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I morti di Lampedusa: siamo tutti ASSASSINI


Basta!
Basta piagnistei, Basta titoli dei giornali, Basta reportage, Basta racconti dei sopravvissuti,
Basta papa, Basta funerali, Basta con quei corpi messi lì come balene suicide, soli e semplicemente morti.
BASTA perdio.

E’ peggio di una guerra, è “nella spiaggia di casa”, è quotidiano e martellante.
Oggi si parla di 80 morti, oltre 200 dispersi, non ce la faccio nemmeno a leggere.
E ne siamo responsabili, tutti infinitamente responsabili, tutti noi con le mani sporche del sangue di centinaia centinaia centinaia e migliaia di uomini e donne che muoiono senza che nessuno senta il loro grido di disperazione, mai.
Quindi basta chiacchiere, ammettiamo di essere degli assassini oppure sarebbe meglio TACERE.

Si muore in mare perché esiste la Fortezza Europa e le sue leggi,
Si muore in mare perché  non esistono corridoi umanitari dove profughi, migranti o chiunque voglia farlo possa passare,
Si muore in mare perché dopo un po’ d’acqua c’è un muro altissimo, coperto dal filo spinato, dove se muori spesse volte vai solo giù, e ancora giù, fino ad esser rimosso dal mondo perché mangiato dalle acque.
Si muore in mare perché esisono le leggi sull’immigrazione, come la Bossi-Fini (ex Turco-Napolitano, ricordamosele le cose che fa sempre bene) e perchè noi, tutti tutti tutti noi vigliacchi collusi, non l’abbiamo mai abbattuta.
Basta cazzo, ora veramente basta.
Dal 1988 i morti ufficiali sono 19.142…immaginate quanti possono essere realmente.
Al primo punto di ogni nostra lotta deve esserci l’abbattimento del muro della Fortezza Europa,
al primo punto di ogni nostro sospiro ribelle deve esserci la DISTRUZIONE delle leggi che “regolano il flusso di migranti”, e che son solo fucili che sparano quotidianamente su chi muove passo verso l’altrove, verso il nuovo, verso altro.
Rimbocchiamoci le maniche: PUNTO!
Contro le loro leggi, contro i loro lager, contro i loro border…

LEGGI:
Mare nostrum: un cimitero liquido
Il mare della morte
La strage di Catania
I corpi sugli scogli

P.S.: ci ripenso…
ma poi il “preso lo scafista” lo vogliamo commentare?
Come se fosse lo scafista il problema…mamma mia manco riesco a scrivere dalle madonne che c’ho

  1. Fiamma Schiavi
    3 ottobre 2013 alle 11:02

    Sì siamo tutti colpevoli. Grazie per avermelo ricordato

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  2. 3 ottobre 2013 alle 11:03

    Il mio commento, scritto dieci secondi prima di leggere il tuo. “Ci sono oltre 300 persone tra morti e dispersi sulle coste di Lampedusa stamattina. La causa è la loro fuga disperata da posti dove son nati e dove si muore troppo facilmente. Anche a causa dello sfruttamento dei paesi “benestanti”, specialmente anzi a causa loro, nostra pure. E la Lega cosa fa? Fa la Lega per l’appunto. “La colpa è della Kienge, della Boldrini”. Queste le loro dichiarazioni. Mi guardo attorno e non vedo altro che spazzatura mentale, quella di chi spara ste cazzate e quella ancora più pericolosa di chi fa finta di nulla e se ne frega, compresi gli altri esponenti dei vari movimenti politici a tutti i livelli. Dichiarazioni del genere dovrebbero essere bastanti per giustificare la chiusura di quel movimento (sigh) politico e la radiazione dai posti governativi dei loro rappresentanti. e invece a malapena vedo qualche vaffanculo e molte sgrullate di spalle. Ma la parola “Vergogna” ha ancora un significato in Italia?”

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  3. 3 ottobre 2013 alle 11:05

    Un post straziante e dolorosamente vero… 😦

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  4. breisen
    4 ottobre 2013 alle 09:03

    L’ha ribloggato su Amolanoia.

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  5. Bahy
    5 ottobre 2013 alle 16:29

    io non mi sento per nulla colpevole, non li ho chiamato io qui, non li ho messi sul barcone, non guidavo la nave e non ho fatto nessuna legge pro o contro l’immigrazione. C’ho tanti cazzi di problemi di mio per la testa che non sarà questa tragedia a spostare di una virgola la mia vita quotidiana.

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  6. 5 ottobre 2013 alle 21:50

    Sai si muore anche a tavola; si soffoca con poco poco e si muore in un attimo …

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  7. gianni
    6 ottobre 2013 alle 14:50

    …anche io non mi sento colpevole, ma per motivi opposti rispetto al commento che mi precede.Non mi sento colpevole perchè partecipo alle iniziative/manifestazioni contro il carcere, ed i c.i.e., oppure con le varie associazioni mi impegno a difesa degli “ultimi”…piuttosto mi sento impotente per non potere fare di più…vorrei poter fare evedere i compagni dal carcere o le persone nei centri…vorrei abbattere le sedi leghiste e proibire tutte le loro iniziative…gentaglia razzista che siede in parlamento e gentaglia sono anche gli altri partiti che per inseguire la loro voglia di sicurezza ( per qualche voto in più) hanno fatto queste leggi schifose…
    no, non mi sento colpevole, arrabbiato si, soprattutto perchè ci “muoviamo” poco…

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  8. gianni landi
    6 ottobre 2013 alle 16:54

    Basta anche con l’egocentrismo di Bahy o di quelle “anime splendide” che dicono …”mamma mia che tragedia!!” e non si chiedono o non vogliono chiedersi perchè avviene questo genocidio. Sono colpevoli tutte le multinazionali che hanno sfruttato da sempre il sottosuolo e la manodopera africana, che continuano a sparare contro i minatori in rivolta in sudafrica, tutti coloro che fomentano guerre fratricide nel mondo per i loro schifosi interessi di classe al potere. E’ tanto, tanto tempo che una parte di noi ragiona su queste problematiche, che le sbandieriamo ai quattro venti a voce alta, che coviamo una rabbia viscerale contro questa società egoista, insensibile e lacrimevole di fronte ad una logica sociale che non ci appartiene e che invece ci criminalizza, ci ammazza, ci sbatte in galera. “Il personale è politico ed il politico è personale” si diceva una volta. Molti di noi, oggi “vecchietti”, come dice Valentina scherzando, avevano la possibilità e le capacità di vivere una vita senza problemi economici e vegetare stando chiusi nel proprio orticello, ma avevano capito che non è tutto nella vita e si è schierato pensando più agli “altri” invece di chiudersi nel proprio egoismo meschino. Oggi mi trovo con il culo per terra ma non sotto terra come tanti compagni e questo mi riempie di orgoglio, di dolore, di rabbia, ma sono contento di non avere sprecato la mia vita, perchè questa società non mi avrebbe consentito di essere me stesso con i miei sentimenti, la mia sensibilità, la mia intelligenza costruttiva in direzione positiva. Gianni Landi

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  9. enzo
    8 ottobre 2013 alle 09:24

    ockquote cite=”#commentbody-19747enzo :

    enzo :
    BASTA la banda degli ipocriti quei governi che hanno governato negli ultimi 25 anni che vendevano e vendono armi a quei loro colleghi dittatori oggi fanno come sempre piangono fanno finta hanno altro da fare leggi leggine tutti con FRANCESCO.

    il nuovo signore delle larghe intese….B

    non è forse vero che il presente è il prodotto del passato

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  10. Francesco
    8 ottobre 2013 alle 16:07

    Non abbiamo più memoria. Le merci, il denaro circola. Gli uomini no. Noi ci arroghiamo il diritto di dare ‘il permesso di soggiorno’. Chi siamo noi? In nome di quale diritto? Chiamiamo criminali chi cerca pace e vita. Chi siamo noi? Siamo quelli che in Libia con Graziani e Badoglio gettarono i gas e con Alfano, Bossi, Maroni fecero ‘il respingimento’ in mare. Che vergogna! Vergogna ha detto Papa Francesco. Ed Alfano e i suoi hanno ripetuto la parola. Con chi l’avevano? Con me? Con te che scrivi? Che vergogna non avere vergogna! E comunque siamo tutti assassini! Anche per il silenzio!

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