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Uno “spettro” rivoltoso in Europa? E noi?
A Berlino sono proseguito per tutta la notte. Intere ore di scontri, o per meglio dire, di attacchi alla polizia compiuti da un massiccio gruppo di giovani anarchici, appartenenti dei centri sociali, studenti, lavoratori precari e non. E poi il giorno prima Atene, Salonicco, Istanbul, Amburgo, San Pietroburgo…tutta l’Europa ha festeggiato il 1° maggio con barricate e sassaiole, molotov e assalti contro la polizia anti-sommossa.
Diversi arresti tra Istanbul e Berlino (solo nella capitale tedesca sono 300): molti i feriti e questa volta il numero dei poliziotti rimasti colpiti è molto più alto dei manifestanti…sono 273 feriti solo a Berlino
L’EUROPA INIZIA A SVEGLIARSI, a passare notti di fuoco scandite da slogan anti-capitalisti e da passamontagna calati…perchè siamo una generazione che non ha nulla da perdere se non la propria precarietà, perchè dovremmo capire che l’unico futuro possibile è quello alimentato dalla lotta, è quello che costruiremo alzando la testa, non avendo paura di perdere qualcosa, perchè tanto non abbiamo niente. Sperando che l’Italia non rimanga ancora a guardare, intrisa nei suoi giochi di potere e nel suo servilismo, irrorata da una cultura egemonizzata fatta di menti chiuse e ghettizzate,
lobotomizzate e apatiche. RIPRENDIAMOCI I SOGNI E LE STRADE. RIPRENDIAMOCI IL CORAGGIO DI LOTTARE, RITROVIAMO IL CORAGGIO, SOVVERTIAMO I RAPPORTI DI FORZA…
Come Atene e Berlino, come in Francia e altrove: ricominciamo a crederci, ricominciamo a vivere le strade, ricominciamo ad alzare la voce nelle scuole, nei posti di lavoro, nelle università, nelle galere, nelle piazze…
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Ronde e Bidet
MA VI RENDETE CONTO?
MOLTE DONNE SU 100 ODIANO LE RONDE, I PACCHETTI SICUREZZA, LO SPECULAZIONE CHE SI FA SUI NOSTRI CORPI E SULLA VIOLENZA CHE SUBIAMO, MOLTE DONNE SU 100 SI DIFENDONO ORGANIZZANDOSI, PRENDENDO COSCIENZA DI SE’, PARTECIPANDO AD UNA COLLETTIVITA’ ALTRA, LIBERANDOSI DA STUPRATORI, PRETI, GIUDICI E CARCERIERI.
MOLTE DONNE SU 100 SPERO SI LAVERANNO CON ALTRO.
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IL LAVORO NON SI FESTEGGIA SI ABOLISCE
L’unica cosa che festeggeremo sarà la fine dello sfruttamento,
Sarà la distruzione del capitalismo e del lavoro salariato.
Il lavoro e la sua alienazione vanno aboliti, distrutti.
Solo allora avremo veramente qualcosa da festeggiare: per ora usiamolo come giorno di memoria,
come giorno di lotta per chi di lavoro è morto e muore tutti i giorni.
RIPRENDIAMOCI LA VITA, STRAPPIAMO IL NOSTRO TEMPO DALLE MANI DEL CAPITALE.
LIBERIAMOCI DAL LAVORO, PER UN 1° MAGGIO PERMANENTE e QUOTIDIANO.
NIENTE DA FESTEGGIARE: TROPPO DA ABBATTERE.
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