Archivio
Siria: la guerra civile regna sovrana. Una storia da Bosra ash-Sham
Eravate dei cuccioli,
venivate ad aprire la porta, che mai riuscivo a riconoscervi tra voi,
sempre di corsa, sempre arrampicati da qualche parte, sempre dispettosi e allegri.
Aprivate la porticina del cortile e il sorriso di vostra madre e vostra nonna poi occupavano tutto,
e voi chissà dove scappavate, in quel villaggio immerso nei secoli lenti, nei giochi dei bambini, nel basalto cotto dal sole e forse anche dall’imbarazzo dell’esser così meraviglioso.
Ricomparivate quando i vassoi si riempivano di fichi e melanzane ripiene, vi riempivate le mani e via, di nuovo nella polvere a giocare. Ho questo ricordo di voi tre, ricordo che capivo l’amore e l’orgoglio di vostra madre nel parlarmi dei suoi tre bei figli, e la capivo anche quando la lingua non ce lo permetteva, si capiva da quel brillare di occhi di madre.
Occhi che ora non posso nemmeno immaginare, che vorrei asciugare e baciare.
Tre fratelli, cresciuti insieme, corsi insieme alle manifestazioni di Daraa che hanno iniziato la rivolta e poi morti, in un anno, uno dietro l’altro.
Sei sempre tu, Bosra ash-sham.
A venti km dal confine giordanoe a 140 dalla capitale Damasco, è stato importantissimo centro vitale della via della Seta, nella tratta che portava verso Petra.
Diversi sono stati i momenti di prosperità e importanza internazionale di questa città dell’Hauran, che è stata capitale nabatea ed importante metropoli romana sotto Filippo l’arabo.
Anche nel Corano si parla di Bosra, quando il monaco Bahira predisse ad un Maometto ancora bambino il suo destino da profeta.
Ma cosa sta succedendo a Bosra?
Chi uccide questi tre ragazzi non è proprio l’esercito regolare di Bashar al-Assad, ma milizie sciite ormai in pieno possesso della città sostenute oltre che dall’esercito siriano, da Hezbollah ed Iran:
eh sì, la guerra civile attraversa il decumano, si apposta su ogni tetto con cecchini e fucili, lancia colpi di mortaio sulle case, uccide.
Bosra è ricca di popolazioni e religioni: Bosra è sunnita e sciita, drusa e cristiana.
La minoranza sciita ha una lunga storia in quella terra:
è stata accolta nella città a partire dal 1890, dopo la guerra civile in libano senza alcun tipo di frizione fino all’arrivo al potere di Hafez al-Assad, che ha drasticamente incrementato il numero di sciiti marginalizzando costantemente la componente sunnita.
Questo non ha certo limitato la solidarietà offerta durante la guerra del 2006 tra Israele ed Hezbollah, visto che centinaia di famiglie sciite libanesi sono state rifugiate per mesi, ricevendo tutte le possibili forme di assistenza.
Ma eccoci al 2011, alle manifestazioni di Daraa, all’inizio della rivolta nelle scuole e nelle strade che proprio da quella regione è partita prendendo piede nel resto del paese, prima di degenerare in una guerra civile alimentata da molti poteri esterni:
a Bosra (e non solo) la minoranza sciita si schiera immediatamente a fianco del regime, collaborando strettamente con i servizi segreti nel fornire i nomi di tutti i ragazzi che dalla regione si muovevano verso Daraa per partecipare alle manifestazioni.

Il campo profughi di Zaatari, in Giordania, dove quasi 40.000 persone da Bosra sono fuggite
Una guerra civile iniziata così, nome dopo nome, quindi morto dopo morto.
Morto dopo morto, contiamo 200 morti solo cecchinati, è iniziato il grande esodo verso il confine giordano e il campo profughi di Zaatari. Già analizzando il numero si capisce chiaramente la situazione: fuggono 5000 sciiti e più di 30.000 sunniti, lasciando la città quasi svuotata e stracolma di milizie sciite e cecchini.
Così i pochi giovani rimasti si trovano ad imbracciare un fucile anche per provare ad andare il prendere il pane, e spesso a morire, come i tre fratelli che vedete in quella foto.
E allora non so che altro dirvi, perché vorrei stringermi a quella famiglia che a me ha stretto forte forte tante volte,

Il campo profughi di Zaatari, in Giordania
vorrei non essere così lontana, vorrei non immaginare quel campo profughi, le tende che bruciano, il fango che avvolge la quotidianità, il ritorno che è sempre più lontano ed improbabile
Odio, odio le religioni e mai avrei pensato che potessero arrivare ad uccidere proprio là, nello spicchio di mondo che mi ha insegnato una tranquillità mai trovata altrove…ma forse bisogna iniziare a raccontare quel che accade,
malgrado il dolore e questa tuttologia complottarda mi facciano passare la voglia di farlo.
Bisogna iniziare almeno a raccontare.
La Siria di certo non si salverà in nessun caso.Leggi a riguardo:
Al telefono con Anna Frank
Comprendere l’esilio
Bosra , beduini e innamoramenti
Ciliegie e nostalgia
ma buon anno ddddechè
Ode al dolore
Le bombe in casa nostra
Ode a Damasco
Un urlo di dolore, dalla mia Bosra
“Quando la terra della città
diviene rossa
quando le pareti della città diventano nere
non c’è riposo nè spazio bianco
Foto di Mechaal Al-Adawi
Giocando nel mercato romano, Bosra ash-Sham
nella testa
scrivo il mio dolore
Abdul Hadi al-Miqdad era un giovane uomo della città di Bosra, nella Siria Meridionale. Aveva 24 anni. Lavorava come spazzino per il comune. Era un uomo molto umile. Bravo. Con delle disabilità mentali.
Si era sposato da meno di un mese.
Il 20 ottobre 2012 le truppe dell’esercito regolare sono entrate in città senza incontrare alcun tipo di resistenza.
Tutti i giovani sono scappati dalla città per paura di essere arrestati. Nella città erano rimaste le donne, con i bambini.
Abdul Hadi si è riufiutato di fuggire, perché non potevano accusarlo di nulla. Non era coinvolto in nessuna manifestazione ed era impiegato statale.
L’esercito ha rastrellato ogni casa per poi bruciarne molte (200 case) e per dare alle fiamme i negozi (circa 300 attività).
Poi è arrivato il turno della casa di Abdul Hadi, gli hanno chiesto di uscire fuori, che avrebbero dato alle fiamme la casa.
Lui si è rifiutato di uscire, era un novello sposo. La sua camera da letto (il sogno di una vita intera) era stata comprata nemmeno un mese prima. I soldati dell’esercito l’hanno messo al centro della stanza, lo hanno bruciato vivo insieme ai materassi e alle coperte, per poi chiudere la porta.
Lo spirito di Abdul Hadi al-Miqdad è andato in paradiso col sapore di una grigliata di carne umana”
Su Bosra ci sarebbe tanto…e mai avrei pensato sarebbero state macerie…
Le bombe in casa nostra / 2
Ospiti
- 3.390.751 visitatori
ADOTTA IL LOGO CONTRO L’ERGASTOLO
Pagine
SI PARLA DI…
- ANNI '70 / MEMORIA (330)
- Lotta Armata (215)
- Estradizioni (31)
- Per i compagni uccisi… (84)
- Torture in Italia (45)
- Lotta Armata (215)
- articoli (105)
- ATTUALITA' (660)
- Lavoro e assassinii (125)
- Sul corpo delle donne (130)
- CARCERE (488)
- C.I.E. (112)
- Ergastolo (25)
- Morire in carcere (53)
- letteratura/citazioni (165)
- MIDDLE-EAST (463)
- Migranti e Mar Mediterraneo (215)
- Personale (728)
- BLOG (398)
- Fotografia (298)
- i "reportage" di Baruda (78)
- Pillole neurologiche (21)
- Ricette (8)
- RIVOLTE e RIVOLUZIONI (1.115)
- ACAB (75)
- antifà (81)
- Atene (119)
- Bahrain (19)
- Delta del Niger (4)
- Egitto Libero (92)
- francia (56)
- L'Italia e il movimento (465)
- NoTav (69)
- manifestazione (290)
- Primavere arabe (63)
- resistenza (93)
- Tunisia (11)
- Scuola (2)
- tortura (68)
- Uncategorized (85)
Quello che vi piace di più
- Chi sono!
- Lettera di un papà ad un bimbo nato due volte ...
- Jean-Paul Sartre e la guerra d'Algeria..."L'Algérie n'est pas la France"
- Fumogeni ed esalazioni tossiche
- 18 marzo 1871, la canzone della Comune di Parigi
- "Hai portato un'altra isola in te"
- una vecchia intervista a Franca Salerno
- Hiroko Nagata, leader dell'Armata Rossa Unita, è morta dopo 29 anni di braccio della morte
- L'evasione di Franca Salerno e Maria Pia Vianale
- La BBC intervista la torturatrice di Abu Ghraib
EMISFERO TWITTER!
- Geppetti e pezzi di legno #neuroriabilitazione #ognunorideamodosuo twitter.com/tetrabondi/sta… 1 day ago
- Equilibri sbilenchi. #ognunorideamodosuo twitter.com/kiwilgrande/st… 1 day ago
- @ginniko_72 @rivamesta ;) 4 days ago
- @ConsonniLoretta @rivamesta ❤️ 5 days ago
- @darioalserio @rivamesta A breve (breve nostro eh!) avremo un montaggio della serata. Sicuramente prima verrà caric… twitter.com/i/web/status/1… 5 days ago
- Una serata splendida ieri: sono riuscita a non piangere nel sentire @rivamesta leggere la nostra corsa senza fiato… twitter.com/i/web/status/1… 5 days ago
- @pimma77 @LaStrisia @zeropregi Il GIP ha riconsegnato il fascicolo alla procura: siamo al punto zero. Dopo una peri… twitter.com/i/web/status/1… 5 days ago
- @Lolicchia @rivamesta @RizzoliLibri @LaFeltrinelli @iosonocarrara @tetrabondi Penso Massimo le 20. Sirio tra un po’… twitter.com/i/web/status/1… 1 week ago
- La vita di un #caregiver? Dal 17 maggio in ogni libreria c’è una copia del mio libro: a decine mi chiedono cosa si… twitter.com/i/web/status/1… 1 week ago
- @AnnigioGiovanni @GretaSalve @ErBibbitaro Me pare er minimo!! 1 week ago
- @ErBibbitaro Avoja se è normale. Sempre fatto e sempre offerta ospitalità. La sella a Roma è come la fontanella, è de tutti 2 weeks ago
- Un turbine di felicità ! twitter.com/tetrabondi/sta… 2 weeks ago
- @Illegal_Fuxia Si dorme finalmente 2 weeks ago
- RT @Anpasnazionale: Domani sarà con noi @baruda che ci racconterà il concetto di reciprocità attraverso l'esperienza di #Fondazione Tetrabo… 2 weeks ago
- Mancano solo 5 giorni all’uscita in libreria e finalmente ti posso sfogliare: benvenuto “ognuno ride a modo suo”, c… twitter.com/i/web/status/1… 2 weeks ago
- @centochilometri All’amore fatto di polvere smarrita tra i capitelli. Ciao amico mio!❤️ 3 weeks ago
- Mare, tramonti, telline e breccole. https://t.co/Ta0UsNaKL9 3 weeks ago
- @chiaralessi @susanna769 @tetrabondi @zerocalcare @RizzoliLibri Eh, purtroppo bisogna aspettare! In libreria si può… twitter.com/i/web/status/1… 4 weeks ago
- @mei_vale @tetrabondi @zerocalcare @RizzoliLibri Siamo su tutti gli store online e ovviamente ordinabili in tutte l… twitter.com/i/web/status/1… 4 weeks ago
- Sono quella che le parole le trova sempre e invece adesso è solo tachicardia, emozione e tanto altro! Vi presento i… twitter.com/i/web/status/1… 4 weeks ago
ultimi articoli
- Ognuno ride a modo suo, in libreria dal 17 maggio
- Quando il pornoattivismo incontrò il sorriso di Salvatore Ricciardi
- Da Minneapolis a San Ferdinando: Stato e padroni
- 40 anni fa, il 20 maggio 1980, arrestavano Salvatore Ricciardi
- L’esplosione di Porto Marghera non è un incidente!
- L’arresto di Nicola D’amore: operaio Fiat, brigatista.
- Le file all’alba per andare a lavoro: sfruttamento ai tempi del Covid
- Giorgiana Masi e quel 12 maggio
- Baruda.net bloccato su Fb: mi aiutate a capire perchè?
- Ben 350.000€ l’anno a vita: il salario del capo del Dap.
- Egitto: noto youtuber filma il suo arresto. Lo rivedremo mai?
- L’Egitto delle morti in carcere e delle continue sparizioni
- Ucciso nel carcere di Tora l’artista Shadi Habash, regista del video Balaha
- Il 1°Maggio al Forte Prenestino, nel 2020
- RENDERE L’INDISCIPLINA UN VETTORE DI LEGAME SOCIALE, una storia degli anni ’70
Archivi
L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | ||||||
2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 |
9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 |
16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 |
23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 |
30 | 31 |
Commenti recenti