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a noi CE PIACE MILINGO…TANTO!
A PALERMO CENSURATO STRISCIONE “I LOVE MILINGO” DA ALTROQUANDO
Stamani, Domenica 3 Ottobre 2010, alle ore 11,30, numerosi agenti della polizia di stato in divisa e agenti della Digos hanno intimato la rimozione di uno striscione posto all’interno della vetrina della libreria AltroQuando in via Vittorio Emanuele 143 a Palermo. Lo striscione recitava la frase: I LOVE MILINGO.
Gli agenti lo hanno sequestrato assieme alle locandine della mostra “La Papamobile del futuro” da tre giorni allestita presso la stessa libreria.
La motivazione addotta al provvedimento è stata quella di ritenere offensiva una simile frase proprio nel momento in cui il corteo del pontefice sarebbe passato da corso Vittorio Emanuele.
Riteniamo che questo provvedimento mini fortemente i diritti costituzionali sulla libertà di manifestazione del proprio pensiero, sia attraverso la critica che la satira. Riteniamo che il messaggio in questione non offendeva nessuno, né tantomeno istigava a comportamenti violenti.
Al contrario era un segno di quella politica dell’Amore che tanto ha fatto strada ultimamente in Italia.
Perché un messaggio d’amore e riconciliazione dovrebbe essere offensivo? Perché Papa Benedetto XVI dovrebbe ignorare la regola del perdono su cui si fonda la dottrina cristiana? Veramente Milingo non merita di essere amato? Palermo si merita davvero questo miracolo alla rovescia?
E i parlanti diventarono muti… Così. Per miracolo.
Palermo, 3 Ottobre 2010
http://www.scomunicazione.it/ UN SITO ECCEZIONALE!!
QUESTO VIDEO PARLA DA SOLO…
Ratzinger e il posto fisso
“La domanda del posto di lavoro e con ciò quella di avere un terreno sicuro sotto i piedi è un problema grande e pressante”, si legge nel documento redatto dal Papa alla Giornata mondiale della gioventù, ma i veri “punti fermi” per i giovani risiedono nella fede e “nell’insieme dei valori che sono alla base della società” e che “provengono dal Vangelo”.
Veramente un simpaticone questo papa: non dobbiamo cercare il lavoro ma DIO.
Stiamo proprio messi bene!
Tupolev-Tu 154!
Che caracca, mamma mia! Uno schianto come si deve, che ad elencarli vien la pelle d’oca: il presidente, il capo di stato maggiore, vice ministro degli esteri, governatore della banca centrale, 13 ministri, l’ex presidente Ryszard Kaczorowski, alcuni deputati, il candidato conservatore alle prossime presidenziali Przemyslaw Gosiewski e il vescovo cappellano dell’esercito (qui l’urlo di giubilo personale si fa più acuto!).
Particolarmente colpite le forze armate polacche (ululato orgasmico) : oltra al capo di stato maggiore anche quello delle forze sul campo, il capo dell’Aereonautica militare e quello dell’esercito. Per non farci mancare nulla era salito a bordo anche il capo delle forze speciali e il vice ammiraglio non so chi!
Insomma, una cosa così non c’era mai riuscito nemmeno Walt Disney!
Ci tengo a riportare le parole del papa, che esprime cordoglio per tutti i “servi di Dio” morti spiaccicati insieme al Gotha polacco.
“Profondo dolore” per la tragica morte del presidente polacco Lech Kaczynski e il suo seguito, è stato espresso da papa Benedetto XVI. “E’ con profondo dolore che ho appreso la notizia della tragica morte del Signor Presidente Lech Kaczynski, della sua moglie e delle persone che lo accompagnavano in viaggio a Katyn”, scrive Benedetto XVI in un messaggio. “Tra loro – continua il Pontefice – voglio elencare il Signor Ryszard Kaczorowski, l’ex Presidente della Repubblica in esilio, il vescovo foraneo Tadeusz Ploski, l’arcivescovo ortodosso foraneo Miron Chodakowski e il pastore militare evangelico Adam Pilsch”.
Penso che oggi vada rispolverata quella vecchia immagine usata per Haider ( se non ricordo male pure per Laudi, ma vabbè!)
Insomma, oggi si berrà vodka… mi pare il minimo.
E che darei per esser polacca oggi, pensa che senso di leggerezza!!
Ronde e Bidet
MA VI RENDETE CONTO?
MOLTE DONNE SU 100 ODIANO LE RONDE, I PACCHETTI SICUREZZA, LO SPECULAZIONE CHE SI FA SUI NOSTRI CORPI E SULLA VIOLENZA CHE SUBIAMO, MOLTE DONNE SU 100 SI DIFENDONO ORGANIZZANDOSI, PRENDENDO COSCIENZA DI SE’, PARTECIPANDO AD UNA COLLETTIVITA’ ALTRA, LIBERANDOSI DA STUPRATORI, PRETI, GIUDICI E CARCERIERI.
MOLTE DONNE SU 100 SPERO SI LAVERANNO CON ALTRO.
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