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La Palestina è con voi! Messaggio agli studenti e alle studentesse in lotta
Dal sito FreePalestineRoma, che vi consiglio di aggiungere ai vostri preferiti…
In nome di tutte/i le studentesse e gli studenti palestinesi, in particolare gli studenti di Gaza, salutiamo profondamente la vostra lotta in difesa dei legittimi diritti vi informiamo che siamo con voi e le vostre giuste richieste. Siamo certi che riuscirete a raggiungere i vostri nobili obiettivi.
Care compagne e cari compagni,
Crediamo che ogni lotta/mobilitazione studentesca ovunque sia giovi a favore degli studenti nel mondo e riteniamo che gli studenti siano una forza principale per il cambiamento delle nostre società. Per questo motivo i cacciabombardieri sionisti colpiscono in ogni aggressione le scuole e le università delle città palestinesi come sta succedendo in questi giorni a Gaza.
I sionisti pensano che colpire i giovani ed i ragazzi delle scuole e università possa intimorire le generazioni del futuro. Però, noi abbiamo giurato per noi stessi e per gli studenti caduti rinnovando anche a voi in lotta la nostra promessa di non arrenderci o piegarci di fronte alla micidiale macchina repressiva dell’occupante.
Noi, dalla terra della resistenza Palestina, vi chiediamo di resistere e continuare la vostra lotta per:
* boicottare la cooperazione accademica tra le vostre università e quelle dello stato d’apartheid israeliano.
* esigere dal vostro governo di fermare lo spreco di danaro pubblico della cooperazione scientifico militare con lo stato d’apartheid israeliano; tali soldi devono andare a favore della scuola pubblica, dell’università e della ricerca.
* creare mezzi d’informazione alternativa nelle scuole e università capaci di informare correttamente sui diritti del movimento studentesco internazionale incluso quel palestinese per smascherare le informazioni mediatiche del potere costituito.
Le vostre ed i vostri compagne/i studenti palestinesi.
23.11.2012
Il fronte d’azione studentesco progressista
Dum Dum, Dime, Fosforo Bianco: dizionario minimo delle armi israeliane
“Fratello, io credo nel mio popolo errante, carico di catene.
Ho preso le armi perchè un giorno I nostri figli prendano la falce.
Il sangue delle mie ferite irriga le nostre valli;
Esso ha dei diritti su di te, è il debito che non può più aspettare” – Jalal al-din –
Da pochi minuti Al-Jazeera ha rinominato il Willy Pete, nient’altro che il nome di battaglia usato dagli americani per descrivere il Fosforo Bianco. Ne abbiamo parlato tanto durante l’operazione Piombo Fuso che si è abbattuta su Gaza, prima di questa.
Abbiamo parlato molto degli armamenti usati in quella guerra,
e siamo costretti a farlo nuovamente visto che nulla si è mosso.

Fosforo Bianco su Gaza, 2009
Nulla si è mosso nemmeno a livello internazionale per mettere al bando le micidiali Bombe DIME,
che Israele usa a più non posso.
E allora non riesco a scrivervi nuovamente quali sono gli effetti di queste bombe che scoppiano a qualche centimetro dal suolo e che ti segano in due, spesso lasciandoti vivo, con schegge di materiale altamente cancerogeno che mai potranno esser tolte dalla tua carne.
Difficile descrivere a parole mie tutto ciò, quindi vi chiedo di approfondire,
di aprire le pagine che vi linko qui sotto e leggere.
leggere cosa producono certi armamenti, leggere CHI produce certi armamenti, chi non vieta certi armamenti,
chi si addestra con loro, con questi armamenti.
insomma, la guerra a Gaza la possiamo fermare solamente combattendo le loro menzogne,
facendo circolare la verità su quel che accade,
su cosa è la macchina bellica ISRAELE,
cosa è il sionismo,
quali sono i veri obiettivi di questi maledetti assassini.
Carbone e Fosforo per i bimbi di Gaza
I nuovi armamenti su Gaza
Il fosforo Bianco
Le bombe DIME
Il rapporto GoldStone
Esercitazioni militari Italia-Israele
Vittorio, sulle munizioni DUM DUM
Il figlio di Sharon vuole Hiroshima
Incinta? Bene! Un colpo, due morti
Esercito israeliano: magliette e foto ricordo di un genocidio
The New Abu Ghraib
Aprite questo link, ma apritelo con calma.
Sappiate che vedrete una pagina che fa male, dalla prima all’ultima foto.

il certosino lavoro dei soldati israeliani: puntare agli occhi e alle ginocchia dei bambini...li addestrano così
In questo blog avevamo già parlato delle magliette ordinate e poi orgogliosamente indossate da un paio di reparti dell’Israel Defence Force ( il titolo del post parla da solo: “Una donna incinta? con un colpo DUE morti!“) , magliette che nemmeno le S.S. avrebbero ostentato con tanta soddisfazione.
Nel link che invece vi ho lanciato oggi, che in pochi secondi potrebbe rovinare la vostra domenica, ce ne sono delle altre: nuovi modelli, slogan simili.
Ma anche una collezione di immagini “ricordo” scattate dai soldati israeliani durante le loro incursioni nei Territori Occupati come a Gaza,
sono foto scattate dentro gli appartamenti rastrellati, sopra i cadaveri di persone e bestiame.
Dei massacri dei precedenti secoli non abbiamo immagini, lo Stato di Israele ci “dona” la possibilità di averle comunque davanti agli occhi.
E ogni tanto, per quanto male faccia, bisogna ricordarlo.
per le altre immagini potete andare sul link ad inizio pagina.
A me la rabbia e la nausea non mi permettono di più … però le metto anche come commento a tutti quelli che in rete dicono che l’assalto all’ambasciata israeliana al Cairo è stato un atto INCIVILE. Fatela finita, abbiate il buon gusto di non parlare di civiltà.
GAZA: pubblicato il rapporto Goldstone in italiano
Le parole “missione d’inchiesta” come anche “nazioni unite” sanno di ridicolo ormai, a maggior ragione se parliamo di Medioriente o di qualunque cosa abbia a che fare con lo stato d’Israele… ma insomma… questa è la traduzione in italiano del rapporto Goldstone, redatto dopo la guerra mossa dallo Stato ebraico contro la Striscia di Gaza tra dicembre 2008 e il gennaio successivo, quella detta dall’esercito israeliano “Operazione piombo fuso“. Di quell’operazione non possiamo dimenticare l’uso costante di armi vietate dalle convenzioni internazionali come il fosforo bianco, le bombe a frammentazione, le munizioni Dum Dum, le bombe D.I.M.E e tanto altro, che hanno portato alla morte di più di 1400 persone e che avvelenano il suolo di Gaza e tutti coloro che lo popolano.
Grazie ai traduttori, che ci rendono più facile la lettura
Da Rainews 24 … le armi letali di Gaza e le nanotecnologie
“Ho esaminato le immagini gli spettri e le tabelle dei campioni che avete preso a Gaza dopo la recente guerra e mostrano con molta chiarezza che sono state utilizzate in quel posto delle armi basate su nano sistemi e questa è una delle prime prove evidenti che i nano sistemi soprattutto i nano tubi a carbonio possono essere utilizzati con efficacia distruttiva molto forte. A mia conoscenza è il primo caso sperimentato sul campo durante un atto bellico.”
Così ha commentato il Prof. Alberto BrecciaFratadocchi, membro del Comitato Scientifico dell’organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) , le analisi dei campioni delle armi misteriose usate a Gaza nell’ ultimo conflitto.
I campioni sono stati raccolti dal documentarista Manolo Lupicchini per la trasmissione di Ricardo Iacona “Presadiretta” e portati ai laboratori dell’ università di Ferrara per essere analizzati. Le analisi sono terminate qualche settimana fa ed ora è la redazione Investigativa di Rainews24 e riprendere il percorso dell’inchiesta con approfondite interviste sui risultati delle analisi e sulle caratteristiche delle ferite misteriose incontrate dai medici che hanno operato allo Shifa Hospital a Gaza.
Due medici norvegesi, il Dott Erich Fosse e il Dott Gilbert Mads, che hanno operato in quell’ospedale durante il conflitto, raccontano di aver spesso trattato arti inferiori mutilati all’ altezza del femore senza tracce di frammenti di metallo o proiettili, con una insolita morfologia del tessuto organico che appare cauterizzato e non risponde alle cure.
Le analisi presso i laboratori dell’ università di Ferrara dei 3 frammenti degli ordigni misteriosi hanno mostrato: una lega di metalli, una agglomerato di fosfati fusi, e un frammento di Carbonio. E’ quest’ultimo, ad un’analisi microscopica, ha rivelato la presenza di micro tubi di carbonio, cavi , sui quali sono state rilevate sostanze chimiche , in particolare magnesio.
Il caricamento di micro tubi di carbonio, secondo il Prof. Alberto Breccia aumenterebbero fino 5 volte la potenza del materiale chimico, riducendo il peso dell’ ordigno. L’ordigno secondo le testimonianze raccolte, viene sganciato da aerei teleguidati ed è in grado di colpire con estrema precisione aree di pochi metri, all’interno dei quali ha conseguenze letali, senza creare danni collaterali nelle aree circostanti.
Nell’inchiesta vengono fatte ipotesi sul funzionamento delle diverse nuove armi usate nel conflitto e sui sofisticati processi fisici che vengono utilizzati, ma la caratteristica comune di questi nuovi ordigni, è quella di utilizzare micro tubi di carbonio caricati di sostanze chimiche e questo fatto potrebbe essere interpretato come una violazione del trattato internazionale del 1993 e delle integrazione del 1997, che proibisce l’uso di armi chimiche.
__di Maurizio Torrealta_
Ancora sulle bombe D.I.M.E .
C’è chi vuole un’altra guerra per la striscia di Gaza
Ieri sera, centinaia di coloni e di estremisti ebrei hanno manifestato a Sderot per chiedere all’esercito di occupazione israeliano di attaccare nuovamente la Striscia di Gaza. Il deputato del partito “Mifdal”, Jacopo Kets, parlando ai manifestanti, ha chiesto al governo di eseguire l’operazione “Piombo fuso 2” e di rioccupare un’altra volta Gaza riportandovi i coloni. Fonti israeliane hanno aggiunto che la polizia ha chiuso le strade che portano alla Striscia di Gaza per impedirne l’accesso ai manifestanti. I coloni hanno tentato di ritornare alle rovine delle ex colonie di “Gosh Qtef”. La polizia israeliana ha arrestato decine di coloni a seguito dei disordini scoppiati durante la protesta.
Calcolando i personaggi che compongono il nuovo governo israeliano, non ci sarà da stupirsi il giorno che la Striscia di Gaza verranno nuovamente massacrate dalla violenza di Israele, sempre più caratterizzata dall’uso meticoloso di armi assolutamente vietate dalle convenzioni internazionale, e dalla messa in atto di un genocidio costante. Sono passati pochi mesi dalla fine dell’Operazione Piombo Fuso …
con Netanyahu, Lieberman e personaggi simili, aspettiamoci il ritorno dell’inferno molto presto.
Anche due giorni fa un raid israeliano ha colpito un edificio, radendolo completamente al suolo, vicino al valico di Kissifum
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