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Dalla Grecia… con molto “furore”
Aria sempre più che calda nell’Ellade.
La Grecia, e non solo la capitale Atene, continuano a disseminare il territorio di attacchi alla polizia, attentati dinamitardi ed incendiari, manifestazioni, scioperi e occupazioni di scuole e facoltà universitarie.
L’ala più dura dell’anno rivoltoso, il massiccio movimento anarchico non sembra lasciarsi fermare dalle pesanti intimidazioni del nuovo governo e oggi rivendica l’attentato di ieri mattina contro gli uffici del partito di estrema sinistra Syriza. La rivendicazione riporta una firma tutta nuova “Incendiari dell’isteria e del terrore”, che dichiarano nel comunicato di aver voluto colpire quel partito per denunciarne l’evidente condotta antirivoluzionaria e che l’azione era stata compiuta con ordigni a gas proprio “per non mettere in pericolo la vita delle persone” ma solo per far arrivare chiaro il messaggio.
Ieri invece di cose ne son successe diverse ad Atene, Salonicco e anche ad Heraklion, principale città dell’isola di Creta (dove sono state incendiate diverse auto della regione) . A Salonicco 5 uomini armati hanno sparato all’alba contro agenti della polizia : una pattuglia li aveva sorpresi armati di fucile su due auto, non si capisce se hanno intercettato una rapina o se fosse un’azione di uno dei gruppi armati attivi ormai nel paese. Solamente pochi giorni fa un commissariato di Atene era stato assaltato da un gruppo armato e 6 agenti erano rimasti feriti.
E siamo sempre più vicini al 17 novembre, anniversario della rivolta studentesca contro i colonnelli del 1973 e al 6 dicembre, primo anniversario dell’uccisione di Aleksis
Qui tutti gli aggiornamenti fatti su Atene nell’arco di quest’anno
MPATSI GOURUNIA DOLOFONOI
Le ultime foto di Stefano Cucchi
Stefani Cucchi venne pestato a sangue prima di entrare in carcere
Lo provano le foto prese dal personale penitenziario della matricola del carcere di Regina Coeli
Le immagini scattate 20 ore dopo l’arresto. Sul volto di Stefano Cucchi sono visibili le tracce delle percosse. Era il 16 pomeriggio, a nemmeno venti ore dal suo fermo avvenuto alle 23,30 del giorno prima. I colori sul viso di Cucchi sono quelli dei lividi. Non si può guardare, quel ritratto, l’unico scattato dopo il suo arresto, senza pensare che sei giorni dopo quell’uomo di 31 anni con lo sguardo spaventato, finito in carcere per una dose da 20 euro di hascisc, sarebbe morto. Morte avvenuta il 22 ottobre, alle 6,20 del mattino, nel reparto detenuti dell’ospedale Pertini
Che divise indossano quelli che hanno ridotto così Stefano Cucchi?

Segni evidenti del pestaggio sul collo, la mascella e lo zigomo di Stefano Cucchi ritratti dalla foto segnaletica presa al momento dell’ingresso in carcere
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