A Carlo Giuliani, 8 anni dopo


Scrivere a te mi è stato facile per molto tempo, quasi naturale … ora non lo è più.

Carlo, a pochi passi dal proiettile che l'ha ucciso

Carlo, a pochi passi dal proiettile che l’ha ucciso

E’ ogni giorno, ogni anno più doloroso e gli anni ormai son tanti, son otto.
Otto anni fa eri ancora vivo, lo eri a pochi passi da me, lo eravamo ancora tutti.
Quell’urlo, le urla di ognuno di noi squarciarono quel cielo maledetto, quel cielo violentemente limpido,
che appariva lontanissimo per il persistere dei fumi dei lacrimogeni… quel maledetto cielo che sarebbe stato meglio ci cascasse addosso: sarebbe stato meno doloroso di quell’urlo maledetto. Genova assassina e maledetta, Genova che mai liberammo, Genova che spezzò le nostre gambe senza farle mai rialzare..
Quell’urlo indimenticabile…che c’ha ammazzato tutt@ sette anni fa, e che persiste…
Carletto col nostro stesso sangue, Carletto con la stessa identica necessità di noi tutt@ di essere lì quel giorno,
Carletto e la sua voglia di vivere che l’ha fatto scendere in strada,
Carletto e il suo estintore, e il suo istinto di re-azione davanti a quel nemico marciante, mai visto prima in quel modo.
Un nemico nuovo, mai più come prima.
E in quello spartiacque sei scomparso tu, sangue nostro.
Tu e il tuo magro passamontagna.
Tu, ad aggiungerti a già troppi nomi, tu ad aprire la lista dei morti nostri, della mia generazione.
Ciao Carle’, mi vivi dentro passo dopo passo

A Carlo Giuliani, al suo assassino stupratore
“Non è un tipo che si fa ingabbiare”
Dieci, Nessuno, Trecentomila
Genova, dieci anni dopo
La vergogna di Strasburgo
Quel passo in più

  1. nicoletta
    21 luglio 2009 alle 14:16

    dimanticato troppo in fretta
    dallo stato di sicuro
    e dagli organi di “informazione”….che ci parlano invece di come affrontare la calure…e di cosa mettere nella valigia per il we…
    che imbarazzo questa nazione…che non ha pietà manco di se stessa…che non sa dove andare…
    io di anni ne ho 44
    mia figlia 6
    ma avrei, fisiologicamante parlando, essere…esssre stata la sua di mamma

    che mia figlia cresca capendo
    è tra le poche cose che io possa fare…

    come se fosse…
    io il 20 luglio dentro piango

    Nicoletta

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  2. alfredo
    3 agosto 2009 alle 18:22

    Cara Nicoletta, io di anni ne ho 59 e mia figlia 23, temo di non essere stato lucido come te quando lei aveva 6 anni, dopo anni ed anni di lotte, illusioni e sconfitte faticavo a spiegare a me stesso…. anche per questo ammiro le compagne come te! E voglio ringraziarti anche pensando al bene che queste tue parole faranno ad Haidi……
    alfredo

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