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Caldo a Roma? non dimenticate che il Lago dell’ex Snia è balneabile!
Lo volevamo già prima il lago: ora che sappiamo che è anche balneabile e privo di qualunque tipo di batterio,
visto che l’acqua è sorgiva e pulita lo vogliamo ancora di più. Altro che fogna rotta: è acqua libera, viva e che ha voglia di esser lì!
Un patrimonio immenso sempre negato ad un territorio e a tutta la grande metropoli che lo circonda,
un patrimonio incommensurabile strappato via dalla speculazione e dallo scempio e lasciato nell’abbandono e nell’incuria se non fosse stato per il comitato che è nato. L’area è dal 2004 di proprietà del comune di Roma ma bisogna muoversi perchè il 14 agosto scadono i termini dopo 10 anni dall’esproprio a Pulcini e senza parco pubblico tutta l’aerea rischia di tornare nelle mani di Pulcini, compresa la zona dove sorge il lago: il progetto prevedeva la costruzione di 4 torri di 100 metri l’una.
I grattacieli di Roma.
Noi invece vogliamo tuffarci in un lago naturale e pulito,
vogliamo portarci i nostri figli, vogliamo scoprire un pezzo di Roma ai conosciuto prima e viverlo,
renderlo fruibile e aperto. Senza possibilità di discussione!
SEGUI IL SITO : lagoEXSnia
Ciao Dario…
La sera del 7 agosto il nostro compagno e amico Dario Simonetti ci ha lasciato, sconfitto da una malattia atroce contro la quale ha combattuto, innamorato della vita, fianco a fianco con la sua compagna Francesca.
Dario come tanti sfruttato, ammalato, invalido, cassaintegrato ed indebitato. Uno dei pochi che non si inginocchia, non si piega, non si arrende, che vuole condividere per resistere, vuole capire per sognare e sorridere, vuole lottare per liberarsi, sfasciare tutto per ricominciare.
Con amore e rabbia, nel gioco e nella lotta. Gustando la vita fino all’ultimo sorso.
Ciao Dario
le tue compagne e i tuoi compagni
Qui il saluto di Salvatore: LEGGI
RAP2GAZA! Per finanziare il Convoglio Restiamo Umani
Serate a sostegno di CO.RU.M convoglio restiamo umani.
MERCOLEDÌ 4 MAGGIO
dalle 12:30 – pranzo sociale @ Scienze Politiche di Roma Tre, Via G. Chiabrera, 199
SABATO 7 MAGGIO 2011 @C.S.O.AeXSnia – via Prenestina 173
RAP2GAZA – alle 20:00 CENA SOCIALE (CUCINA PALESTINESE) – dalle 21:00VIDEO DI VIK DA GAZA + TO SHOOT THE ELEPHANT – dalle 22:30 concerto con
RAMALLAH UNDERGROUND (PALESTINA) IL NANO + PEYAMAN + ROBBAFORTE + ZIANO + LEGA AL TITANIO/XSB + FORI DAR CENTROL’11 maggio 2011 partirà una carovana internazionale che vuole entrare a Gaza dal valico di Rafah con tutti e tutte coloro che nel mondo condividono l’urgenza di gridare forte e chiaro quello che la voce di Vittorio Arrigoni ci ha detto tante volte: Restiamo Umani!
Porteremo lì i nostri corpi, le nostre capacità e le nostre attrezzature per continuare il lavoro di informazione indipendente che Vittorio, insieme agli uomini e alle donne palestinesi, stava portando avanti contro l’occupazione di Gaza e della West Bank.
Partiamo, con il desiderio di entrare in contatto, conoscere personalmente, scambiarci competenze ed iniziare una stretta collaborazione con coloro che si occupano di libera informazione dalla Striscia di Gaza.
Da freepalestine
AVOID SHOTING BLACKS, incontro pubblico all’ ex Snia
L’Osservatorio Antirazzista Territoriale Pigneto – Tor Pignattara
presenta
DOMENICA 24 GENNAIO 2010
ORE 18:00
AVOID SHOTING BLACKS
non sparare all’uomo nero
L’uomo nero, quello di cui ci parlavano da bambini per farci stare buoni, per farci ubbidire in silenzio, oggi lo incontriamo tutti i giorni: per le strade, nelle fabbrichette, nei campi, nelle case che nessun padrone vuole fittare.
I grandi di oggi, quelli che ci vogliono bambini ubbidienti, quelli che si riuniscono nei consigli dei ministri o in quelli d’amministrazione, ne vogliono tanti, come carboni da bruciare per far camminare la macchina a vapore di un sistema ingiusto, mentre noi, sempre più in affanno, alimentiamo il forno sudando senza posa.
E li vogliono neri, senza un volto e senza voce, a confondersi nella notte, ad affollare le nostre paure.
Ti tolgono la casa? Tutta colpa dell’uomo nero.
Ti tolgono il lavoro? Tutta colpa dell’uomo nero.
Non ci sono posti all’asilo nido? Tutta colpa dell’uomo nero.
Tutto questo ti fa rabbia? Devi sparare all’uomo nero.
Con le leggi sui flussi migratori, dalla Turco-Napolitano al Pacchetto-Sicurezza, passando per la Bossi-Fini, i governanti di ogni colore consegnano esseri umani senza diritti come carne da macello a padroni sempre più ingordi e feroci.
Quando questi uomini e donne si ribellano, gli stessi armano la mano di bianchi sottomessi per ricacciarli nel buio della clandestinità silente.
Rosarno non è solo la sottosviluppata periferia d’Europa. Rosarno è oggi il centro del mondo. Quello ch’è successo lì, oggi ci riguarda tutti.
Ne discutiamo con:
– i compagni e le compagne dell’Osservatorio Migranti Rosarno e della Rete Migranti reggina;
– i compagni e le compagne dell’ex Canapificio di Caserta;
– Mattia Vitiello, sociologo, studioso dei fenomeni riguardanti la manodopera immigrata impiegata in agricoltura;
– il connettivo terraTERRA.
Modera l’associazione DaSud
Sono invitate ad intervenire tutte le realtà del movimento antirazzista, gli agricoltori e i lavoratori immigrati.
CSOA eXSnia
via Prenestina 173
www.exsnia.it
contatti@exsnia.it
bakunino@micso.net
6antirazzista@inventati.org
Volantinaggio al San Camillo: contro i CIE, contro tutte le gabbie, in solidarietà con FAID
LO STATO UCCIDE: NEI CIE, NELLE GALERE, NELLE QUESTURE
I suoi servi negano, insabbiano, nascondono
C’è tensione nel CIE di Ponte Galeria. Da quando i reclusi non hanno più notizie di un loro compagno, di nome FAID, che nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 novembre è stato portato all’ospedale per problemi cardiovascolari. Sembra che l’uomo lamentasse dolori da giorni e che dopo l’ennesima richiesta di soccorso l’abbiamo ricoverato all’ospedale S.Camillo. Già da domenica si era diffusa dentro al CIE la voce che FAID fosse morto ancor prima di arrivare all’ospedale, notizia che era stata confermata anche da un avvocato in contatto con due reclusi, mentre la Croce Rossa, davanti alle domande dei solidali e dei reclusi, ha continuato a negare tutto, come al solito, rifiutandosi di fornire informazioni sulle sue condizioni di salute e sul motivo del suo ricovero.
All’alba di domenica 15 novembre, invece, un altro recluso tunisino, di nome MOHAMED BACHIR, è stato ricoverato all’ospedale Forlanini perché probabilmente affetto da influenza A. E’ quanto hanno ipotizzato i reclusi ascoltando i crocerossini che l’hanno prelevato e che infatti indossavano mascherine su viso e naso. La cosa ha ovviamente diffuso il panico tra i reclusi all’interno del centro, che sono rimasti a contatto per giorni con il virus, al freddo, in spazi angusti e senza alcuna precauzione.
A Ponte Galeria infatti dall’inizio dell’inverno non funziona il riscaldamento e l’acqua calda sembra sia tornata in funzione solo da qualche giorno.
Solo oggi, martedì 17 novembre, apprendiamo che FAID è ancora ricoverato in ospedale in seguito a un’ischemia cerebrale e che fortunatamente, a quanto pare, non sarebbe in pericolo di vita, mentre BACHIR è riuscito a scappare dall’ospedale, ma non ci è dato sapere se sia davvero affetto da influenza A, né se vi sia un reale rischio di contagio all’interno del centro.
Tutto questo non fa altro che mettere nuovamente in risalto la complicità dei crocerossini nella gestione di questi lager e nello stendere un velo d’omertà e di silenzio su quanto succede al loro interno. Insabbiare e negare – che si tratti di torture, stupri o violenze – è quanto fanno la Croce Rossa e chi gestisce questi centri, complici di militari, governi e servi al loro seguito. Diffondere paura – dell’immigrato, del diverso, dell’emarginato – e sventolare il mito della sicurezza è quanto fa lo Stato per legittimare questi lager. La loro panacea è sempre la stessa: repressione e reclusione.
Così, per il silenzio che si stende sulla situazione di FAID e di BACHIR, per protestare contro le condizioni che si vivono in questi lager e contro il prolungamento a sei mesi della detenzione, buona parte dei reclusi della sezione maschile domenica scorsa è entrata in sciopero della fame. Anche se da ieri sera lo sciopero è stato sospeso, da dentro ci chiedono di mobilitarci dall’esterno, visto che loro la lotta la stanno già portando avanti, come ogni giorno, per la libertà.
Per questi motivi l’assemblea cittadina che si è tenuta mercoledì 18 novembre all’Ex Snia ha deciso di lanciare una mobilitazione di fronte all’ingresso principale dell’ospedale Forlanini,(p.zza Carlo Forlanini), per venerdì 20 novembre alle ore 17.00, per un volantinaggio in solidarietà con Faid.
Libertà per tutte e tutti
Contro tutte le gabbie
Chiudere i lager di stato, chiudere i CIE!
Nella tua città c’è un lager!
Chiudiamo il CIE di Ponte Galeria!
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