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Posts Tagged ‘Genova2001’

Gilberto Caldarozzi denuncia baruda.net per diffamazione

16 aprile 2015 8 commenti

Nell’aprile del 2013 fui convocata in via Genova, negli uffici Digos, images
dove ebbi un colloquio volto a stabilire se questo sito, dal nome Polvere da sparo, era riconducibile alla mia persona in quanto era stata presentata una denuncia per un post pubblicato. Certamente. E’ registrato con il mio nome e cognome, così come è presente il link alla mia pagina personale di diversi social network, dove è ben visibile e chiara la mia identità.

Da alcuni accenni si poteva capire che il denunciante era qualcuno di importante, nei vertici della Polizia, “offeso” per quel che era stato scritto sulla mia pagina e che c’era Genova di mezzo. Ma poi fu solo silenzio, fino a poco fa …

CONTESTAZIONE DL FATTO DI REATO

PERNICIARO
del delitto p. e p. degli art. 595 c.p. comma 3, perché in qualità di registrataria del dominio “baruda.net” consentiva la pubblicazione di scritti offendendo la reputazione del denunciante Gilberto Caldarozzi, con messaggi del seguente tenore: “Gilberto Caldarozzi, “illustre” assistito del neo ministro della giustizia, noto torturatore (ah NO! scusate: non è un torturatore eh! Solamente uno che ha assistito a tutto il pestaggio della Diaz, ai denti saltati, alle ossa spaccate a bastonate e calci e poi ha pensato bene di far tutto quel che era in suo potere per occultare i fatti. Non un torturatore quindi, fate voi)”
Commesso in data antecedente e prossima al 19/07/2012

PARTI OFFESE

CALDAROZZI Gilberto, nato a Roma il 20/03/1957

Vi lascio intanto il link dell articoli presenti all’interno della denuncia: QUI

Seguiranno aggiornamenti …

Eccolo eh…”terrorismo ed eversione” in Val Susa

29 luglio 2013 3 commenti

dal sito NOTAV.info
ORA TIRANO FUORI “TERRORISMO E EVERSIONE”!

Decine di perquisizioni sono in corso da questa mattina in Val Susa e a Torino ai danni di divers* compagn* del Comitato di Lotta Popolare. Perquisiti anche i locali dell’Osteria La Credenza di Bussoleno. Un luogo di ritrovo e aggregazione conosciuto e frequentato da centinaia di persone (notav e non solo) viene di fatto additato come luogo di oscure trame… Perché l’articolo indicato nei mandati che accompagnano l’ennesima “operazione” targata Padalino & co. sono il 280 comma 1 n.3 cp e 10 e 121. 497/74, quello che indica “l’attentato con finalità terroristica e di eversione”

CREI reati contestati farebbero riferimento alla sera del 10 luglio, quando, tra molte altre iniziative, si verificò anche un’iniziativa al cantiere di Chiomonte, con taglio di reti.

Nei mandati si legge la volontà di ritrovare nelle case degli indagati [citiamo a braccio] “materiale esplosivo, contundente, atto al taglio di recinzioni e supporti audio-visivi e digitali che permettano il riconoscimento di eventuali complici”. Come al solito sono stati sequestrati compiuter e altri dispositivi tecnologici di comunicazione. Così commenta ironico uno dei compagni perquisiti: “cercavano armi, si son presi computer e I-Phone”…

Ma aldilà delle battute, si profila un salto di qualità nell’operato dei Pm con l’elmetto. Non fanno arresti o misure disciplinari ma, quatti quatti, iniziano a far trapelare la possibilità di nuove maxi-inchieste con imputazioni gravissime che, anche in assenza di prove, possono permettere lunghe detenzioni cautelari. Evidentemnte, non gli basta la figura di merda fatta con gli arresti della scorsa settimana (già tradotti ai domiciliari) e continuano a puntare in alto, verso la madre di tutte le imputazioni che Magistrati di questo calibro sognano proprinare alle lotte sociali e ai movimenti, specie quando questi non abbassano la testa!

Questo ennesimo atto intimidatorio – vera e propria provocazione – non deve lasciarci indifferenti e necessita una risposta determinata e corale del movimento, in difesa di quest* compagn* e di un luogo di aggregazione che è di tutti i Notav…

seguiranno aggiornamenti….
leggi il resto nella categoria NOTAV: QUI

Le lunghe meravigliose notti NoTav, e Carlo nostro

20 luglio 2013 Lascia un commento

Con un po’ di nostalgia vi metto anche qui, tra le pagine ormai moribonde da un mese di questo blog, il post che hanno fatto i compagni di Infoaut per raccontare la lunga notte finita da poche ore.
La resistenza della Valle non si placa, così come la solidarietà di tutto il paese e degli attivisti che anche negli altri stati combattono contro lo scempio inutile dell’Alta Velocità.
Qui potete trovare la pagina originale: LEGGI

Nel frattempo è importantissimo ricordare la campagna che in questi giorni sta partendo per l’amnistia sociale (seguite @amnistiasociale) : una battaglia importante per lottare con progettualità contro la repressione che si abbatte rapida e inesorabile contro tutti i movimenti e le battaglie che cercano di strappare qualcosa al capitale e al padronato.
LEGGI L’APPELLO e FIRMA: QUI

Intanto oggi è 20 luglio: 12 anni da una delle giornate più lunghe e dolorose della mia vita.
Quando il piombo di Stato ha perforato il tuo volto, t’ha lasciato a terra ed ha umiliato il tuo corpo esanime.
Siamo morti tutti quel giorno, abbiamo perso la capacità di sognare che provavamo a ricostruire.
Abbiamo perso te, che eri uno di noi, sangue nostro, e per sempre lo sarai.
Link su Carlo:
A Carlo
Quel passo in più
A Carlo Giuliani, al suo assassino stupratore
Genova, dieci anni dopo
La vergogna di Strasburgo

Passeggiata notturna organizzata dal movimento No Tav questa sera per dare corpo ad un’estate di lotta che si preannuncia ancora lunga…Seguite qui la diretta.
Aggiornamenti:
04.28. Poco alla volta tutti i No Tav stanno rientrando dai boschi. Chiara è la determinazione di centinaia di #notav che ancora presidiano il piazzale di Giaglione. L’invito è quello di portare ai resistenti cibo e bevande calde.
Sta per concludersi una notte che ha saputo dimostrare che il movimento No Tav non rinuncia alla lotta e anzi rilancia, oltre i divieti e la violenza della polizia.
02.35 Posto di Blocco con Digos a Mompantero zona santuario del Rocciamelone
02.31 Posto di blocco all’uscita dal centro abitato di Susa verso Bussoleno.
02.22.Il grosso dei notav è al campo sportivo di Giaglione, si attende chi sta tornando dai sentieri dei boschi!
02.11. Segnalato posto di blocco dopo i passeggeri verso susa, sullo slargo dove c’è il monumento della Susa-Moncenisio.
02.04. Giunge notizia di diversi feriti tra i #notav.
01.53. Testimonianze parlano di gruppi di notav nei boschi alle prese con i “cacciatori” dei carabinieri, ma il bosco lo conosciamo meglio noi…Forza No Tav!
01.41. Rainews24 parla di 9 fermati #NoTav.
01.41. Un primo gruppo di No Tav sta rientrando a Giaglione. Altri rimangono ancora nei boschi. Le notizie ora sono di nove fermi tra cui una compagna.
01.20. Il gruppo dei #notav spezzato in due dai cordoni della polizia. Parte degli attivisti si sono rifugiati nei boschi. Lacrimogeni a iosa. 
01.10 Giunge voce di altri quattro notav fermati, ma la notizia è da verificare
1.06. Continuano le cariche sul ponte Clarea contro i No Tav che resistono. Le notizie sui fermi sono ancora poco chiare, a breve daremo conferma.
00.48. continua il fronteggiamento tra no tav e polizia. Giunge la notizia di due fermi.
00.37. La polizia è uscita dallo svincolo autostradale per provare a prendere i no tav rimasti indietro. I No Tav però rimangono compatti e non se ne vanno. Si parte e si torna insieme.

notti NoTav

00.30. Molti i lacrimogeni sparati dalle forze dell’ordine verso il ponte e nei boschi. Il troncone dei notav sul ponte è stato invaso dai lacrimogeni, molti anziani fanno fatica a respirare. Nei boschi continua l’azione dei notav contro le truppe d’occupazione. Il movimento continua a rimanere compatto e determinato Atteggiamento nervoso delle forze dell’ordine che da subito utilizza i lacrimogeni sul lato del ponte.

 
00.14. Scontri in corso lungo l’area del cantiere. Si sentono scoppi e lanci di lacrimogeni. Diversi mezzi della polizia attestati all’altezza dell’uscita dell’autostrada ma i poliziotti non sono per ora usciti dai mezzi che rimangono fermi.
00.09. un gruppo di no tav si sta avvicinando al cantiere
00.05.la polizia ha superato il ponte ma i notav mantengono ancora la posizione a poca distanza
23.54. fuoco e fumo dalla galleria autostradale di Giaglione
23.20. sono oltre 500 i #notav che si stanno dirigendo verso il cantiere divisi in due tronconi.
22.52. Il corteo si è diviso in due tronconi, il primo che procede verso il ponte e il fiume presidiato dalle forze dell’ordine, il secondo che ha preso la via delle montagne.
22.25.I No Tav proseguono il cammino per i sentieri in direzione del cantiere. L’umore è alto, numerosi i cori No Tav!
Ricordiamo che quindici no Tav sono in stato di fermo presso la Questura di Torino. Fermati mentre in auto cercavano di raggiungere la valle, la loro posizione è ancora al vaglio…
22.06. Partiti adesso centinaia di Notav diretti al cantiere mentre le forze di polizia sono già uscite dalle reti e si sono attestati al ponte. Si preannuncia una lunga notte!

21.37 Centinaia di persone, partite dal presidio di Venaus, stanno scendendo il sentiero di Giaglione in direzione del campo sportivo per unirsi a chi ha già raggiunto il concentramento.

21.23 Moltissime le persone al concentramento di Giaglione nonostante i numerosi posti blocco. Giovani e meno giovani, tutti con bandiere e simboli No Tav!

ore 20.29 Manca ancora mezzora al concentramento a Giaglione, ma sono già centinaia le persone che hanno raggiunto il presidio di Venaus. Sarà una serata di lotta per il Movimento No Tav!

Nonostante numerosi posti di blocco da Torino a Giaglione sono moltissime le macchine che, prendendo le strade dei paesi, stanno raggiungendo il luogo del concentramento. Segui qui la diretta e usa twitter per dare aggiornamenti con #notav

… e i dieci anni da Genova 2001

19 luglio 2011 19 commenti

Foto di Valentina Perniciaro _Piazzale Kennedy tra fionde e opliti, Genova 2001_

Foto di Valentina Perniciaro _Piazzale Kennedy tra fionde e opliti, Genova 2001_

Al contrario di dieci anni fa siamo nell’era dell’hashtag, la parola dopo il cancelletto, per caratterizzare e quindi trovare le conversazioni su twitter, nuova piazza internazionale.

Dieci anni fa questa parola non esisteva, dieci anni fa a quest’ora non avremmo mai immaginato di fare la chiamata all’hashtag #carlovive  o #ioricordo o #ioc’ero … dieci anni fa, mentre iniziavamo ad invadere le strade di Genova con i nostri corpi, non pensavamo e non volevamo esser testimoni di quel che è stato.
Eh Carlé?
Figurati tu…che quel giorno sei uscito da casa perché i fumi della rivolta e della repressione (più che altro) stavano coprendo il cielo della tua città. Quel giorno sei uscito, perché non si poteva fare altrimenti: perché in quella grande trappola ci siamo cascati tutti, e tu ci sei rimasto incastrato.
Del tuo corpo è stato fatto scempio con quella camionetta e con tutti questi dieci anni che son passati: guardati intorno Carlo…
ora anche il PD ti dedica pagine e scritti, che uno ad uno li andrei ad acchiappare.
A pochi secondi dalla tua morte… come dimenticare le loro dichiarazioni? Come dimenticare la loro immediata ritirata dalle piazze?
Ora ti ricordano, ora usano il tuo nome…quando ancora non lo avevi, quando ancora non ti chiamavi Carlo Giuliani, quando ancora non eri figlio di tuo padre eri solo un “black bloc morto”, solo un “facinoroso ucciso mentre assaltava i carabinieri”, solo uno di quelli da cui prendere al più presto le distanze.
Poi … questi dieci anni.
Ora tutti ricordano…
sono giorni che twitter e la rete richiedono racconti di chi c’era.

Carlo…in Corso Europa, pochi minuti prima

Raccontiamo dove erano loro…raccontiamo che ad ascoltarli gli avremmo tirato i palloncini pieni di sangue infetto (? che so’ tipo le “molotov all’ammoniaca” della Val di Susa??), raccontiamo di Gianfranco Fini che giorni prima ha comunicato che un obitorio per 500 salme era stato predisposto “per ogni evenienza” e che in quelle ore sedeva ai posti di comando dove tutto è stato deciso.

Parliamo di chi ha voluto per forza dichiarare guerra, sapendo di lasciare per terra qualcuno.
Parliamo dei nostri NON servizi d’ordine.
Parliamo di cosa abbiamo costruito in questi dieci anni.
Parliamo (NE PARLIAMO PERFAVORE?!?!?) dei processi e della cassazione che ora si pronuncerà portandoci via dei compagni per fargli scontare malloppi d’anni di galera. Nel silenzio totale.
Parliamo di tutto, ma non cominciamo col piagnisteo, le autoflagellazioni e gne gne lo Stato com’è cattivo,
con la memoria sterile di chi si ricorda solo le mani dipinte di bianco e tutti gli altri erano infiltrati/stranieri/anarcoinsurrezioterroristislamici ,
Parliamo dei portavoce di quelle giornate, che nessuno di noi ha contestato come avrebbe dovuto.
Parliamo cavolo, parliamo eccome.
Ma non con i #ioricordo che sembra di stare all’oratorio o su una puntata di AnnoZero: parliamo di noi, di quello che abbiamo subito consapevolmente, parliamo di quello che avremmo potuto costruire, parliamo del blocconero e di dieci anni di stronzate,
parliamo di un paese che se non fosse per la Val di Susa (sempre sia lodata quella terra combattente ed orgogliosa) avrebbe cancellato la parola “conflitto” da ogni dizionario.
Parliamo, cribbio, parliamo della memoria dei compagni che funziona a comparti che non comunicano tra loro… che facciamo parliamo di resistenza e confino e poi saltiamo la lotta armata e le leggi speciali?
Che facciamo andiamo da Dante di Nanni a Carlo Giuliani senza passare per Mara Cagol?
Aiuto compà…oggi forse è meglio che io #nonricordo, perchè sono polemica, incazzata e facilmente suscettibile quando affrontiamo questo discorso.
Perché Carlo mi brucia ancora in un modo che odio vederlo sulla bocca di tutti, come tutti avessero il diritto di rivendicarlo.
Carlo è sangue nostro.
Nostro.
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