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Ma’an intervista il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina

22 gennaio 2009 Lascia un commento

L’AGENZIA DI STAMPA MA’AN INTERVISTA L’FPLP SULL’AGGRESSIONE ISRAELIANA A GAZA – 18 GENNAIO 2009

http://www.pflp.ps/english/      

Il 17 gennaio 2009 l’agenzia di stampa Ma’an ha realizzato la seguente intervista con un portavoce del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP). Nell’intervista l’FPLP discute sulla centralità della resistenza palestinese e sulla persistente aggressione contro il popolo palestinese, in particolare sull’aggressione contro Gaza cui Israele ha dato inizio il 27 dicembre 2008.  Ma’an: L’FPLP ed il suo braccio armato, le Brigate Abu Ali Mustafa (BAAM), al momento sono impegnate in scontri contro le truppe di terra israeliane nella Striscia di Gaza, mentre continuano a lanciare missili attraverso la Green Line verso Israele.Ma’an ha parlato con un portavoce ufficiale del movimento laico e di sinistra per gettare un po’ di luce sull’attuale lotta contro Israele e sullo stato della politica palestinese, sui rapporti con Hamas e con l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP)
La seguente intervista è stata realizzata via email:    

1993_

Fotografia di Bar Am _Gaza: 1993_

Ma’an: Qual è la posizione dell’FPLP sulle motivazioni che hanno spinto Israele a lanciare la sua massiccia aggressione contro Gaza?

  FPLP: L’inizio dei massacri e dei crimini di guerra israeliani contro il nostro popolo è in linea con un obiettivo storico – il tentativo di eliminare la resistenza palestinese, in particolare a Gaza. Come già ha provato a fare nel 2006 in Libano, Israele ha tentato di separare la resistenza dal popolo perseguendo l’eliminazione della prima e l’indebolimento della causa palestinese e dei diritti della nostra gente.I piani israeliani contro il nostro popolo ed i nostri diritti possono essere realizzati – malgrado la complicità degli Sati Uniti, dei regimi arabi e di parte della “leadership” palestinese – solo con l’eliminazione della resistenza palestinese.Ora Israele sta imparando che, parimenti a quanto accaduto in Libano nel 2006, malgrado la sua brutalità e l’assoluta criminalità, la nostra gente è il cuore, la culla e la forza della nostra resistenza, e che i loro attacchi non sconfiggeranno mai il nostro popolo né la nostra determinazione nella difesa dei nostri diritti al ritorno, all’autodeterminazione e alla sovranità. 

 Ma’an: Le incursioni aeree, marine e di terra di Israele sono realmente dirette contro Hamas ed i razzi?

  FPLP: I razzi sono una rappresentazione allo stesso tempo pratica e simbolica della nostra resistenza all’occupante. Sono un promemoria costante che ricorda che l’occupante è tale, e che, per quanto possa impegnarsi in assedi, massacri, nel chiuderci in prigioni a cielo aperto, nel negarci il soddisfacimento dei bisogni umani primari, noi continueremo a resistere e ci aggrapperemo fermamente ai nostri diritti fondamentali, non permettendo che siano distrutti. Finché un razzo sarà lanciato contro l’occupante, il nostro popolo, la nostra resistenza e la nostra causa saranno vivi.Questo è il motivo per cui individuano come obiettivo i razzi: rendono l’occupante insicuro, poiché ognuno di essi è un simbolo ed un atto fisico del nostro rifiuto della loro occupazione, dei loro massacri, dei loro crimini e dei loro continui attacchi contro il nostro popolo. Ogni razzo dice che non acconsentiremo alle loro cosiddette “soluzioni”, basate sulla cancellazione e sulla negazione dei nostri diritti.  

Beit Lahiya  _luglio 2007_

Beit Lahiya _luglio 2007_

 Ma’an: Cosa dite a proposito delle prossime elezioni parlamentari israeliane? Hanno giocato un qualche ruolo nella decisione di attaccare Gaza?   

FPLP: Certamente l’attacco è legato alle elezioni israeliane – serve a sostenere l’immagine del partito Kadima ed in particolare di Livni e Barak, sulle spalle e col sangue di più di 1000 morti palestinesi. Che questo sia un fattore dirimente e positivo in queste elezioni la dice lunga sulla natura di Israele e del Sionismo    

Ma’an: Quanti combattenti dell’FPLP e delle BAAM sono stati uccisi durante l’invasione israeliana e/o I bombardamenti aerei?     

FPLP: Al momento non rilasciamo statistiche o informazioni di questo genere poiché sarebbero solo un aiuto all’aggressione militare del nemico contro il nostro popolo. Comunque, possiamo dire che membri delle BAAM sono stati fortemente attivi in tutte le forme di resistenza contro gli invasori e gli occupanti.  

Ma’an: Le BAAM sono state attive nella resistenza contro l’esercito invasore?    

 FPLP: Le BAAM hanno lanciato più razzi al giorno, si sono distinte particolarmente per l’utilizzo di bombe sulle strade, di autobombe e di altri congegni esplosivi che hanno procurato seri danni e distrutto carri armati ed altri veicoli militari dell’occupazione. I combattenti delle BAAM hanno partecipato a tutte le battaglie a tutti i livelli. Stanno inoltre lavorando strettamente e in coordinamento con tutte le altre forze della resistenza in una lotta unitaria per opporsi al nemico ed unificare la nostra resistenza di fronte ai crimini e ai massacri di Israele.fplp_corteo

Ma’an: In quale situazione l’FPLP potrebbe firmare un ‘cessate il fuoco’ con Israele?   

FPLP: Ci siamo opposti alla cosiddetta “tregua” o “cessate il fuoco” (in vigore tra il 19 giugno ed il 19 dicembre 2008) perché la consideravamo pericolosa per il nostro popolo e crediamo sia oggi dimostrato che la nostra analisi fosse corretta.Israele ha costretto ad una fine della “tregua” con i suoi attacchi ed omicidi – e poi l’ha usata come una scusa per attaccare i palestinesi (per esempio, il 4 novembre, bombardamenti aerei hanno ucciso cinque militanti ed un civile); un obiettivo che ha avuto da sempre, e ha usato un piano d’aggressione preparato precedentemente, durante la cosiddetta “tregua”.La resistenza, in maniera unificata, può sempre decidere che tattiche usare in ogni tempo. Noi chiediamo la fine dei massacri, il ritiro delle truppe d’occupazione dalla nostra terra, la piena, immediata ed incondizionata apertura di tutti i confini – in particolare del valico di Rafah – e la fine dell’assedio contro il nostro popolo. Ma non abbandoneremo mai i nostri diritti fondamentali – a resistere, a difendere il nostro popolo, al ritorno, all’autodeterminazione ed alla sovranità – in nome di una cosiddetta “tregua”, che è esattamente ciò che Israele desidera.  

Ma’an: Quali sono oggi le relazioni tra Hamas e l’FPLP?  FPLP:

Al momento le relazioni tra Hamas e l’FPLP sono determinate dalla resistenza.  

Ma’an: Ma l’FPLP è un movimento laico.
Ciò non crea difficoltà nel lavoro con Hamas, che invece crede in una società ed in un governo islamico?    
 

FPLP: Sia Hamas che l’FPLP militano nel campo della resistenza, della difesa del nostro popolo, della nostra causa e dei nostri diritti fondamentali. Entrambi rifiutano i cosiddetti “negoziati”, la cooperazione con l’occupante e qualsiasi cosiddetta soluzione politica basata sulla negazione e sull’abrogazione dei diritti della nostra gente; entrambi combattono uniti nella resistenza contro i massacri ed il genocidio perpetrati contro i palestinesi. Questa è l’unità ed è la relazione che ci interessa al momento: unità nella lotta, per il nostro popolo, la nostra causa ed i nostri diritti.    

Ma’an: Tornando alla politica, qual è la posizione dell’FPLP sulla legittimità di Mahmoud Abbas (Abu Mazen), il cui mandato è terminato ufficialmente il 9 gennaio?    

  FPLP: La sola legittimità palestinese che ci interessa al momento è la legittimità della resistenza. Questa è la definizione della nostra unità nazionale: lotta all’occupante e ai suoi crimini, difesa del nostro popolo e dei nostri diritti. La legittimità ora non è quella dell’ANP; essa deriva dallo stare con la resistenza, con la fermezza del nostro popolo, contro i crimini dell’occupante.      

Ma’an: L’FPLP crede che, date le circostanze, i palestinesi dovrebbero concentrarsi sulla Striscia di Gaza e meno sulla politica interna? O il ruolo della politica palestinese è più importante che mai?   

 

pal_nazistsFPLP: Questo è un momento fondamentale per il movimento nazionale palestinese e per la sua causa, di fronte ad un nemico dedito alla distruzione. La domanda per tutti è: stare con la resistenza o in disparte e permettere così che l’aggressione continui? Ogni briciolo di legittimità politica al momento dipende dalla risposta a questa domanda.  

 Ma’an: Qual è la situazione dell’FPLP e delle altre organizzazioni della resistenza nella West Bank?   

FPLP: Anche la West Bank è sotto assedio, solo di tipo diverso: l’assedio dell’occupazione, degli 11.000 prigionieri politici, della costante confisca della terra, della costruzione delle colonie, dell’innalzamento del muro d’annessione e degli altri crimini continui contro il nostro popolo. Infatti Israele sta approfittando che gli occhi del mondo si siano spostati dalla West Bank a causa dei massacri a Gaza, per procedere ad un numero ancor più grande di confische di terre e di attacchi in Cisgiordania.Noi non permetteremo che il nostro popolo sia diviso, risieda esso nella West Bank o a Gaza, nei territori palestinesi occupati nel 1948 (i palestinesi all’interno di Israele) o in esilio.     

Ma’an: L’FPLP si aspetta che i palestinesi fuori dalla Striscia si solleveranno contro l’occupazione, specialmente alla luce delle recenti atrocità israeliane a Gaza?    

FPLP: Noi siamo un’unica nazione, un unico popolo ed un’unica causa, e tutti i piani del nemico per spezzare quest’unità sono destinati a fallire. La nostra determinazione a resistere e a difendere i nostri diritti nazionali al ritorno, all’autodeterminazione, alla libertà e alla liberazione, alla sovranità, ci assicurerà la vittoria e l’unità del nostro popolo, della nostra terra e della nostra causa.    

Traduzione a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario – Napo

Dalla Torah….e le notizie del giorno dal medioriente

8 gennaio 2009 Lascia un commento

DALLA TORAH:            

Quando il Signore tuo Dio ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso e ne avrà scacciate davanti a te molte nazioni: gli Hittiti, i Gergesei, gli Amorrei, i Perizziti, gli Evei, i Cananei e i Gebusei, sette nazioni più grandi e più potenti di te, quando il Signore tuo Dio le avrà messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte, le voterai allo sterminio; non farai con esse alleanza né farai loro grazia. Non ti imparenterai con loro,78397_11 non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli, perché allontanerebbero i tuoi figli dal seguire me, per farli servire a dei stranieri, e l`ira del Signore si accenderebbe contro di voi e ben presto vi distruggerebbe. Ma voi vi comporterete con loro così: demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco i loro idoli. Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere il suo popolo privilegiato fra tutti i popoli che sono sulla terra. [Deuteronomio 7, 1-6]

Soltanto nelle città di questi popoli che il Signore tuo Dio ti dá in eredità, non lascerai in vita alcun essere che respiri; ma li voterai allo sterminio: cioè gli Hittiti, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei, come il Signore tuo Dio ti ha comandato di fare, perché essi non v`insegnino a commettere tutti gli abomini che fanno per i loro dei e voi non pecchiate contro il Signore vostro Dio. [Deuteronomio 21, 16-18]

Il Deuteronomio (ebraico דברים devarìm,”parole”,dall’incipit; greco Δευτερονόμιο , deuteronòmio, “seconda legge”, per la ripetizione di leggi già presenti in Esodo; latino Deuteronomium) è il quinto libro della Torah ebraica

girl585_459461aOGGI ANCHE IL SUD DEL LIBANO E’ STATO ATTACCATO. LANCI DI RAZZI CI SONO STATI DAL CONFINE LIBANESE VERSO ISRAELE: GLI HEZBOLLAH HANNO DICHIARATO DI ESSERNE ESTRANEI. IL LANCIO SAREBBE STATO EFFETTUATO DA UN GRUPPO PALESTINESE.

NEL FRATTEMPO UN PO’ DI NOTIZIE DA GAZA, DOVE DA 7 GIORNI MANCA L’ACQUA CORRENTE. E DOVE NELLE TRE ORE DI TREGUA DI IERI SONO STATI TROVATI DECINE E DECINE DI CADAVERI.

9.32: Le forze aeree israeliane hanno intensificato le proprie operazioni su Gaza la notte scorsa, con raid diretti contro circa 60 bersagli. A riferirlo è stato un portavoce militare. Circa cinquemila persone, abitanti di Rafah, sono fuggite ed hanno cercato riparo in due scuole delle Nazioni Unite in cui vengono accolti gli sfollati dopo che elicotteri israeliani avevano lanciato volantini esortando gli abitanti a lasciare le case situate al confine con l’Egitto e che secondo i militari israeliani Hamas usa per nascondere l’accesso ai tunnel.

11.11: Un cameraman della televisione di stato algerina ENTV è rimasto ucciso nei bombardamenti sulla striscia di Gaza. Bacel Feradj, conferma soltanto oggi Aps, è morto martedì sera al Cairo dove era stato evacuato d’urgenza dopo le gravi ferite riportate durante i primi giorni dell’attacco israeliano.59772_wm_457x400

11.45: Un ufficiale israeliano è stato ucciso e un soldato è stato ferito in modo lieve nello scoppio di un razzo anticarro durante scontri a fuoco con miliziani palestinesi stamane nel centro-sud della striscia di Gaza, secondo un comunicato del portavoce militare.

12.26: Cadaveri, a decine e decine, giacciono sulle strade e i feriti muoiono davanti gli occhi dei soldati israeliani che a distanza di pochi metri non fanno niente per soccorrerli”: è solo una delle frasi del drammatico racconto di Ayad Nasr, portavoce della croce rossa internazionale riuscito ad entrare a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, dove infuriano da giorni i combattimenti tra le forze speciali israeliane e i miliziani palestinesi. In collegamento telefonico con la tv satellitare araba Al Jazeera, il rappresentante dell’organizzazione umanitaria ha lanciato “un pressante e urgente appello alle autorità israeliane per permettere alle nostre auto ambulanze di entrare nelle zone di Abraj Al Awda e Abraj Sheikh Zaid per raccogliere i feriti che molti di loro sono morti perchè nessuno ha prestato loro soccorso”.

Foto di Ariel Harmoni _Ehud Barak durante la visita di ieri nella base militare di Tzeelim_

Foto di Ariel Harmoni _Ehud Barak durante la visita di ieri nella base militare di Tzeelim_

13.04: Il Times di Londra rilancia: Israele sta usando proiettili al fosforo bianco – vietati da accordi internazionali in zone popolate da civili – nella sua offensiva a Gaza, e questo uso viene ora provato dalle ustioni sui corpi di vittime palestinesi e da immagini di tali munizioni che compaiono in foto delle stesse forze armate israeliane. Il quotidiano pubblica in particolare una foto dei presunti proiettili al fosforo bianco – di colore azzurro chiaro, contrassegnati dalla sigla M825A1, di fabbricazione americana – con un militare che ne sta maneggiando uno. Le munizioni vengono usate per creare schermi fumogeni a protezione delle truppe, ma la densità abitativa di Gaza rende probabile che il fosforo – che a contatto con la pelle prove gravissime ustioni, perchè è difficile da spegnere – finisca per colpire anche i civili.

16.32: L’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite preposta agli aiuti ai palestinesi, ha annunciato oggi di sospendere le sue attività umanitarie nella Striscia di Gaza a causa del rischio costituito per il suo personale dalle operazioni militari israeliane sul territorio. Siti internet palestinesi citano dichiarazioni di Adnan Abu Hasna, portavoce dell’Unrwa a Gaza City, secondo cui l’agenzia dell’Onu «ha deciso di sospendere tutte le sue operazioni nella Striscia di Gaza in seguito all’aumentato numero di azioni ostili contro i propri uffici e il proprio personale». Il portavoce non ha precisato quanto tempo durerà la sospensione delle attività dell’Unrwa.

Foto di Ashraf Amra _bimbi palestinesi_

Foto di Ashraf Amra _bimbi palestinesi_

16.40: Sono 763 i palestinesi uccisi, 3.120 feriti, 375 dei quali in condizioni gravi, nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra lo scorso 27 dicembre. Il responsabile dei servizi sanitari di emergenza della Striscia di Gaza, Mòaweya Hassanein, denuncia inoltre come «molta gente risulti scomparsa, e sia molto probabilmente sepolta sotto le macerie di decine di case distrutte». Hassanein spiega come i 375 feriti gravi abbiano bisogno di cure urgenti, per questo sollecita le organizzazioni umanitarie internazionali ad intervenire il più velocemente poissibile per bloccare questa crisi umanitaria grave e reale. 

16.51: Gli episodi nei quali forze israeliane hanno sparato oggi su convogli umanitari sono stati due, ha poi precisato l’Unwra. Il primo, nel quale sono morti due conducenti, è avvenuto nella tarda mattinata. Un altro convoglio è stato poi preso di mira dal fuoco israeliano durante la tregua di tre ore, da ieri in vigore ogni giorno. L’uomo ucciso lavorava per una compagnia palestinese di trasporti che viene regolarmente impiegata da Israele per portare beni a Gaza. «Abbiamo sospeso tutti i movimenti del nostro staff fino a quando riceveremo le necessarie garanzie per loro», ha detto un alto funzionario dell’Unrwa all’agenzia stampa tedesca Dpa

18.00: Il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha affermato oggi che ancora non sono stati raggiunti tutti gli obiettivi dell’offensiva contro Gaza. «La decisione su come essere sicuri che si mantenga la calma nel sud è ancora davanti a noi e alle forze di difesa israeliane non è ancora stato chiesto di compiere tutto quello che è necessario per ottenere questo risultato», ha detto Olmert durante una visita ai soldati della divisione Gaza. Secondo il sito di Haaretz, che riporta le sue parole, il commento di Olmert potrebbe essere interpretato come una volontà d’intensificare l’operazione «piombo fuso», giunta ormai al tredicesimo giorno. Fonti politiche a Gerusalemme affermano che una decisione in proposito verrà presa nei prossimi giorni. Anche il ministro della Difesa Ehud Barak, parlando a dei riservisti ha detto che l’operazione a Gaza «continua».

19.39: Durissime accuse della Croce Rossa Internazionale contro Israele. I soccorsi all’interno della striscia di Gaza, si legge in un comunicato dell’ICRC, sarebbero stati deliberatamente ostacolati dai soldati israeliani e viene riferito di episodi particolarmente agghiaccianti avvenuti nel quartiere di Zeitun, a Gaza City: quattro bambini, troppo deboli per rimanere in piedi, che giacevano abbracciati al cadavere della loro madre, un uomo ancora vivo sdraiato lungo la strada, nelle case e per le vie decine di cadaveri abbandonati. I soccorritori della Croce Rossa sono riusciti ad evacuare 18 feriti ed altre 12 persone in condizioni fisiche estremamente fragili, malgrado ”i soldati israeliani che si trovavano ad una postazione militare a soli 80 metri di distanza” abbiano intimato loro di andarsene.

Volantini sulla Striscia di Gaza

3 gennaio 2009 Lascia un commento

Gli aerei israeliani stanno lanciando questi volantini chiamando la popolazione di Gaza ad informare i militari sui luoghi usati per il lancio dei razzi in cambio di aiuto e assistenza. I volantini sono stati trovati a migliaia lungo tutta la Striscia venerdi mattina e portano la firma dell’esercito Israeliano. Simili tattiche sono state usate diverse volte dall’esercito israeliano: ultimamente nella guerra in Libano del 2006 e durante diversi attacchi in Cisgiordania dal 2003 in poi. 
Il volantino recita:

Alla popolazione della Striscia di Gaza,
siate responsabili del vostro destino!
Se desideri offrire aiuto ed assistenza al tuo popolo chiama il numero qui sotto e dacci le informazioni necessarie.I lanciatori di missili e gli elementi terroristi sono una minaccia per te e per la tua famiglia. 
Il potere di fermare il massacro è nelle tue mani.59468_200x150
Non esitare!
Saremo felici di ricevere tutte le informazioni che avete senza che sia necessario che ci lasciate informazioni personali.
L’anonimato è garantito
Chiamaci al numero 02-5839749
O mandaci un e-mail al :
The projectile launchers and the terrorist elements pose a threat to you and your families. 

“PIOMBO FUSO”…il massacro prosegue

28 dicembre 2008 Lascia un commento

Prosegue la mattanza a Gaza e nei campi profughi della Striscia. Il governo di Tel Aviv ha autorizzato poche ore fa il richiamo di 6.500 riservisti, sia facenti parte delle unità combattenti che della protezione civile: così ha riferito il ministro della difesa Ehud Barak. Per la prima volta da quando è partita l’operazione detta “piombo fuso”, si inizia a parlare di una probabile operazione di terra che appoggi quella dell’aviazione iniziata ieri mattina.MIDEAST ISRAEL PALESTINIANS
Oltre ai 180 poliziotti morti negli attacchi alle caserme, si contano già centinaia di civili  massacrati nelle strade, nelle loro abitazioni, nelle moschee , nelle scuole. Il sionismo continua a mostrare la sua vera faccia: quella degli assassinii ciechi, quella dell’occupazione militare, quella della totale eliminazione della popolazione palestinese.
Non ci sono parole per descrivere le azioni israeliane: il Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite ha condannato l’operazione definendola massacro, ma senza una condanna esplicita allo stato d’Israele. Tanto, sarebbe completamente inutile, si aggiungerebbe alle centinaia di risoluzioni che l’hanno precedentemente fatto in questi 60 anni di stupro di un popolo e di una terra.
CON LA RESISTENZA PALESTINESE,
CON IL POPOLO PALESTINESE,  
CONTRO IL SIONISMO, CONTRO L’OCCUPAZIONE MILITARE, CONTRO IL MURO DELL’APARTHEID

Pochi minuti fa è arrivata la notizia che anche le due carcere di Gaza, al-Mashtal e al-Saraya,  sono stati colpiti dai missili lanciati dagli F-16 con la stella di Davide. Molti detenuti sono rimasti  uccisi. Carceri ovviamente pieno di detenuti appartenenti a Fatah, cosa che palesa quanto siano false le notizie che caratterizzanto quest’attacco come diretto solo ed esclusivamente contro la formazione di Hamas. Se così fosse non si colpirebbe un carcere pieno di loro “nemici” interni.

ALTRA AGENZIA:”Numerosi abitanti della striscia di Gaza affermano di aver ricevuto da ieri telefonate minacciose su apparente iniziativa dell’intelligence di Israele. In questi messaggi registrati, in lingua araba, viene fatto presente che «chiunque nasconda armi nella propria abitazione la trasforma in un obiettivo per la aviazione israeliana». Tali armi devono dunque essere rimosse, viene precisato nel messaggio. Altri abitanti dicono di aver ricevuto nel loro telefono un altro messaggio registrato in cui viene promesso un premio pecuniario a chi sia in grado di fornire informazioni utili alla localizzazione di Ghilad Shalit, il soldato israeliano prigioniero di Hamas dal giugno 2006.”

I Tank israeliani sono alle porte di Gaza, ancora fermi, ma non lasciano ben pensare. Nel frattempo il numero delle vittime sta iniziando a sfiorare la cifra 400 con più di 1000 feriti.


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