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I mineros e le pallottole di gomma: immagini di una piazza

L’incredibile forza del corteo dei mineros, che in piena notte ha raggiunto Madrid dopo la lunga marcia….

Questa la risposta dello stato poco dopo..
QUANDO PARLATE DI VIOLENZA,
PENSATE AL PORTELLONE DI QUESTO BLINDATO,
PENSATE A LUI CHE ESCE E SPARA IN FACCIA A CHICCESSIA,
PALLETTONI DI GOMMA PERICOLOSISSIMI,
CAPACI DI CREARE LESIONI GRAVISSIME, SOPRATTUTTO AGLI OCCHI.
(Tra i feriti, ieri, da queste pallottole anche una bimba di 11 anni)
In questo sito molte informazioni sull’uso di questi armamenti nelle piazze spagnole:
STOPBALESDEGOMA.ORG
Minatori asturiani: arrivano a Madrid, insieme alle pallottole di gomma
Sono arrivati a Madrid, dopo la lunga marcia, in piena notte, accolti da migliaia di persone.
Tutti i minatori delle Asturie, di Aragona, Castilla y Leon, Castilla-La Mancha e Andalusia, ma anche molti solidali da ogni punto del paese, si son ritrovati oggi nella capitale del potere politico ed economico spagnolo,
per combattere contro la chiusura delle miniere di carbone, unica fonte di reddito per tutta quella zona del paese.
Un taglio del 63% degli aiuti al settore: questo il piano killer del governo che passerà così da 310 a 111 milioni il finanziamento preciso, anche in barba all’accordo strategico precedente firmato tra sindacato e padronato.
Un vero e proprio attentato al lavoro di migliaia e migliaia di persone, tra miniere e indotto,
che infatti stanno difendendo a denti stretti il loro salario, con ogni mezzo a disposizione.
Dall’uso sistematico e continuo dei blocchi stradali, delle barricate, agli scontri senza remore con gli apparati speciali delle forze di sicurezza,
che da settimane militarizzano le regioni ad altra concentrazione mineraria.
Più di 500 autobus, accolti da una grande ovazione della piazza.
L’accoglienza è stata decisamente diversa da parte della polizia che dopo le prime cariche non ha esitato ad usare anche proiettili di gomma;
El Pais parla già di 7 arresti ed una 40ina di feriti, avvenuti quasi tutti su Paseo de la Castellana, grande arteria del centro città, sede del ministero dell’industria, dove è partita la prima sassaiola contro le forze dell’ordine che ha fatto poi partire le cariche della polizia antisommossa.
Ci aggiorniamo tra poco.
SOLIDARIETA’ AI MINATORI SPAGNOLI!
UNA CRONACA DELLA GIORNATA: QUI
PER SEGUIRE LA DIRETTA DALLA PIAZZA: QUI
Asturie: la repressione si abbatte sull’insurrezione dei mineros
La repressione spagnola tenta di abbattersi sulla lotta dei minatori, che più che una lotta in difesa del proprio posto di lavoro e del proprio salario
sembra prendere le forme dell’insurrezione.
Di quelle che non si fermano davanti a nulla.
I blocchi stradali e autostradali vanno avanti da settimane, con una forza impressionante e con una solidarietà diffusa in tutta la provincia autonoma della spagna settentrionale, zona ricca di giacimenti e impianti di estrazione mineraria.
E’ proprio sull’autostrada A-66, all’altezza dei tunnel di El Padrun (che dire, il nome ispira di suo una dinamitarda lotta di classe) che gli scagnozzi dello stato spagnolo, truppe speciali della Guardia Civil, si sono abbattuti sui manifestanti che stavano costruendo una barricata incendiata, una delle tante che rendono impossibili gli spostamenti nella zona.
Il pestaggio è stato compiuto soprattutto su tre minatori, uno dei quali ferito in modo grave e poi lo scontro è andato avanti, fino all’arresto di tre persone, poi rilasciate dopo poche ore.
Anche nelle caserme, nei blindati e nei luoghi di detenzione la repressione spagnola non ha esitato ad abbattersi pesantissima sui manifestanti: dei tre arrestati, uno è stato ricoverato successivamente per le gravi lesioni riportate.
Sono diversi i punti della zona dove le autostrade vengono ripetutamente bloccate, con code e rallentamenti che da mesi ormai hanno variato tempi e spostamenti degli abitanti:
che, ripetono, malgrado i grossi disagi si son sempre rivelati solidali ed uniti alla lotta dei minatori, nelle Asturie come in León e Aragona.
Basta vedere quanti, tra i fermi e gli arresti, appartengano a tutt’altre categorie: dagli studenti ai pensionati, dai dipendenti pubblici ai metalmeccanici.
Venerdì scorso è stata forse la giornata di scontri più pesanti: la contrapposizione tra lavoratori e reparti speciali della Guardia Civil alza il tiro giorno dopo giorno, con una rabbia e una determinazione a noi sconosciute, ormai.
Il territorio poi gioca la sua parte, e la conoscenza dei tunnel permette ai minatori in lotta e ogni tanto in fuga dalla repressione, di sparire e apparire qua e là, come spettri che si aggirano per cunicoli e città:
ormai impossessatisi dei pozzi, i mineros riescono spesso a sfuggire agli arresti entrando nei pozzi che, come quello di San Antonio comunicano direttamente con il centro della città.
Si impara sempre dal passato, e loro tra tunnel ed esplosivi partono già avvantaggiati:
PIENA SOLIDARIETA’ AI MINATORI IN LOTTA!
Leggi: I minatori sardi solidali con quelli delle Asturie
Su questo blog: La rabbia dei minatori sbarca a Madrid
24 Aprile staffetta Civitavecchia-Montalto di Castro: NO MORTI LAVORO, NO NUCLEARE, NO CARBONE!
NELL’ANNIVERSARIO DI CERNOBYL STAFFETTA DA CIVITAVECCHIA A MONTALTO
BASTA ENERGIA PADRONA, MORTI SUL LAVORO E NUCLEARE,MAI PIU’
Da oggi e per almeno 15gg. il “ cantiere della morte” di Torvaldaliga sarà fermo per l’ordinanza di chiusura emessa dal sindaco di Civitavecchia.
Da ieri sono iscritti nel registro degli indagati “per omicidio colposo” 11 persone : 3 responsabili della ditta Guerrucci ( da cui dipendeva Sergio Capitani), 1 della ditta General Montaggi( che aveva da poco controllato “l’impianto ammoniaca”), ben 7 dell’Enel , dal capo centrale a dirigenti e tecnici della centrale di Torvaldaliga Nord.
Da stamani , ha preso il via l’ispezione dell’ISPELS con l’incarico di verificare le inadempienze della sicurezza sul lavoro.
Qualcosa si è smosso , ma al caro prezzo di vite umane e disastri ripetuti !
Le colpe e le responsabilità – oltre quelle primarie dell’Enel che gestisce 2/3 della produzione nazionale( di quella di molti altri paesi UE, anche nucleare) e che controlla centinaia di ditte in appalto e subappalto che lavorano per lei – sono dei partiti e del Parlamento, che hanno svuotato e reso mano mano inservibile la “legge sulla sicurezza del lavoro”, sostitutiva della 626/94 .
In particolare scaricando su altri sottoposti le “responsabilità primarie del datore di lavoro “ che non è più il “ responsabile della sicurezza”. Dove, “ il piano dei rischi” non è fatto sulla specifica tipologia dell’impianto, bensì su un fac simile generico. Dove, agli addetti pubblici al controllo della sicurezza è permesso di fare i consulenti per i gestori privati. Dove le sanzioni sono diventate ridicole e/o inesistenti.
OVVERO, A FRONTE DI MORTI E DISASTRI RIPETUTI, PARTITI E PARLAMENTO HANNO DELIBERATO L’ IMPUNITA’ ZERO !
Seguiremo passo passo questa vicenda, affinché non si chiuda con un nulla di fatto.
Siamo altrettanto preoccupati per la famelicità dell’Enel, dei partiti e degli imprenditori nazionali/locali, che pur di realizzare impianti inutili e dannosi – di muovere ingenti somme e relative mazzette – non esiterebbero a candidare il territorio che va da Civitavecchia a Montalto di Castro quali località per le centrali nucleari, con tutto il carico di morti , di disgrazie e di tumorati al presente e per le future generazioni.
VANNO SMASCHERATI SUBITO; GLI VA IMPEDITO DI NUOCERE ANCORA !!
A breve , il 26 aprile, ricorre il 24° anniversario del disastro nucleare di Cernobyl – che ha causato decine di migliaia di morti in Ucraina-Russia-Bielorussia…..Polonia-Cekia-Slovacchia,Bulgaria, Romania,…… Austria, Slovenia, Germania,Italia – sarà l’occasione per tornare a Montalto il 24 aprile , con una staffetta da Civitavecchia a Montalto per gridare “ basta con l’energia padrona , morti sul lavoro e nucleare, mai più”
Roma 7 aprile 2010
Cobas Energia/ Cobas Lavoro Privato – Coordinamento Antinucleare “ salute,ambiente,energia”
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