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Da un minatore, ad un sindaco piegato al padronato


Pubblico una lettera del carissimo Antonello Tiddia, minatore del Sulcis che ho avuto modo di conoscere nella sua bella terra.
Minatore sardo, incazzoso e in lotta,
sempre pronto a difendere la sua terra, il suo lavoro, i suoi ideali,
contro la violenza padronale.
[QUI il racconto della giornata]

Caro Sindaco ,
del comune di Carbonia le scrivo in base alle sue dichiarazioni sui fatti di martedi 13 , “Condanno fermamente gli atti di violenza”.
Quindi condanna gli scontri che si sono avuti tra le lavoratrici,i lavoratori, i cassintegrati , i disoccupati e gli studenti con le forze dell’ordine . Questo nella vecchia miniera di Serbariu di Carbonia, in concomitanza con la venuta nel Sulcis dei ministri Passera e Barca. Per Passera e i suoi compari la disoccupazione, lo smantellamento dell’apparato produttivo, la precarietà non sono affatto una priorità: sono soltanto i soliti indecenti argomenti di recitazione tipici di chi va a rendere visita a un ammalato che si desidera spacciato: una passerella in abito di circostanza con le più fantasiose promesse di guarigione. In realtà si occupano di debito pubblico, di spread, di liquidità delle banche, di scudi salva-stati, di fiscal compact, di pareggio di bilancio e di spending review, ma nell’interesse di chi ne è responsabile piuttosto che nell’interesse di chi ne è vittima: cioè nell’interesse del mercato finanziario e nella cura delle sue convulsioni. Il loro compito è soddisfare gli appetiti famelici di un branco di banchieri, di finanzieri, di speculatori e di ricchi.
In ogni modo e a ogni costo.
Come lei forse non sa i lavoratori avevano capito che non avevano portato niente di utile al tavolo e  si sono leggermente incazzati e hanno bloccato le uscite della miniera. A quel punto sono arrivati gli elicotteri per portare via quei pagliacci di ministri. Per i lavoratori la manifestazione era finita lì, perché avevano dato il messaggio che non è più il caso di venire a prendere per il culo la gente! Stavano già decidendo di andare via quando a qualcuno è venuta la brillante idea di dare l’ordine di sparare i lacrimogeni (ad altezza d’uomo)e da li sono nati i grossi scontri.
Quindi mi aspettavo da parte sua la solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori sardi . Invece da buon servo e suddito ha condannato gli scontri con le forze dell’ordine , per ingraziarsi le simpatie dei poteri forti . Io e lei nel futuro saremo agli antipodi, lei con i padroni , io con i lavoratori e con le fasce più deboli .

ANTONELLO TIDDIA OPERAIO CARBOSULCIS

L’aria che si respirava con l’arrivo di Passera

I minatori del Carbosulcis

  1. Avatar di gianni
    gianni
    18 novembre 2012 alle 20:44

    Caro Antonello e compagni sardi avete mille ragioni e peccato che Passera sia riuscito ad involarsi vista la brutta parata e Gramsci sarebbe stato sicuramente al vostro fianco, mentre stalinisti come oggi Fassino ed ieri Pecchioli, avrebbero fatto peggio della Cancellieri nel reprimere le piazze d’Italia giudicando SQUADRISTA ogni tipo di violenza.La vostra è una lotta per la sopravvivenza delle vostre famiglie e non la aspirazione ad un benessere borghese. Fraternamente Alberta e Gianni

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  2. Avatar di icittadiniprimaditutto
    icittadiniprimaditutto
    18 novembre 2012 alle 22:21

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto and commented:
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  3. Avatar di Mario Teodoro Pizzorno
    Mario Teodoro Pizzorno
    20 novembre 2012 alle 13:05

    Solidarietà ai meno abbienti, non mi pronuncio sul tuo sindaco perchè non so niente di lui ma, conosco il mio di sindaco…
    Forza Antonello e Sardi, sono un ex Operaio quindi vi comprendo.

    Mario Teodoro Pizzorno.

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