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Enrico Triaca scrive ancora al suo torturatore: l’avvocato Nicola Ciocia, conosciuto come professor De Tormentis, uomo di Stato

15 febbraio 2012 3 commenti

Da INSORGENZE, il blog di Paolo Persichetti.

Da un «combattente» come lei mi sarei aspettato un gesto “Etico” dell’ultim’ora: «Eccomi qua sono io», e invece niente, ha aspettato fino alla fine nascosto nella sua tana, ha aspettato che la stanassero come un coniglio tremolante ed ora ci racconta che nulla è vero. Dottor Jekyll e Mister Hyde, da latitante rivendica le sue «eroiche gesta» e ora che la sua identità è evidente piagnucola la sua innocenza, la sua correttezza, ci vuole impietosire con la sua cagionevole salute.
Non è dignitoso per funzionario dimostrare che solo in anonimato sa assumersi le proprie responsabilità, che sa solo vivere nell’ombra. Purtroppo nessuno le ha imposto nulla «Professore»; tutto questo casino lo ha combinato lei di sua spontanea volontà rilasciando interviste.
Stia tranquillo «Professore» non le succederà nulla, i reati sono tutti prescritti, il suo Stato continuerà a difenderla. Lo faccia un gesto dignitoso per una volta nella sua vita giunta agli sgoccioli, non ha nulla da perdere, non la sua carriera ormai conclusa, non il suo nome ormai noto.
Io da parte mia le assicuro che non la morderò, non la guarderò con rancore, «Professore», lei mi è del tutto indifferente. Qui non si tratta di trovare un colpevole, di capire chi è il macellaio e chi la vittima, ma di ripristinare una verità Storica, e questo, caro «Professore», dovrebbe essere il suo imperativo come funzionario di Stato che ha giurato sulla Costituzione. Non lasci questa terra da vigliacco. Sono altri i silenzi che fanno rumore, sono quelli di chi le ha dato gli ordini, sono quelli di chi in silenzio, aqquattati nell’ombra aspettano che passi la bufera parlando di Democrazia, Costituzioni e Stato di Diritto.
Il Terroristà sarò sempre io, comunque vada.
“Noi ci sedemmo dalla parte del torto perché gli altri posti erano tutti occupati”
Bertolt Brecht

(E i culi di pietra del potere sono pesanti da scalzare N.d R.)

13 febbraio 2012

Saluti, Enrico Triaca

ELENCO DEI LINK:
1) Introduzione al libro di Alleg di Jean-Paul Sartre
2) breve cronologia ragionata e testimonianza di Ennio di Rocco, B.R.
3) Testimonianze di Emanuela Frascella e Paola Maturi, B.R.
4) Testimonianza Di Sisinnio Bitti, P.A.C.
5) Arresto del giornalista Buffa
6) Testimonianza di Adriano Roccazzella, P.L.
7) Le donne dei prigionieri, una storia rimossa
8 ) Il pene della Repubblica
9) Ma chi è il professor “De Tormentis”?
10) Atto I: le torture del 1978 al tipografo delle BR
11) De Tormentis: il suo nome è ormai il segreto di Pulcinella
12) Enrico Triaca, il tipografo, scrive al suo torturatore
13) Le torture su Alberto Buonoconto 1975
14) La sentenza esistente
15) Le torture su Sandro Padula, 1982
16) La prima parte del testo di Enrico Triaca
17) Seconda parte del testo di Triaca
18) ” Chi l’ha visto? ” cerca De Tormentis, alias Nicola Ciocia

Alessandro Amigoni: vigile urbano, maestro di tiro, ASSASSINO

15 febbraio 2012 88 commenti

Alessandro Amigoni, agente della polizia locale di Milano: ASSASSINO

Eccolo il vigile assassino!
Hanno detto di tutto nei primi momenti: io senza saperne molto, dopo pochi minuti ho lanciato su twitter imprecazioni contro un assassino.
In tanti mi hanno scritto le peggio cose, che non potevo parlare così di un uomo che stava facendo il suo dovere, che aveva avuto paura  (come chiunque, sostengono perfidamente e convinti quelli che scrivono) nel trovarsi davanti ad una pistola puntata contro.
Mi puzzava dall’inizio la ricostruzione che ci raccontavano in rete pochi minuti dopo: mi puzzava l’inseguimento, mi puzzava il fatto che il morto era disarmato ma quello accanto a lui “avrebbe avuto” un’arma e l’ “avrebbe puntata”, scappando, contro i vigili.
MENZOGNE.
Non c’era nessuna pistola in quella corsa che di certo nessuno pensava mortale.
Nessuna pistola: quello che invece c’era di sicuro è un killer. Un killer dichiarato, perché basta guardare questa foto ed avere mezza informazione sulla vita di questo Alessandro Amigoni…che ha un nome e un cognome come vedete, al contrario del “migrante cileno di 28 anni”, che non ha diritto a nulla, manco da morto.
Colpevole di correre, di esser scappato dal luogo di una rissa: colpevole di aver incontrato sulla sua strada un assassino, un uomo che non aspettava altro che tirare su qualcuno, soprattutto su un qualcuno la cui vita conta nulla per uomini come Amigoni: come un migrante.
Si chiamava Marcelo Valentino Gomez Cortes, per noi questo nome è importante.

Ora vediamo cosa ci diranno, vediamo se dopo queste foto e il profilo che sta uscendo di quest’uomo pssano almeno evitare che vi venga raccontata la menzogna della legittima difesa, della paura o quant’altro.
E’ un assassinio , per mano di un uomo che era un assassino potenziale già solo guardandolo da lontano:
ma lavorava per lo Stato, armato di una beretta 84F, all’interno del reparto dei 53 “duri” della polizia locale milanese, il “Nucleo operativo Duomo-Centro”, impegnato nella lotta all’abusivismo commerciale e alla contraffazione. Insomma, quei boia caccia migranti che girano per le nostre strade, con il desiderio di uccidere a quanto pare.

ORE 15: ci ripenso sopra, perché non riesco a non farlo.
E allora mi vado a cercare un po’ di news e sviluppi e leggo i particolari che iniziano a venire alla luce.
In primis un po’ di balistica che va a confermare che il colpo è entrato dalla scapola sinistra per uscire dal capezzolo, perforando il cuore.
Cosa che ci conferma l’omicidio ad un uomo di spalle, mentre correva.

Poi, fortunatamente tutto ciò sta uscendo dettagliatamente fuori perché i suoi stessi compagni di squadra, ben 3, hanno dichiarato nero su bianco in tre diversi interrogatori di non aver mai visto nessuna pistola.
Oltretutto l’unico testimone civile, un passante, ha confermato la cosa dando un triste dettaglio un più, cioè che scappavano urlando “non sparate”!

E ancora…e qui nasce il mio sconcerto.
L’avvocato di quest’assassino in divisa è Gian Piero Biancolella, avvocato di Calisto Tanzi. Cavolo! Ma quanto guadagna un vigile urbano?
E come fa a pagare la parcella dell’avvocato Biancolella?

IL 21 MARZO ARRIVA LA PERIZIA BALISTICA: LEGGI tutto si conferma!