Archivio

Archive for 11 dicembre 2009

Brutte notizie dalla Turchia

11 dicembre 2009 1 commento

Tanto perchè pochi giorni fa avevo pubblicato notizie positive dalla Turchia, di un’iniziale apertura verso la popolazione kurda, con l’apertura di una televisione e la possibilità di parlare ed ascoltare la propria lingua.

I giorni scorsi nelle strade di un po’ tutte le  città e i villaggi kurdi nella zona occupata dalla Turchia, si è manifestato e la popolazione ha fatto scoppiare la propria rabbia per le condizioni di detenzione di Ocalan dopo 10 anni di totale isolamento nel carcere di Imrali e per il processo che si stava aprendo contro il DTP, principale partito kurdo. A Diyarbakir hanno manifestato decine di migliaia di persone con momenti anche di forte tensione e scontri con la polizia caratterizzati dal lancio di pietre e molotov e dalla risposta con gas lacrimogeni, spari in aria, uso degli idranti e pesanti cariche hanno portato la morte di un ragazzo di 23 anni e il grave ferimento di un 17enne.

Aysel Tugluk, deputata del DTP

DI POCHI MINUTI FA E’ INVECE QUESTA GRAVE NOTIZIA:
La Corte Costituzionale turca, la massima istanza della magistratura, ha deciso oggi la chiusura del Partito per una Società Democratica (Dtp), il principale partito filo-curdo del Paese, accusato di collegamenti con il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk, separatista e fuorilegge). Lo ha reso noto l’emittente privata Ntv. La decisione della Corte Costituzionale turca prevede che la maggior parte dei 21 deputati del Dtp e 37 membri del partito non possano partecipare alla vita politica per i prossimi cinque anni. Più dure le sanzioni decise nei confronti del leader del partito, Ahmet Turk, e della deputata Aysel Tugluk, che hanno perso il diritto di essere ancora eletti al Parlamento. Inoltre tutti i beni del partito saranno confiscati e versati nelle casse del Tesoro.

Da Hurriyet leggiamo:
Il caso di chiusura è basato su una lista di 141 denunce presentate da Abdurrahman Yalcinkaya, procuratore capo della Corte Suprema d’Appello. Il partito è stato accusato di collegamenti con il fuorilegge Partito dei lavoratori curdi, o PKK, che combatte le forze armate turche nel sud-est del paese da oltre due decenni.
I membri del DTP a cui è stata interdetta l’attività politica sono: Abdulkadir Firat, Abdullah İsnaç, Ahmet Ay, Ahmet Ertan, Ahmet Turk, Ali Bozan, Ayaz Ayhan Aydin Budak, Ayhan Karabulut, Aysel Tugluk, Bedri Firat, Cemal KUHA, Deniz Yesilyurt, Ferhan Turchia, Fettah Dadas , Hacı temono che, Halit Kahraman, Hatice Adıbelli, Hussein Bektaşoğlu, Huseyin Kalkan, Izzet Belge, Kemal Aktas, Leyla Zana, Mehmet processo Veysi Dilek, Metin Tekçe, Murat Avci, Murat Taylor, Moses Farisoğlullar, Necdet Atalay, Demirtas Nurettin e Selim Sadak.
“Come partito non hanno sufficientemente chiarito la loro lontananza dalla violenza”, ha detto il capo della Corte costituzionale Hasim Kilic  in una conferenza stampa Venerdì. “Un partito con collegamenti al terrorismo deve essere chiuso”.

Atene e il suo albero di Natale

11 dicembre 2009 Lascia un commento

 

Lo scorso natale ateniese

Questa agenzia è verameeeeeente carina! Sempre dalla Grecia, questa volta sono notizie sull’albero di Natale di piazza Syntagma.
Quello che lo scorso anno è stato dato alle fiamme due volte 😉

Foto di Valentina Perniciaro _Atene 2008: dopo le fiamme l'albero di Syntagma è presidiato dai cordoni di polizia. Due giorni dopo sarà di nuovo in fiamme_

ANSA, 13.14_ ATENE: Il grande albero di Natale alto 15 metri che sorge al centro di Atene, nella piazza Syntagma, davanti al parlamento, è stato posto sotto «stretta sorveglianza» dalla polizia greca, per timore che si ripeta quanto avvenuto lo scorso anno, quando gruppi di anarchici lo dettero alle fiamme sulla scia dei disordini seguiti all’uccisione del giovane Alexander Grigoropoulos. «Vogliamo impedire che questo possa succedere ancora» hanno detto all’Ansa fonti della polizia, sottolineando che non solo l’albero, ma «tutto il Natale è sotto accresciuta protezione» nel centro della capitale. «Abbiamo posto in atto un dispositivo di sicurezza per garantire feste tranquille a commercianti e clienti» hanno spiegato le fonti. Lo scorso dicembre negozi, banche, supermarket e automobili erano stati danneggiati o distrutti dalla furia della protesta. Ieri, in occasione di due delle ricorrenti manifestazioni studentesche, una ventina di agenti della polizia speciale erano stati posti intorno al grande albero, che continuerà ad essere pattugliato durante tutto il periodo delle feste. L’abete è inoltre protetto dalle guardie di un’impresa privata, la ‘Champion Security’. «Siamo stati sempre noi a garantire la sicurezza dell’albero, anche gli scorsi anni, ma dopo quanto successo l’ultima volta, adesso c’è anche la polizia a darci manforte» ha detto all’Ansa uno dei due agenti privati che 24 ore su 24 sorvegliano il grande simbolo del Natale, che quest’anno è inoltre circondato da una barriera metallica protettiva.

Presidio permanente in via del Policlinico

11 dicembre 2009 Lascia un commento

VIALE DEL POLICLINICO: PARTE UN PRESIDIO PERMANENTE CONTRO LA RENDITA

Lo scorso 4 dicembre, giornata nazionale contro gli sfratti e gli sgomberi, i movimenti per il diritto all’abitare hanno iniziato a presidiare uno stabile vuoto di proprietà della Bnl/Paribas, in viale del Policlinico 137.
Come il palazzo dell’Unicredit al civico successivo, questo edificio vuoto è l’emblema del meccanismo speculativo che consente alla rendita di trarre profitti, mentre la città vive una crisi abitativa che riguarda oltre 50mila nuclei.
Le stesse banche responsabili di una crisi economica che grava su soggetti precari nel lavoro, con contratti a nero o prossimi al licenziamento, e che rischiano di conseguenza l’insolvenza dei mutui o lo sfratto per morosità.
E mentre le banche si arricchiscono tenendo vuoti interi palazzi, Alemanno presenta un Piano Casa all’insegna del social housing, guardando agli interessi delle imprese e dei costruttori invece che ai bisogni di chi vive in emergenza abitativa. 
Nonostante le minacce di sgombero e l’annullamento dell’incontro in prefettura, il presidio all’interno dello stabile Bnl è rimasto determinato nel perseguire i suoi obiettivi: denunciare il comportamento delle banche e aprire una stagione di conflitto nei confronti di un’amministrazione che affronta la questione abitativa in termini di ordine pubblico da una parte e facendo regali alla rendita dall’altra.
La capacità di affermare con forza che a Roma “nessuno prende casa” e che è necessario proseguire insieme nella mobilitazione (unendo sfrattati, inquilini alle prese con le dismissioni, inquilini senza titolo, cittadini “depositati” nei residence, occupanti per necessità) ha prodotto la riapertura di una trattativa sul blocco degli sfratti e degli sgomberi con il prefetto, con un incontro che si terrà domani alle ore 17.
Da oggi, mentre in clima natalizio si lavora all’immagine di una città pacificata, l’iniziativa di denuncia nei confronti delle banche e della rendita proseguirà con una tendopoli in viale del Policlinico, nello spazio antistante ai due palazzi di proprietà Bnl/Paribas e Unicredit.

Lunedì 14 dicembre, in occasione dell’incontro con Antoniozzi sul piano casa del comune, ci mobiliteremo a partire dalle ore 10 con un presidio sotto l’assessorato in Lungotevere de’ Cenci.

Roma, 10 dicembre 09

Coordinamento cittadino di lotta per la casa
Blocchi Precari Metropolitani

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: