Turchia: 3 morti, numeri identificativi cancellati e scioperi in costruzione
Quando ieri parlavamo, anche attraverso l’articolo di Vollo (leggetelo che è interessante: QUI) che la protesta stava dilagando per tutta la penisola anatolica non stavamo certo delirando.
Un’altra serata e nottata che non hanno visto un secondo di tregua in ogni angolo del paese, proprio come i comunicati dalle piazze ci raccontano e purtroppo anche gli obitori.
Il terzo morto di quest’insurrezione che va avanti da quasi una settimana aveva anche lui solo 22 anni, Abdullah Comert è morto dopo molte ore di battaglia con un proiettile in testa, di cui non si conosce la provenienza.
E’ stato colpito ad Antakya, nell’Hatay, regione del sud ovest del paese, a pochi passi dal confine siriano.
Il “continente” turco è tutto in strada, in ogni dove, tutti insieme.
Ieri la piazza, quella principale (tra Taksim e Besiktas) ha visto anche un fatto importante e splendido: un gruppo ben organizzato si è infilato in piazza, nemmeno così piccolo, per andare a cercare dei kurdi da pestare.
Intuita l’aria, si son formati diversi cordoni di persone, strette attorno alla componente kurda in piazza, che urlavano “uniti contro il fascismo” e che hanno fatto correre gambe all’aria quelle merde,
scese tipo baltagheyya e intenzionate a fare il morto con le loro mani.
Ma è dura quando l’insorgenza è così inarrestabile, quando migliaia di ragazzi sono intenti a passarsi sassi e tutto il trovabile per bloccare le strade ed alzare barricate sempre più alte.
Contro la violenza di Stato, per la libertà.
Manca poco per lo sciopero generale: dopo la chiusura per protesta delle principali università del paese e delle scuole (vedi Istanbul ed Ankara) sono molte le categorie che si stanno unendo alla protesta, con l’intenzione di costruire nelle prossime ore un immenso sciopero generale.
Come la vedo male Tayyep, la vedo proprio male!
Ankara continua a rimanere la città dove la repressione muove mano pesante più che altrove,
forse proprio per l’enorme componente kurda in mobilitazione. Le immagini della nottata mostrano una violenza senza precedenti e intenzionale: basta guardare i caschi della polizia, che avrebbero il numero identificativo e invece lo potete trovare coperto da una mano di vernice in ogni scatto.
Link dei giorni precedenti e comunicati dalla piazza:
– I primi morti
– Le ultime parole prima della morte
– La rivolta dilaga nel paese
– Il comunicato della piazza
Istanbul: è guerriglia in difesa del verde
Gli aggiornamenti del 31 maggio
Le immagini e gli aggiornamenti del 1 giugno
Le richieste della piazza
-
4 giugno 2013 alle 07:03Ciao Ethem, morto ammazzato nella rivolta in Turchia | Polvere da sparo
-
4 giugno 2013 alle 09:35Dopo il comunicato di Taksim, la risposta solidale dei NoTav! | Polvere da sparo
-
4 giugno 2013 alle 09:49#OccupyTurkey: le manifestazioni altrove. Tutto il mondo è paese! – Al di là del Buco
-
5 giugno 2013 alle 08:00Turchia: le ultime parole di Abdullah.. e la lotta prosegue | Polvere da sparo
-
5 giugno 2013 alle 15:14Turchia: la brutalità della polizia per immagini. Com’è che si dice? A.C.A.B. | Polvere da sparo
-
9 giugno 2013 alle 12:24Turchia / NoTav: “Una faccia, una piazza”. Taksim scrive al movimento NoTav | Polvere da sparo
-
11 giugno 2013 alle 09:40Pagina non trovata. | Polvere da sparo
-
11 giugno 2013 alle 09:42La polizia entra a Taksim: le prime notizie della mattinata | Polvere da sparo
-
11 giugno 2013 alle 13:40Cariche e scontri a Taksim: la giornata prosegue in guerriglia | Polvere da sparo
-
11 giugno 2013 alle 19:11Gezi Park: l’attacco finale della polizia? RESISTANBUL #geziparki | Polvere da sparo
-
16 giugno 2013 alle 00:45Piazza Taksim: perché ci basta respirare per sanguinare? ce lo spiegate? | Polvere da sparo
-
16 giugno 2013 alle 21:38Un racconto della “morte in diretta” di ieri a Taksim … e l’arrivo del fosforo | Polvere da sparo
-
16 giugno 2013 alle 22:34Un racconto della “morte in diretta” di ieri a Taksim … e le armi chimiche | Polvere da sparo
Commenti recenti