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Archive for 13 febbraio 2012

Il comunicato di Anonymous, solidale con il popolo greco!

13 febbraio 2012 3 commenti

Cittadini della Grecia,

Siamo Anonymous.

Abbiamo seguito gli eventi ora in atto ad Atene, con reazioni contrastate. Siamo rattristati dalla distruzione e dalla rovina costate ad Atene ed alla gente che in essa vive da questa campagna.Eppure possiamo simpatizzare con loro. Il governo ha evitato le richieste del popolo infinite volte. Ha rifiutato di ascoltare la sua gente, e per questo motivo siamo al fianco del popolo greco. Abbiamo provato il loro dolore e le loro sofferenze. Non possiamo starcene inerti a guardare mentre il popolo è oppresso a causa di misure di Austerità che non gli gioveranno nel lungo termine.

Questo è il motivo per cui noi prendiamo posizione contro il governo greco. Li abbiamo avvertiti più volte di fermare le proprie azioni contro la loro gente. Li abbiamo avvertiti di smettere di sostenere questi tagli che danneggeranno indefinitamente la classe media e bassa. Non l’hanno fatto. Le azioni ora in atto sono il risultato del loro non ottemperare alle nostre richieste. Non abbiamo organizzato queste sommosse in alcun modo. Tutto ciò che abbiamo fatto è stato diffondere la notizia del fallimento del vostro governo nell’accogliere le condizioni del popolo.

Anonymous sta continuando i propri attacchi contro il governo greco, e non si fermerà finché il popolo non otterrà ciò che vuole. Se questo non accadesse, il governo greco cadrà. Questo è anche un avvertimento a tutte le altre controparti dell’Unione Europea. Italia, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, Polonia, e tutte le altre subiranno lo stesso destino della Grecia.

Siete stati tutti avvisati.

Siamo Anonymous.
Siamo Legione.
Non perdoniamo.
Non dimentichiamo.

Saremo al fianco del popolo greco.
Al governo greco: avreste dovuto aspettarci.

 QUI L’ARTICOLO DI @Infofreeflow per INFOAUT : LEGGI!

La Grecia …. e l’ “inimmaginabile”

13 febbraio 2012 2 commenti

Prendo, parola per parola, dal blog di Franco Senia, compagno e amico.
Grazie Fra’ , questo “inimmaginabile” m’è proprio piaciuto!

Una foto regalo da "Il Marconista" che ringrazio. La cercavo da un po'...era lo slogan che più mi era rimasto nelle orecchie! STO DROMO!! TUTTI IN STRADA!

«La scelta non è tra i sacrifici e non fare sacrifici, ma tra i sacrifici e qualcosa di inimmaginabile», così ieri ha chiosato Venizelos, ministro greco delle finanze. Ed è vero. E’ proprio questa la scelta, da fare. La scelta che ieri, in Grecia, forse, si è cominciato a fare. Scegliere qualcosa di inimmaginabile. Immaginare l’inimmaginabile. Commissariati di polizia ed armerie assaltate. Una fune tesa attraverso la strada che consegna ai manifestanti un reparto di motociclisti della non più temuta polizia Delta. Qualcosa di inimmaginabile, in faccia a chi riesce ad immaginare solo fame e miseria, tagli allo stato sociale e indigenza, sfruttamento e schiavitù. Ad Atene, il sindacato che poche settimane fa si era schierato contro i manifestanti a difesa del parlamento, non è riuscito nemmeno a raggiungere la piazza. Sì, è proprio qualcosa di inimmaginabile. Era inimmaginabile, qualche millennio fa, quel che poi in Grecia è cominciato. Non so se tutto questo sia qualcosa che sta finendo o sia qualcosa che sta cominciando. So che è qualcosa. Ed è inimmaginabile.

Leggi il racconto della giornata di ieri: QUI

Bahrain: di nuovo in arresto @angryarabiya

13 febbraio 2012 1 commento

Il volto di Zeinab!

Ancora lei, ancora piazza della Perla di Manama.
Ancora repressione, anfibi di regime, manette, caserme.
Le notizie degli ultimi minuti ci dicono che resterà in stato di fermo di polizia per almeno sette giorni.
Sappiamo quanto è forte questa giovane donna, sappiamo con quale dignità e coraggio manda avanti la sua esistenza, tra carceri e mobilitazioni: più di una volta abbiamo parlato di lei, ogni volta che è stata catturata, ogni volta che c’ha raccontato le condizioni di suo padre,
condannato all’ergastolo, e di suo marito, detenuto nello stesso carcere.
Il Bahrain non interessa a nessuno.
E’ un paesello piccolo, ricchissimo, dalle donne nere e dagli schiavi asiatici; è un paese di cui non si sa pronunciare il nome,
e non si vuole impararlo.

Domani sarà una giornata importante per quel paese: l’anniversario della prima manifestazione a Manama, l’anniversario dell’inizio delle inaspettate mobilitazioni che stanno mutando per sempre il paese, la sua popolazione, le sue donne.
Purtroppo Zeinab al Khawaja, che trovate su twitter come @angryarabiya non potrà esserci; costretta in una cella, come buona parte dei suoi cari.
Noi terremo gli occhi aperti.
FREE BAHRAIN
FREE ANGRYARABIYA!

AH! Dimenticavo…ieri il re Hamad bin Isa al-Khalifa, dittatore sanguinario del Bahrain, in un’intervista allo Spiegel Online fa un appello ad Assad. Gli dice, pensate voi la faccia come il culo, di prendere in considerazione le richieste del suo popolo.
Un torturatore, che chiede al capo dei macellai di esser clemente: se non ci fossero fiumi di sangue sarebbe una barzelletta.
In questo video, Zeinab…

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