Lo spazio liberato dalle Cagne Sciolte, e la passeggiata collettiva del 2 febbraio
Mai ho avuto modo di scrivere dello spazio occupato dalle Cagne Sciolte, in via Ostiense 137, una manciata di settimane fa, il 14 dicembre.
Eppure quel luogo è stata la sola fonte di fughe di queste giornate lunghissime, il solo luogo di calore totale e immediato,
quello spazio liberato straordinario,
liberato da compagne che insieme son di una forza e di una bellezza rara.
Non son mai riuscita a ringraziarle se non per le azioni fatte alla loro nascita, prima che quel locale sigillato per loschi giri sui corpi delle donne fosse preso e riaperto ad una comunità che è trascinante e bella, variegata e non ortodossa, liberata e liberante.
Un luogo che ha il sapore della complicità, che ha l’energia e la forza di chi lotta da sempre, in ogni contesto attraversato,
che sento lontano da dinamiche ormai insopportabili che ci portiamo dietro come una zavorra ormai genetica.
E allora non lo faccio nemmeno ora, che son lontana, e mi mancano… non ne scrivo, che tanto basta guardarle un secondo per capire che le parole non servono poi così tanto.
Non lo faccio perché ho voglia di cazzeggiare ballando intorno a quei 4 pali, ho voglia di chiacchierare su quei divanetti e veder mio figlio correre intorno al palco come un pazzo: troppi desideri per poter “scrivere” senza sembrare un po’ scema.
Spero di essere con voi, per le strade di quel quartiere, domenica 2 febbraio…
( qui gli altri articoli sulle Cagne Sciolte : LEGGI )
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31 gennaio 2014 alle 15:29Lo spazio liberato dalle Cagne Sciolte, e la passeggiata collettiva del 2 febbraio | NUOVA RESISTENZA
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