e morale non potrà ricadere su di noi ma su coloro che, per risparmiare, ci hanno imposto questo pericoloso modello produttivo per la guida dei treni, come purtroppo anche la tragedia ThyssenKrupp e tante altre insegnano.
Viareggio: 13 morti, per ora, per un treno di GPL che salta in aria
13 morti, decine di feriti di cui 16 in fin di vita. Ci sono dispersi, e migliaia di persone evacuate. Sembra un resoconto da Gaza… invece è Viareggio, in piena stagione turistica, dopo l’esplosione di un treno merci carico di GPL che è deragliato poco dopo la mezzanotte dentro la stazione scatenando una serie di esplosioni e poi l’incendio. Sembra sia entrato a velocità sostenuta, tanto da essere notato da più persone pochi secondi prima dell’inferno. l’esplosione ha investito anche 5 palazzine, in parte distrutte: in una di queste i vigili del fuoco non hanno ancora inizia a cercare superstiti, quindi il bilancio è estremamente provvisorio.
Il corpo di un bambino è stato ritrovato completamente carbonizzato sul seggiolino della macchina: i genitori ce l’avevano appena portato per trarlo in salvo, erano rientrati a prendere l’altro figlio, risultano tra i dispersi.
Una palazzina si è sbriciolata, un’altra ha completamente preso fuoco, molti altri palazzi sono stati evacauati per paura di successive esplosioni di altri vagoni. Vi sono 13 cisterne piene di GPL all’interno della stazione di cui 4 rovesciate e l’operazione oltre ad essere molto rischiosa sarà lunga diverse ore.
Le Ferrovie fanno sapere che probabilmente ha ceduto il carrello i uno dei primi carri cisterna… e la cosa non stupisce viste le continue segnalazioni da parte dei ferrovieri che ora rabbiosi denunciano come erano stati più e più volte segnalati i rischi connessi al cattivo funzionamento dei carrelli e all’uso di materiali troppo vecchi. La TAV luccica…gli altri esplodono in aria.
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